25 them

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In quel momento il corpo di Kylie Porter si riempì di brividi e le venne un sussulto allo stomaco come quando il professore entrando in classe annuncia un compito a sorpresa.

Gli occhi di Cameron Dallas scorrevano veloci su tutto il suo viso: gli occhi, il naso, le labbra, e così in questo ordine per un'infinità di volte.
Cercò un contatto visivo e appena ricevuto parlò ancora.

"Vedi Kylie? Io e te non abbiamo fatto altro che odiarci da quando ci siamo conosciuti. L'unico momento in cui ci parlavamo era quando ti davo i miei compiti da fare"

Fece una breve pausa, guardò la ragazza che lo ascoltava con un'attenzione che lui non aveva forse mai ricevuto prima di quel momento.

"Non mi sei mai piaciuta, le persone che rifiutano di farsi amici solo per la convinzione che nessuno la accetterebbe mai mi fanno arrabbiare. Ma ricordo il giorno in cui ho saputo il tuo nome, da Jack. Ho sentito qualcosa al petto. Mi incuriosì da subito, eppure quando ti ho vista a scuola tutto ciò che volevo era rovinarti la vita."

Giocava con le mani, batteva tante volte le palpebre, il suo petto si alzava e abbassava velocemente. Sorrideva a volte, la guardava di stento.

"Eri cosi innocente che sapevo non avresti mai reagito e infatti mi hai reso tutto così facile e divertente che quasi mi da fastidio" scosse la testa.

"Cosa diavolo stai dicendo? Dove vuoi arrivare Cameron?!" Kylie era nervosa, nervosa a livelli stratosferici, galattici, non capiva niente.

"Ma da un po' di tempo, piano piano, dentro di me è cambiato qualcosa, qualcosa che non mi sono mai saputo spiegare fino ad ora e continuo a non farlo. In un momento ho capito una cosa, esattamente quel giorno qua in questa stanza, quando mi hai insegnato a fare un tema"

Cameron gesticolava, era nervoso forse, non sapeva come parlare, che termini usare, se guardarla negli occhi o guardare un punto fisso nella stanza.

"Mi incuriosisci e non so neanche io perché.
Di solito di nessuna ragazza mi interessa niente, ma tu.. Io desidero sapere tutto di te. Ho provato a ignorare questo sentimento che ho ma è impossibile perché se lo faccio aumenta sempre di più. Non so come, non so perché, ma tu quel giorno mi hai cambiato. Mi hai fatto sentire come se nessuno al mondo esistesse più. C'eravamo solo io e i tuoi grandi occhi a guardarmi" sorrise scuotendo la testa.

"Allo stesso tempo susciti in me una tale rabbia, perché sei così gentile anche con chi non se lo merita e mi fa saltare i nervi" il suo viso stavolta era annebbiato, pensieroso "Ogni volta che parli a bassa voce mi fai saltare i nervi, ogni volta che fai qul viso innocente, ogni volta che mi dici che, si, farai i miei compiti e ogni volta che a scuola mi passi accanto, mi guardi e poi te ne vai senza dirmi niente!" alzò la voce stringendo i pugni, respirava velocemente.

"Beh cosa dovrei dirti?" anche la voce di Kylie si alzò e sobbalzò sul letto.

"Quello che vuoi cazzo! Basta che mi parli, basta che mi fai capire cosa c'è fra noi perché non lo capisco! Vorrei solo saperlo perché giorno dopo giorno si fa sempre più grande e la mia voglia di vederti e parlarti aumenta! E non so come fare Kylie, davvero, io non vorrei tutto questo.." si mise le mani nei capelli, aveva un'aria davvero disperata, chiuse gli occhi.

"Non.. Non vorresti che fosse cosi?" la voce della ragazza tornò la solita voce dolce e gentile di sempre e si avvicinò a Cameron lentamente.

Si sedette sul bordo del letto proprio davanti a lui, le loro ginocchia quasi si toccavano e Cameron alzò la testa per guardarla negli occhi e deglutì in fretta pensando che doveva dirglielo a tutti i costi, non poteva perdere un'occasione, non era il tipo.

"No, non volevo dire questo" la sua voce era calma adesso, profonda, rauca a tratti "Volevo dire che non ne posso più.. Devo capire, e so che se faccio questa cosa lo capirò, ma se non lo faccio adesso sento di non poterlo fare mai più."

Kylie non capiva, non seguiva il discorso, non riusciva a capire dove Cameron volesse arrivare. Era cosi strano, si era aperto con lei come probabilmente non aveva mai fatto con nessuna, le aveva detto di odiarla e subito dopo di provare un sentimento per lei.

Non riusciva a spiegarsi come Cameron Dallas era arrivato a questo. Con la mente tornò a quel momento nel bagno di Jack Johnson quando erano così vicini che quasi i loro respiri erano diventati uno solo. Quando lui la guardò così intensamente come se non si sarebbe mai più voluto dimenticare di quel momento.

"Fare cosa?" Kylie era nervosa, sentiva delle forti vampate di calore su tutto il corpo, guardava quel ragazzo così bello seduto proprio davanti a lei.

Lui la guardò con la bocca socchiusa, respirò lentamente e passarono alcuni secondi, secondi che sembravano un'era geologica a dire il vero.

Cameron tese un braccio verso di lei, posò la sua mano sul suo collo proprio dietro la sua nuca e con il pollice le accarezzò gentilmente la guancia, la guardò così intensamente che il cuore della ragazza si riempì di quella strana soddisfazione difficile da spiegare.

Lei sapeva e aveva sempre saputo che Cameron Dallas infondo era un bravo e dolce ragazzo, profondo come i suoi occhi e bello dentro quanto fuori. Lei lo sapeva e ci aveva sempre sperato nel vedere quel suo lato, il migliore.

Cameron si avvicinò a lei lentamente, si guardavano entrambi le labbra quasi increduli di ciò che stava accadendo, increduli di vedersi l'uno davanti all'altra in procinto di un bacio.

Proprio loro, proprio nella camera di quella ragazza cosi timida e silenziosa innamorata da sempre di un ragazzo brusco e pieno di se. Nessuno avrebbe mai pensato qualcosa di anche lontanamente simile.

E così invece successe, i loro respiri ormai erano uno solo da quanto erano vicini, entrambi socchiusero la bocca e quasi i loro cuori smisero di battere.

"Cameron.." sussurro Kylie poco prima che finalmente le loro labbra si unirono in un bacio unico e atteso da chi sa quanto tempo, e subito dentro di loro sentirono una tempesta, un uragano cosi forte e intenso, così potente e stravolgente che nessuno dei due aveva mai provato prima.

Il ragazzo spalancò gli occhi pensando a come quel bacio lo stesse facendo sentire, nessuna ragazza lo aveva mai fatto sentire così, nessun bacio, nessun paio di labbra, nessun odore, nessuna pelle gli avevano fatto provare una tale voragine nel suo petto.

E cosi il bacio si faceva sempre più intenso, si mordevano, le loro lingue giocavano a prendersi e riprendersi, si staccavano e si ribaciavano ancora e nessuno dei due avrebbe mai voluto smettere.

Ladybird | Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora