prologo e presentazione

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Ciao a tutti e a tutte. Questa è una fanfiction sulla Caleo (Calypso+Leo) che ho iniziato a scrivere perché non ne ho viste molte in giro, e quasi tutte incomplete. E niente ogni tanto ci sarà un'angolo autrice, ma ora il prologo.















Calypso sapeva che non avrebbe dovuto sperarci. In fondo era molto raro che qualcuno ritrovasse Ogigia dopo esserne partito. Il suo cervello le diceva di smetterla, che era impossibile, ma il suo cuore continuava a crederlo. Erano ormai mesi che pensava costantemente a Leo, al suo sorriso sghembo e agli occhi furbi e non riusciva a toglierselo dalla testa. Era come se il suo nome, il suo aspetto, il suo carattere fossero disegnati con il pennarello indelebile nel suo cervello. Eppure era 5.658 anni che era lì. Non aveva mai provato cose d genere per nessuno. Ne per Odisseo, ne per Percy Jackson. E poi un giorno era arrivato Valdez. E pian piano l'aveva fatta innamorare. Una nave all'orizzonte interruppe i suoi pensieri. Un barlume di speranza si accese. E corse incontro alla misteriosa nave. La nave attraccò rivelandosi l'Argo II, e facendo scendere da essa Leo Valdez. Calypso gli corse incontro e travolse il giovane con le lacrime agli occhi. "Stupido, spericolato, pazzo figlio di Efesto. Lo sai che ti amo?" il ragazzo replicò: "ciao anche a te raggio di sole. Mi sei mancata" e dopo questo i due si baciarono. Un bacio desiderato da ormai troppo tempo, un bacio desiderato e mai avuto. "Odio riaverti qui sulla mia isola, ragazzo delle riparazioni" disse Calypso ironicamente. Leo con un sorrisetto furbo la strinse a se e rispose: "certo, lo posso vedere, ma potresti punirmi con un'altro po' di baci, sai?"

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