capitolo 2.

232 10 0
                                    

Era mattina, saranno state le 9.30, i raggi del sole penetravano dalle tende della finestra vicino al letto. Mi svegliai grazie al bussare di mia madre sulla porta della camera mia.

Non riuscivo ad aprire gli occhi tanto meno ad alzarmi, così dissi a mia madre di aprire.

La prima cosa che mi disse fu il classico “buongiorno” che mi dava da quando avevo 4 anni.

Lei era già pronta per andare a lavoro. Divisa da avvocato, capelli raccolti e trucco perfetto che le donava moltissimo. Sorridente mi disse:-non è il caso di far aspettare ospiti amore!-. Non riuscivo a capire. Forse era la zia che mi era venuta a trovare, o Lilly, che la sera prima l'avevo abbandonata e che sarebbe venuta a farmi la polemica. Quindi non badai molto al mio aspetto, infondo avevo i capelli raccolti in una treccia, il viso pulito, senza una traccia di trucco e una canottiera lunga nera che non mettevo e che la usavo come mini vestito per andare a dormire.

Mia madre era appena uscita di casa, si era sentito lo sbattere della porta e il rumore della macchina che partiva. Ero curiosa di sapere chi ci fosse al piano di sotto, quindi mi alzai dal letto e mi diressi verso le scale.

Appena le scesi, trovai Luke, appoggiato alla porta che separava la cucina dal salotto. Mi disse subito:-buongiorno Mer!-, mi stavo vergognando da morire, sotto la canottiera non avevo niente, se non le mie mutandine. Mi sentivo in soggezione e come se non bastasse Luke non mi levava lo sguardo di dosso. -giorno Luke!-, cercai di camuffare la mia vergogna poi continuai:-come mai qua?- lui sorrise:-passavo per queste zone, quindi ho pensato di fermarmi. Sai tua madre è adorabile!-

-grazie Luke-.

Mi stavo dirigendo verso la cucina, avevo una certa fame, così educatamente chiesi:-vuoi qualcosa?-.

Mi fece cenno di no:-non mangio mai a colazione, è una cosa che odio, mi limiterò a starmene qui seduto a guardarti-.

L'ultima parte della sua frase mi fece pensare male, ma evitai, quindi iniziai a muovermi avanti e indietro in cerca di qualcosa da preparare e da mettere sotto i denti.

Mi sentivo decisamente osservata, quindi ogni tanto mi tiravo giù ancora di più la canottiera:-tranquilla, non mi scandalizzo vederti così-. Sorrise in modo malizioso, poi continuai:-anche perchè non sono nuda, quindi potresti evitare di fare questi commenti-

-non mi dispiacerebbe vederti nuda,sai?-.

-ringrazia che non ti ho cacciato-.

-non lo avresti mai fatto-.

-ho i miei dubbi, e non sfidarmi-.

Si arrese, non mi disse più niente; nel frattempo mi stavo mettendo seduta con la tazza di succo di frutta che avevo preso dal frigorifero.

La casa era silenziosa, si sentiva ogni tanto il rumore delle mie labbra che poggiavano sulla tazza per bere.

Fu lui a rompere il silenzio:-sei lenta!-, disse in modo divertito. Io non risposi, continuai a bere.

A un certo punto lui si alza dal tavolo e mi disse con tono malizioso:-devo andare in bagno-.

Risi e feci cenno che poteva andare.

Ci misi altri due minuti a finire il succo, e non appena lo finii, misi la tazza dentro il lavandino e andai nella mia stanza per prepararmi.

Aprii la porta di scatto, e invece di trovarlo in bagno, lui era lì, seduto sul mio letto, a guardare i miei completi intimi:-per adesso questo è il mio preferito-.

Feci uno scatto e corsi verso di lui, levandogli dalle mani qualsiasi cosa avesse e dicendogli:-ma che cazzo fai! Luke esci immediatamente da qui!- iniziavo a perdere la pazienza, ma lui con tono tranquillo mi disse:-volevo vedere quando portavi di reggiseno e se avessi della bella biancheria. Più bella delle mie aspettative aggiungerei-. Si guardava in torno in cerca di qualcosa, poi lo presi per la maglietta e lo cacciai dalla stanza:-assicurami che non fai niente di male-, dissi, poi continuai:-devo prepararmi-.

Devil.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora