Il ragazzo spalancò gli occhi pensando a come quel bacio lo stesse facendo sentire, nessuna ragazza lo aveva mai fatto sentire così, nessun bacio, nessun paio di labbra, nessun odore, nessuna pelle gli avevano fatto provare una tale voragine nel suo petto.
E cosi il bacio si faceva sempre più intenso, si mordevano, le loro lingue giocavano a prendersi e riprendersi, si staccavano e si ribaciavano ancora e nessuno dei due avrebbe mai voluto smettere.
Kylie affondò le sue dita nei capelli di Cameron tirandoli leggermente facendo uscire dalle sue labbra un tenue gemito ovattato. Con le mani stringeva i fianchi della ragazza e piano piano avanzava sopra di lei e lei sembrava acconsentire.
"Cameron.." sussurrò piano con gli occhi chiusi e la schiena inarcata, e fece toccare il suo bacino con quello del ragazzo accorgendosi poi della sua dura erezione che premeva contro i jeans.
"Tu mi mandi fuori di testa, coccinella" affermò il ragazzo con un tono di voce sincero e profondo come i suoi occhi, che la scrutavano dettagliatamente come se avesse potuto spogliarla con essi.
Continuavano a baciarsi, ovunque, sul collo, la mandibola, le guance, le orecchie, si desideravano così fortemente che qualsiasi pensiero razionale avrebbe perso miseramente contro quel folle desiderio che li accomunava.
Le mani di Cameron scivolarono velocemente sotto la maglietta nera di cotone di Kylie e forse con un po' di incertezza le sfiorò il reggiseno rosa di ciniglia con una tale delicatezza.
La ragazza si riempí di brividi e strinse i capelli di lui facendo poi scivolare le mani sul bordo della sua t-shirt bianca, la sfilò velocemente come se non volesse che i baci si interrompessero per troppo tempo.
Kylie nel mentre scrutava ogni angolo del corpo di Cameron, la sua pelle liscia, quei pochi peli sul petto che lo rendevano letteralmente irresistibile e le spalle larghe e forti che la facevano sentire a casa. La sua delicata mano percorse tutto il busto del ragazzo fino ad arrivare ai pantaloni, che afferrò con forza portando i loro bacini di nuovo a contatto.
Si guardavano negli occhi con una nota di incredulità come se nessuno dei due credesse a ciò che stava succedendo in quel preciso istante.
Cameron passò cinque anni della sua vita a prenderla in giro, a litigare con Jack Johnson per esserle stato amico. Passò anni a sfruttarla per farsi fare i compiti, senza mai neanche darle qualcosa in cambio, nemmeno un sorriso, nemmeno un saluto.
Eppure ogni volta che Kylie pubblicava una foto a Cameron saltava un battito senza mai capire il perché, e questa cosa lo faceva arrabbiare così tanto, ogni volta che succedeva si presentava a casa di Ashley per fare sesso, come per togliersi dalla testa una ragazza con cui non aveva nemmeno quasi mai parlato.
Kylie era come il suo punto debole, doveva solo trovare il coraggio di lasciarsi andare e quel giorno lo trovò, non poteva più resisterle, non ne era più capace, aveva capito di avere una vera cotta per lei, di essere totalmente ammaliato dalle sue gambe lunghe e snelle, dai suoi capelli lunghi e neri, dalle sue labbra carnose, dai suoi modi di fare gentili e dolci che spesso lo mandavano in bestia.
Non poteva più negare, quella ragazza era ciò di cui aveva bisogno.
Cameron le sfilò la maglietta buttandola sul pavimento di fianco alla sua, iniziò a baciarle il petto caldo e tremante, scese in mezzo ai seni e morse il ferretto fra le due coppe tirandolo leggermente. Kylie sentiva un calore immenso fra le sue gambe, non voleva più aspettare, non ne era più capace.
Cameron le sfilò i pantaloncini di fretta e rimase per qualche secondo di fronte a lei a guardarla, in ginocchio sul letto. Kylie era ammaliata dal ragazzo ma allo stesso tempo si vergognava di trovarsi in intimo di fronte a lui.
Era sempre stata presa in giro da lui, si era sempre sentita dire che avrebbe dovuto vergognarsi per come era, che avrebbe dovuto ricorrere alla chirurgia estetica per uscire di casa decentemente.
Tutto questo aveva creato in lei delle profonde insicurezze, e il colpevole era proprio di fronte a lei, semi nudo, che le scrutava ogni angolo di corpo.
Chiuse le gambe di colpo e smise di guardarlo, incrociò le braccia sul petto come a coprirsi e l'espressione di Cameron cambiò totalmente.
"Cosa c'è Kylie?" le chiese dolcemente avvicinandosi a lei. Non poteva fare a meno di pensare che fosse stupenda, in ogni sua caratteristica.
"Niente, non voglio che tu mi guardi cosi" la voce della ragazza sembrò quasi spezzata, un sussurro, e temette che Cameron si sarebbe arrabbiato come ogni volta per questo.
"Hey.. Sei bellissima, e sono un coglione per averti sempre detto il contrario. Sei bellissima, mi pice tutto di te, e ti voglio, adesso" sussurrò anche lui stavolta, Kylie si riempì ancora una volta di brividi e lo guardò negli occhi in cerca di conferma.
Cameron la baciò, era un bacio così forte, potente, pieno di sentimento. Era così diverso da tutti quelli dati fin'ora, dentro questo bacio c'era scritto "Io sono qui per te".
Ripresero a baciarsi, Cameron tolse le braccia di lei dal suo stesso petto e le mise intorno al suo collo. Iniziò a toccarle i seni dolcemente e le sue mani correvano dietro alla sua minuta schiena. La fece alzare e senza mai smettere di baciarsi le sbottonò il reggiseno facendolo scivolare via e creando in lei una nota d'ansia.
"Hey, sta tranquilla, sei bellissima" le sussurrò in un orecchio ancora, come per farla sentire a suo agio in ogni istante.
Cameron guardò i seni della ragazza e scosse la testa pensando che fossero la cosa più bella che avesse mai visto. Sorrise e riprese a baciarla, lentamente e poi sempre più con enfasi, iniziò a leccarle i seni lasciando dolci morsi su di essi alternandoli con i baci.
Kylie stava provando una sensazione mai provata prima, stava come per salire in paradiso, aveva gli occhi chiusi e le mani ancora intorno al collo del ragazzo. Si mordeva il labbro, la sua mente era offuscata, in quel momento non aveva alcun pensiero in testa se non Cameron.
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Ladybird | Cameron Dallas.
FanfictionIl brutto anatroccolo, quello sempre ignorato e riso da tutti, si sa, diventa sempre il più invidiato cigno.