3.

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Narcissa Black non era mai stata favorevole, fino in fondo, alla Causa del Signore Oscuro.

N

on aveva mai amato nè la violenza né la coercizione.

Nonostante fosse cresciuta tra gli agi e i lussi di una famiglia altolocata di Purosangue, nonostante la rigida educazione impartita e i preconcetti inculcati, non desiderava la sottomissione di nessuno.

Preferiva la compagnia di sua sorella Andromeda, pacifica e amorevole come una madre, a quella di Bellatrix, che fin dal suo 3°anno ad Hogwarts stravedeva per il Signore Oscuro, decantandone le abilità, le imprese, le idee...
E i Black,di questo, erano molto orgogliosi!

Andormeda ebbe il coraggio di fuggire da tutto ciò. Preferì salvarsi, ed essere libera di vivere il suo amore per Ted Tonks, senza nascondersi soltanto perché lui era un Nato Babbano, mentre Narcissa la guardava andar via, dalla finestra della sua camera, e correre tra le braccia del suo amato.

Sapeva già da allora, in cuor suo, che sarebbe passato molto, troppo tempo, prima che si rincontrassero ancora.

Nel frattempo, a casa Black, Drusilla, arrabbiata e delusa, si premurò di cancellare dall'arazzo il nome della sua primogenita, rinnegandola dal profondo.

Da quel momento, la questione Andromeda divenne tabù.
Ma non nei ricordi di Narcissa.

Un giorno tranquillo di fine primavera, Lucius Abraxas Malfoy, venne a chiedere la mano di Narcissa a Cygnus Black.
Nonostante fosse un matrimonio combinato da tempo, i due giovani si amavano davvero.
Avevano imparato ad amarsi nel corso del tempo, seppur con la discrezione che richiedeva la loro posizione.

E imparare ad amare è una tra le cose più belle che possano esistere.

Qualche tempo dopo, Lucius e Narcissa divennero il Signore e la Signora Malfoy, e in seguito nacque il loro primo ed unico figlio.

Narcissa era felice, molto felice.

Poi arrivò il Signore Oscuro.
Nel corso degli anni Narcissa vide suo marito, e dopo di lui, suo figlio, cadere succubi della volontà di Lord Voldemort.
Quando questi, dopo anni, cadde per mano del Prescelto, il cuore di Narcissa Malfoy si liberò di un peso enorme, ma la Seconda Guerra Magica si era portata via la salute e, dopo qualche tempo, anche la vita di Lucius, e la poca innocenza di Draco.

Ben presto anche lei si ammalò... Una malattia genetica, del sangue, trasmessa per via materna, che salta due generazioni.

Il sangue. Quante storie per il sangue.
Una vita ad ascoltare apologie sul sangue puro, sul sangue di mago...
Allo stesso modo... Nasciamo, cresciamo, soffriamo, amiamo, moriamo tutti allo stesso modo.

Di questo, non aveva mai accennato a suo figlio, ma la morte di Lucius fu un colpo molto forte per lei...

Essere Serpeverde non significa essere stupidi... Significa essere ambiziosi, intelligenti, furbi, qualche volta egoisti, ma non stupidi...
E Draco, non lo era, neanche lontanamente.

Se ne accorse subito.
Si trovavano nel salotto di villa Malfoy, loro due, quella sera del 13 agosto 2004.

Draco la guardava negli occhi, così simili ai suoi, tuttavia molto diversi dal solito. Prese tra le sue mani gelide quella calda di sua madre.

Fango e NeveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora