capitolo 4

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La finestra era socchiusa, quasi come i miei occhi. Avevo sonno, ma volevo aspettare che venisse Luke, ci avrei fatto una figuraccia se mi sarei addormentata.

La stanza era buia, l'unica cosa che la illuminava un po' era la luce della lampadina sul comodino alla mia sinistra. La mia stanza aveva un'aria tranquilla, come il resto della casa infondo, visto che mia madre dormiva e mio padre era andato già a lavoro. Aspettavo solo lui.

Sentivo la mia guancia che era accarezzata da un palmo caldo, sentivo che vicino a me, non so se seduto o sdraiato , c'era qualcuno.

Aprii leggermente gli occhi, e molto probabilmente con il sorriso in faccia mi girai dall'altro lato del letto.

Cavolo, mi ero addormentata, e come se non bastasse era Luke la persona dietro di me.

Appena mi girai lui sorrise e disse:-ti ho svegliata!-, cercai subito di darmi una svegliata e dissi:-no, tranquillo, stavo solo riposando-.

Sorrise e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi disse dolcemente:-sei così bella mentre dormi...ingenua, docile e priva di difese, proprio come una bambina-, non sapevo che rispondere, così lui continuò:-grazie per la finestra-, sorrisi e dissi:-prego...-.

La luce della notte lo rendeva ancora più oscuro, rispecchiava perfettamente il suo carattere. Ragazzo timido, ma allo stesso tempo abbastanza furbo e dannatamente sexy.

Ci continuavamo a guardare e a sorridere, poi mi alzai dal letto e mi misi seduta a gambe incrociate di fronte a lui.

Lui si tolse le scarpe e si mise nella mia stessa posizione, ogni tanto abbassava lo sguardo verso il mio intimo e sorrideva; questa volta però non mi dava molto fastidio, quindi mi limitavo a coprirmi con il lenzuolo.

Le sue enormi braccia mi fecero girare con la testa sulle sue gambe e mi iniziò ad accarezzare i capelli dolcemente dicendomi:-Mer, sei così bella...-, lui non faceva altro che dirmi questa frase, così senza dire niente, con una mano spinsi il suo collo verso il mio viso, iniziando a baciarlo salendo verso la bocca. Lo vidi che rabbrividiva, poi disse:-hai già scoperto il mio punto debole-, sorrisi e continuai con le labbra leggermente sollevate dalla sua pelle:-grazie per avermelo affermato, ora non ti darò più pace-.

Sorrise, poi disse:-mi piace la Mer versione aggressiva-, sorrisi a malapena e dissi:-aggressiva per così poco? Ancora non hai visto niente allora-, fece un sorriso malizioso e mordendosi le labbra iniziò a baciarmi per poi sussurrarmi all'orecchio:-tu hai scoperto il mio punto debole, ora tocca a me...- , la sua voce era provocante, poi continuai:-non ho punti deboli-, fece una smorfia e disse:-non ci credo...ora lo scopro io il tuo punto debole, se ancora non lo conosci, ovviamente-.

La verità era che io non sapevo quale fosse il mio punto debole, e il fatto che Luke voleva scoprirlo mi metteva un po' in ansia, poi dissi:-Luke...-, le uniche parole che riuscivo a dire, dopo che aveva iniziato a toccarmi un po' ovunque.

La sua mano calda era arrivata alla coscia, poi continuò:-potrebbe essere da queste parti-, il suo tono era più malizioso di prima, poi continuò a toccarmi fino all'interno coscia mordendosi il labbro. Avevo capito cosa voleva fare, così dissi:-ok, hai trovato il mio punto debole, ora basta-, lui sorrise e disse:-così ti piace quando ti toccano l'interno coscia, perfetto-.

Non avevo problemi a farmi toccare da lui, ma quella sera non mi sembrava adatta, così dissi con un tono di voce basso:-Luke, no questa sera, non è il momento né il luogo adatto-.

Lui sorrise e disse:-hai ragione, faremo tutto quando ti sentirai pronta-.

Era entusiasmante del fatto che un ragazzo che fuma erba e fa parte di una gang ancora non mi aveva violentata, anzi, il fatto che gli piacevo non solo per il sesso mi lusingava.

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