La mattina fui svegliata dalle sue carezze sul mio viso e dalle sue risate, probabilmente provocate dalle mie smorfie che facevo mentre dormivo; aprii piano piano gli occhi con la vista ancora sfocata sorridendo appena,poi, mi girai verso di lui facendo un piccolo sbadiglio. I suoi occhi mi illuminavano il viso, e la sua voce calda come sempre mi disse:-buongiorno piccola Mer-.
Ricambiai il saluto con la voce ancora stanca e assonnata:-giorno Luke-.
Continuava ad accarezzarmi il viso, poi disse:-mi sono preso il disturbo di andarti a comprare qualcosa per colazione, non ti dispiace vero?-, rise appena trasmettendomi la risata anche a me, poi dissi mentre cercavo di trovare la forza di mettermi seduta:-Luke, sei così dolce, grazie mille, anche se non era indispensabile-, sorrisi.
-per te questo ed altro piccola. Lasciati accudire da me-.
Si avvicinò alle mie labbra baciandole dolcemente, guardandomi, poi, dritto negli occhi sorridendo.
Ogni sua mossa mi incantava, era così bello quando sorrideva. Anzi, era bello sempre.
Mi alzai dal letto tirandomi un po' giù la sua camicia con cui avevo dormito dicendo:-allora, vieni con me?-.
Annuì alzandosi dal letto anche lui prendendomi per mano e portandomi fino alla cucina.
Si era preso la cortezza di comprarmi il mio succo di frutta preferito e un cornetto al cioccolato, poi disse un po' imbarazzato:-ho indovinato almeno una cosa?-.
Accennai una risata, poi dissi:-no, tutto sbagliato, non mangio-.
Si grattò un attimo la testa, poi continuai:-stavo scherzando. Hai preso due cose che amo, grazie mille-. Mi sedetti iniziando a mangiare con un po' di imbarazzo.
Se n'era accorto, così mi disse scherzoso:-visto che ti metto ansia, vado a farmi una doccia. Tu intanto fai come se fossi a casa tua!-. Rise lasciandomi un bacio sulla guancia.
La colazione la mangiai a metà, quel giorno non avevo molta fame come di solito, così buttai il resto del cornetto e misi il bicchiere dentro il lavandino.
Mentre aspettavo Luke mi sedetti sul divano del salotto, notando al lato della stanza una chitarra.
Mi alzai e la presi iniziando a fare qualche accordo stupido, visto che io non ero brava a suonarla.
Dopo un po' di tempo, arrivò lui vestito con un paio di jeans neri e una canottiera nera che raffigurava lo stemma dei “rolling stones”.
Posai subito la chitarra dicendo:-scusa, non volevo prenderla-.
Sorrise e si sedette vicino a me:-tranquilla Mer, anzi, mi fa piacere che l'hai presa, è tanto che non la suonavo-.
Rimasi sbalordita, un ragazzo come Luke, che suonava la chitarra, così dissi:-quindi suoni-.
Annuì , poi la prese e rise:-lo sai che hai suonato con la chitarra scordata?-.
Ridacchiai e dissi:-non l'ho mai suonata. Insegnami tu-.
Sorrise e mi strinse con un braccio circondandomi, poi mise una parte di chitarra sul mio ginocchio e una parte sul suo, prendendo la mia mano e posizionandola sulle corde della chitarra iniziando a farmi suonare con il suo aiuto.
I nostri sguardi si incrociavano sempre e ogni volta ci sorridevamo a vicenda e la musica che, grazie a lui, riempiva la casa rendeva tutto più romantico.
Di tratto si fermò e con tono dolce mi disse:-ora prova tu, da sola-.
Sorrisi prendendo la chitarra che mi passò, poi dissi rassegnata:-va bene, ma ti avverto, potrei farti diventare sordo, sai?-.
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Devil.
FanfictionCosa succede se un angelo incontra un diavolo? Come può accadere di cedere a certe tentazioni da parte di entrambi? Una festa. Una rissa. Una conoscenza. La vita di Merilyn da questo momento cambierà radicalmente. Nella sua vita entreranno fattori...