capitolo 3

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Mi limitai a suonare una volta sola il campanello, non volevo sembrare troppo insistente.

La porta si aprì quasi subito. La figura di Lilly mi era mancata, il suo modo di fare, la sua gioia e allegria che trasmetteva a me, le sue battute squallide e i suoi abbracci che mi tranquillizzavano.

Lei era veramente bellissima. Io ho sempre desiderato essere come lei. Bionda con gli occhi azzurri e le labbra di un rosso quasi naturale.

Restammo per pochi secondi immobili, poi ci abbracciammo.

Mi fece subito entrare dentro casa. Non c'era nessuno. Solo lei e il suo gatto, come ogni volta che andavo a casa sua.

Salimmo al piano di sopra, nella sua stanza e lei con tono felicissimo disse:-oh mio dio meri! Quanto mi sei mancata!- sorrisi. Sapere che ero mancata a qualcuno mi rallegrava, poi dissi:-anche tu, veramente tanto-.

Si alzò per mettere allo stereo un cd, immaginavo fosse dei Pink Floid, il gruppo che lei adorava, abbassò il volume e si mise seduta a terra, mentre io stavo sul letto.

Improvvisamente disse:-allora? Dove eri finita sabato?-, mi limitai a dire:- ero nel bosco, Luke mi ci ha portata, altrimenti sarei rimasta lì a farmi prendere i nominativi-.

La parola “Luke” la fece rimanere spiazzata, poi disse:-con Luke? Come facevi a conoscerlo?- sorrisi appena, poi continuai:-l'ho conosciuto quella sera, che cosa strana, vero?- lei ripose divertita:-al quanto strana, come hai fatto a fidarti?- abbassai lo sguardo:-mi sembrava un ragazzo innocuo-, ribatté:-uno che fa le risse di punto in bianco non è innocuo-. Scrollai la testa e cercai di spiegarle:-non era di punto in bianco, ci sono dei motivi, ma credo che non posso dirteli-, lei non si sforzò a farmi dire quei motivi, poi disse:-adesso però ancora vi parlate?-, risi:-è quasi una settimana che ci conosciamo e già ci ho quasi litigato-, continuò:-e per quale motivo?-

-ha la mania di volermi proteggere da tutto e da tutti-.

Il suo sguardo si addolcì e disse:-ma che dolce! E tu ci avresti litigato solo per questo?-

-sai quanto odio le persone che si intromettono così nella mia vita-.

Quel discorso mi fece riflettere. Sembrava che mi mancasse il ragazzo. Eppure ci avevo litigato da poco tempo, mi chiedevo solo il perchè di tutto questo. Mi resi conto che stavo nei miei pensieri e i vari richiami di Lilly mi fecero tornare nella realtà.

Vidi che il suo sguardo era debole, poi continuò:-magari Adam si comportava così anche con me-.

La guardai senza dire niente per uno o due minuti, poi continuai:-che succede?-.

Scrollò la testa. La vidi che aveva gli occhi lucidi e gonfi, il suo sguardo era rivolto al pavimento, la sua bocca tremava.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei stringendola e dicendola:-a me puoi dire tutto, lo sai-.

Annuì, ma ancora nessuna sillaba uscì dalla sua bocca.

La stanza era silenziosa, si sentiva solo la musica a volume basso.

Per qualche minuto andammo avanti così, finché disse:-ci siamo lasciati il giorno dopo-.

Aspettai che continuasse:-mi ha detto che non mi amava più come prima e che il bacio che aveva avuto quella sera da Chris lo fece pensare-.

Il mio sguardo era fisso sul suo viso ormai pieno di lacrime,poi dissi:-Lilly...anche se ti piace tutt'ora non devi starci così male...-, lei scrollò la testa, poi disse:-e che dovrei fare allora?-, le asciugai qualche lacrima:-andare avanti. Pensi che lui sta piangendo per te?-, rispose con un secco “no” poi disse:-hai ragione, che sia felice con quella puttana. Troverò anche io qualcuno da amare veramente-. Sorridemmo entrambi, poi dissi abbracciandola:-brava, così ti voglio. Non voglio più vederti piangere, chiaro?- sorrise e annuì, si asciugò le lacrime e con tono sereno disse:-che ne dici? Ci guardiamo un film?- risposi:-certo, a te la scelta-, lei rispose:-ovvio-, ridemmo entrambi, poi continuò:-tu vai a vedere che c'è in cucina- risposi sorridente:-ai suoi ordini!-.

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