L'esorcista scrollò le spalle, lanciando sguardi seccati all'orologio sul muro.
« Ma quanto sono in ritardo. » borbottò.
In quell'esatto momento, manco a farlo apposta, il frigorifero si spalancò, e odore di zolfo si diffuse in tutta la cucina.
Diverse figure esili, buie come le notti senza stelle e dalle lunghe corna appuntite, uscirono una ad una dall'elettrodomestico, in fila come paperelle.
La ragazza aggrottò le sopracciglia.« Ma quanti siete? Quattro o cinque di voi avevo chiesto, sembrate in venti! »
« Non ci capita spesso di uscire...da là. Abbiamo colto l'occasione. » rispose uno dei demonietti indicando con il pollice il frigo ormai chiuso.
Emily sospirò.
« Non importa, non importa. Aiutatemi con quei cartelloni e con la telecamera. Il resto di voi... che assista. »
Detto ciò, ignorando le risatine beffarde di due di quegli inusuali ospiti che si erano prontamente seduti a terra, trascinó una sedia cosí che alle spalle avesse il muro, si schiarí la gola e attese che il... demone cameraman le segnalasse con un cenno che aveva cominciato a riprendere.
STAI LEGGENDO
Cosa fa Emily quando non Esorcizza?
De TodoNo, non se magna i Pavesini. Anzi, le fanno pure cagare-