Cameron Dallas era definitivamente entrato in casa Porter. Si guardò attorno, alzò l'angolo della bocca e posò lo zaino a terra.
"Così questa è casa tua" la sua voce era bassa ma decisa.
Kylie annuì in fretta con le mani dietro la schiena. Non sapeva cosa fare, anzi, non ne aveva la minima idea.
"Non mi porti a fare un giro?" sorrise.
La ragazza annuì e dondolò sui suoi talloni. Le passavano mille mila pensieri per la testa e non sapeva cosa avrebbe dovuto rispondere.
Con la testa gli mimò di seguirla, entrarono in cucina, gliela presentò e gli chiese se avesse gradito qualcosa, da bere o da mangiare.
Dopo un brusco "No" andarono in sala, dove al centro c'era un grande divano grigio in velluto e un gigantesco tappeto bianco. Un mobile occupava tutta la parete di fronte a loro, con uno spazio per la televisione.
Cameron passò la mano sul divano e sorrise. Kylie pensò che come lei amasse la sensazione di brivido quando tocchi il velluto.
"Dove facciamo i compiti?" le chiese lui alzando un sopracciglio.
"In cucina... Se vuoi" Kylie aveva paura di sbagliare, qualsiasi parola poteva essere usata contro di lei, era terrorizzata da quel ragazzo.
"Non mi porti a fare un giro di sopra?" aggrottò la fronte, la sua voce aveva un brusco tono di sfida.
Kylie strinse i denti, una parte di se voleva rispondergli, ma poi si ricordò di quando stava per soffocarla e lasciò che quei pensieri scivolassero via.
Si diresse verso le scale, le salì velocemente e sentì i passi di Cameron dietro di lei. Sentiva il suo respiro che accelerava salendo scalino dopo scalino. Avrebbe voluto possre una mano sul suo petto e sentire il suo cuore battere, anche per assicurarsi che ne avesse uno.
"Se ti serve il bagno è a sinistra" la sua voce uscì come soffocata dal terrore.
"D'accordo, se mi serve un tavolo dove studiare?" Cameron aprì una porta ed entrò in camera di Kylie. "Trovato" disse calmo.
Kylie lo seguì. Lui posò il suo zaino in terra, accanto al letto. Si sedette poi su esso e rimbalzò tre volte, come un bambino.
Poi si guardò intorno, era visibilmente affascinato dalle foto che Kylie aveva attaccato su tutto il muro sopra la testata del letto. C'erano principalmente foto di lei da piccola, con sua nonna, con sua madre, con Jack.Kylie lo fissava con il cuore che le stava per uscire dal petto. Era così bello, e dolce. In quel momento stava uscendo fuori quel Cameron di cui lei era stata sempre innamorata, quello che era davvero, senza finzioni.
Lui spostò poi lo sguardo al muro opposto dove c'era un mobile con tante macchine fotografiche, molte erano d'epoca. Sopra c'erano una decina di libri, ancora sopra un orsacchiotto bianco con un tenero sorriso rosa ricamato. Sorrise.
Kylie era un vulcano di emozioni, avrebbe voluto abbracciarlo e dirgli che questo era il vero lui, e che lei lo aveva capito fin da subito.
La cosa che più lo colpì fu un grande telescopio davanti alla finestra. Nero, con alcune parti in argento.
"Wow" sussurrò a mala pena. Si avvicinò con un sorriso sulle labbra, lo toccò leggermente e poi la sua espressione cambiò. Tornò lo stesso brusco Cameron di sempre, con un volto scuro, ombroso.
"Devo andare in bagno" affermò e subito usci dalla camera.
Kylie trattenne il respiro fino a quando non lo vide sparire dalla porta, poi chiuse gli occhi ed espirò. Si sdraiò sul letto e decise di togliersi le lenti, gli occhi avevano iniziato a bruciarle. Si rimise così gli occhiali e pulendoli cercò di capire, tra se e se, perché Cameron si comportava in quel modo.
Nel frattempo il ragazzo chiuse la porta del bagno e silenziosamente tornò da Kylie, ma prima di entrare la spiò. Guardava le sue lisce gambe incrociate, i suoi capelli lunghi.
Di colpo afferrò la maniglia della porta e la chiuse dentro. Lei si alzò di scatto e iniziò a battere contro essa chiedendo a Cameron di aprirle."Non è divertente Cameron" la sua voce sempre bassa e leggera.
"Si che lo è" lui rideva a crepapelle mentre con forza teneva la porta per non lasciare che lei aprisse.
"Cameron apri" affermò, ma ancora non era riuscita a farsi ascoltare.
"Non lo farò" rideva.
Kylie spingeva la porta con tutta la forza che aveva, ma lui era sicuramente più forte.
Allora prese un lungo respiro, chiuse gli occhi, non voleva farlo, ma doveva."Cameron apri questa fottuta porta, adesso!" urlò talmente forte che il ragazzo aprì immediatamente, guardandola stupito con gli occhi spalancati.
Poi sorrise ed entrò a mani alzate."Okay, scusa" rise.
Kylie lo guardò sedersi sulla sedia alla scrivania con un sorriso stampato in faccia, scuoteva la testa.
"Cos'hai da ridere?" strinse i pugni.
"Non ti avevo mai sentita alzare la voce"
Lei sospirò "Facciamo i compiti adesso, sei venuto per questo, no?" lo guardò con ancora un pizzico di ira, ma poi la sua espressione si addolcì.
Si rimise gli occhiali e incrociò le gambe dopo essersi seduta sul letto, davanti a Cameron.
Lui non smetteva di guardarla e lei lo aveva notato.
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Ladybird | Cameron Dallas.
ФанфикIl brutto anatroccolo, quello sempre ignorato e riso da tutti, si sa, diventa sempre il più invidiato cigno.