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Il gatto mascherato andò fino alla Tour Eiffel. Non riusciva a trattenersi. I ricordi della madre gli riempivano la testa e iniziò a piangere. Sentendosi solo andò in cerca di una mano amica. Ma certo! Marinette! Andò a cercarla in camera sua. Prima però si asciugò le lacrime, non voleva che la ragazza lo vedesse "debole".

Busso alla finestra. La corvina stava disegnando alcuni bozzetti ed era super concentrata. Chat busso di nuovo alla finestra.

«oh! Chat! Scusa non ti avevo sentito!» disse aprendo la finestra.

«buon giorno Purrrincipessa»

«buon giorno gattino....ti vedo diverso dal solito....tutto bene?» chiese la ragazza preoccupata.

«ovvio....» disse Chat un po' perplesso.

«non è vero....dimmi che ti succede.»

«ok» il gatto nero si prese coraggio e raccontò il tutto alla ragazza «oggi è un anno che mia madre...si ecco...non...non c'è più»

Marinette era sul punto di piangere.

«scusa....n-non lo sapevo....mi...mi dispiace»

«tranquilla Principessa. Almeno ho te»

Chat Noir iniziò a vedere la sua amica in un modo diverso. Notò i suoi bellissimi occhi blu e i capelli corvini e la sua immensa bellezza. Ma cosa gli stava succedendo? A lui piaceva Ladybug, non la sua compagnia di scuola che ogni volta che gli parlava, quando non era Chat Noir, balbettava. Il gatto nero si avvicinò alla ragazza. I loro visi erano molto più vicini di quello che pensavano i ragazzi....si stavano baciando, ma Marinette lo saccio un po' triste.

«scusa Micetto, ma amo un altro ragazzo...»

«si...si...scusami tu....n-non sapevo neanche cosa stavo facendo....ora...si...è l'ora di andare...» disse.

«ciao...» disse Marinette con un filo di voce.

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