capitolo 5

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-Sei arrabbiato con me?-. Iniziai il discorso pronunciando quelle parole mortificata e pentita di ciò che avevo fatto.

-no-, disse il biondo con un tono di voce freddo, guardando, o meglio, fissando la strada davanti ai suoi occhi.

-perchè allora non mi guardi neanche?-.

-non è per te-. Strinse leggermente la mascella.

-e per chi allora?-.

-per Jake-.

Continuavo a guardarlo, ma non ottenni nemmeno uno sguardo di ricambio, poi dissi:-non è colpa sua infondo-, abbassai lo sguardo.

-si invece, è un approfittatore del cazzo. Poteva perfettamente fare un altro piano, anzi che farti passare per ciò che non sei. Voglio dire, è una cazzata. Questo piano non funzionerà-.

Era sicuro di quello che diceva, come se avesse avuto già l'esperienza di qualcosa andato storto, forse non voleva ripetere lo stesso errore, forse non voleva che centravo in questa storia.

-Luke, non roviniamo con questo discorso tutta la giornata. Dobbiamo ancora andare a pranzo fuori e divertirci,adesso non pensarci, ti prego-.

Le mie parole fecero girare lo sguardo dalla strada a me, poi sorrise e disse:-hai ragione. È la prima volta che ti porto a pranzo fuori, quindi, devo passare per il gentil uomo!-.

Risi e poi dissi:-perfetto Devil, hai capito tutto!-.

Ridemmo entrambi, poi lui disse:-dopo pranzo ti porto in un posto-.

-oh andiamo Luke, mi porti sempre ovunque ma non mi dici mai dove!-, dissi con tono scherzoso.

Rise a ciò che dissi, poi continuò:-shh! Non borbottare come fai sempre!-.

Sorrisi, poi dissi:-adesso si va al ristorante?-.

Ci pensò un po' prima di rispondere, poi cambiò quasi discorso:-a te piace mangiare cinese?-.

Annuii sorridente, poi disse:-perfetto! Cambio di programma, non andiamo più al ristorante, ma ordiniamo cinese e mangiamo a casa mia, per te va bene?-.

Era un ragazzo alla quale non potevi attribuire nessun genere di paragone, forse il paragone che lo rispecchiava di più era il tempo inglese: cambiava ogni ora; da umido a soleggiato, da soleggiato a freddo. Ecco, lui era così; prima fa una cosa, poi cambia subito idea e ne fa un'altra. Prima può essere il ragazzo più cattivo e violento del mondo per poi trasformarsi nel ragazzo più amabile e gentile di sempre.

-perfetto. Anzi, è un'occasione, visto che non ho mai visto casa tua!-.

Rimase colpito, poi disse divertito:-non ti ho mai fatto vedere casa mia?! Ma che razza di gentil uomo sono!-.

Scoppiai a ridere e poi continuò:-non aspettarti una mega villa con piscina, neanche una casa gigantesca, perchè non sarà quello che troverai-.

Ovviamente era scontato quello che diceva, era ovvio che un ragazzo di circa vent'anni avrebbe abitato in un appartamento.

Appena prendemmo il cibo cinese andammo verso casa sua.

Quella era la prima volta che Luke mise la musica dentro la macchina. Si poteva sicuramente sentire un'atmosfera rock, tanto che a volte si sentiva il ragazzo cantare alcuni pezzi di canzoni. Era piacevole ascoltarlo, ma anche divertente, poi disse un po' più serio:-Mer, posso farti una domanda?-, annuii aspettando che continuasse:-la tua amica, Lilly, sa di noi due?-.

Pensandoci qualcosa lei sapeva solo alcune cose, quelle che le avevo raccontato io, poi dissi:-sapeva solo che ci eravamo conosciuti da lei e che avevamo litigato, perché?-.

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