Chiamata misteriosa

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I suoi occhi mi ricordano troppe cose, cose belle,tutti i momenti indimenticabili è stupendi passati insieme ma anche di come siano svaniti nel nulla in un attimo
"Hei cugino fatti da parte" dice Shane allontanandoci
"Ale mi spighi cosa c'è tra voi?" Chiede Zoe
Alessandro guarda male Shane e esce dal locale senza rispondere a Zoe.
La ragazza mi faceva pena nonostante tutto.
"Shane scusa oggi è stata una giornata un po' pesante...magari ci vediamo un'altra volta" lui annuisce capendo e esce dal locale.
Io vado verso Zoe che da sola seduta ad un tavolo al buio.
"Hei..."
"Ei"
"Mi dispiace per come sia andata la serata "
"Tranquilla non è colpa tua...lui sapeva che venivate qui e sapeva che tutto questo sarebbe successo..."
Non so cosa dire ma soprattutto non capisco Alessandro.

Prov Matteo
Sto sul divano della camera a vedere la TV con una enorme pizza davanti quando bussano alla porta.
"Hei amico" dico ad Alessandro
"Ciao..."
Lo invito ad entrare. C'è un po' di imbarazzo tra noi visto quello che è successo.
"Cosa ci fai qui?"
"Volevo scusarmi con te per il casino che ho fatto con tua sorella "
"Non è con me che devi scusarti amico"
"Lo so..."
"Perché lo hai fatto ?"
"Perché sapevo di dover partire...e non volevo che rinunciasse a tutto per me "
"Quindi tu non volevi lasciarla"
"Ancora me ne pento..."

Prov Emma
Volevo una vacanza tranquilla e non questo..
Tante volte ho sognato di rincontrare Alessandro ma era un sogno e questo non lo è.
Sto girando per la città e  noto davanti a me un'enorme libreria.
Ho sempre amato i libri e li ho sempre visti come una scappatoia dal mondo reale.
Così entro e mi metto a leggere il prologo di molti libri che sembravano interessanti, finché non mi calmo completamente.
Sto su un tavolo della biblioteca a leggere un libro quando mi si avvicina un vecchietto.
"Questo libro lo ho letto tante di quelle volte che ormai lo conosco a memoria" mi dice
Lo guardo e noto che sulla sua camicia c'è un cartellino con il nome e capisco che lavora lì
"È da un bel po' che stai qui ragazzina e il mio intuito da bibliotecario mi dice che è successo qualcosa"
Mi ispira sicurezza e stranamente mi ricorda molto mio nonno.
"Le solite stupidaggini adolescenziali" dico ridendo
Lui mi si siede vicino.
"Non sono stupidaggini. Ogni età ha i propri problemi e sono tutti gravi proporzionalmente all'età e alla maturità di ogni persona "
"Si ha ragione"
"La libreria sta per chiudere però se hai bisogno di qualche  consiglio io sono sempre qui"
Lo ringraziai e uscii.
Mi aveva tirato su di morale quel vecchietto e sicuramente se avessi avuto bisogno di un consiglio sarei tornata. 
Torno in camera e trovo Matteo che dorme sul divano.
Mi avvicino a lui e lo sveglio baciandolo sulla guancia.
"Mmm..sei tornata?"
"Si, mi stavi aspettando?" Sussurro
Lui annuisce mugugnando mi fa spazio e mi sdraio con lui.

Lo squillo del telefono mi sveglia.
Sono le 4 del mattino,non faccio in tempo a rispondere al telefono ma mi arriva un messaggio che mi dice di andare nella sala principale.
La mia curiosità è tanta quindi anche se può sembrare una scelta immatura mi metto una vestaglia e vado.
La sala è buia e desolata.
Riesco a intravedere davanti a me un divanetto bordeaux di quelli vecchi e mi ci siedo sopra aspettando che qualcuno si faccia vivo...

L'ex amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora