Capitolo 2

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Sento qualcuno chiamarmi, dice di svegliarmi ma io non ne ho voglia.
La lascio perdere ma continua insistentemente, cerco di aprire gli occhi e la luce gli acceca, sono in una macchina.
«Finalmente, pensavamo di doverti buttare un secchio d'acqua fredda per farti svegliare, dormigliona!»dice mia zia con tono scherzoso. Dopo pochi minuti mi rendo conto che siamo arrivati all'aeroporto, così scendo dalla macchina.
«Dobbiamo muoverci tra un po' è il tuo volo.»mi ricorda zio Renato. Annuisco ancora un po' assonnata dal lungo viaggio, prendo le mie valige e ci dirigiamo verso l'entrata.
È enorme e pieno di gente, spero di non metterci tanto perché mi sta iniziando a far male la testa.
Aspettiamo una mezz'oretta e poi finalmente è il mio turno.
Prima di salire sul quel enorme aereo, saluto i miei zii promettendogli che tornerò presto a trovarli, cosa che spero con tutto il cuore perché mi sono divertita tantissimo, ho conosciuto molte persone simpatiche, altre meno,ma non me ne importava più di tanto. Sono una di quelle ragazze che sceglie delle vere amiche,non amicizie false, quelle si attaccano al treno, o nell'aereo come in questo caso.
«Volo per Amburgo»ci avvisano.
Salgo sul mio aereo e cerco il mio posto "R36". Dopo che lo trovo vedo che dovrò stare vicino ad un ragazzo. Sta ascoltando musica dalle cuffiette e non si è accorto che sono seduta affianco a lui. Decido di riposare per 10 minuti nonostante abbia già dormito in macchina...ma vengo interrotta da una mano sul mio braccio e lo strattona.
Sbuffo e dico«Che c'è?». Ma chi è? Sbircio con gli occhi e vedo una faccia a due centimetri dalla mia, spalanco gli occhi di soprassalto ed inizio a respirare profondamente fino a che il mio battito non ritorni normale. Tossisco per cercare di distaccare la tensione e l'imbarazzo...ma fallisco palesemente.
«Sembri un pomodoro maturo maturo ahahah...Piacere io sono Hans. Hans Meyer»mi porge la mano e io la stringo dicendo« Almeno sono buona, sai mi sono sempre vista come un pomodoro!Comunque io sono Emma Maffei.»dico con una risatina accompagnata da una sua abbastanza sonora. «Quindi anche tu sei diretta ad Amburgo?»mi domanda mangiando le noccioline. Ma come fa? io sto per vomitare dalla nausea e lui mangia?Blah.
«Si, sono stata per due anni in Italia ospitata dai miei zii quindi è ora di tornare dai miei genitori, tu invece dov'eri?»domando a mia volta curiosa. Eh Sì sono una ragazza molto curiosa, ovviamente non di tutto, però di certe cose sì. È sempre stato un problema di famiglia "ESSERE TROPPO CURIOSI, o meglio dire "TROPPO FICCANASO".
«Sono stato in Norvegia dai miei amici, mi sono divertito un mondo, ma come hai detto tu è ora di tornare a far compagnia ai miei.»ha una voce troppo strana è tipo rauca ma squillante non lo so spiegare, ma mi piace.
La voce intendo.
«E perché hai preso l'aereo dell'Italia?»chiedo chiudendo gli occhi.
«Perché non c'era un aereo per Amburgo ma solo per l'Italia, per la Spagna e per la Grecia, così ho preso quello dell'Italia almeno mi sono fatto una piccola vacanza qui in Sardegna ed ora eccomi qua»alza le spalle e ridacchiamo. Passiamo più di 10 minuti in silenzio poi l'auto parlante ci informa che stiamo atterrando, infatti mi sento già le orecchie tappate e pressione nella schiena contro il sedile.
Mi sto rimpicciolendo!
Di botto atterriamo e in un batter d'occhio mi alzo a prendere le valigie e saluto con un cenno Hans, devo assolutamente prendere una boccata d'aria.
Sento qualcuno chiamarmi, così si mi giro.
«Emma»urla Hans alle mie spalle.
«dimmi»dico avvicinandomi.
«Tieni. È il mio numero magari ci rincontreremo ad Amburgo.»mi porge il suo numero e sorrido per gentilezza.
«Certo.»dico mentre afferro il biglietto e lo metto nella tasca dei miei jeans. Dopo che ci salutiamo vado alla ricerca del mio taxi. Lo intravedo e corro all'impazzata fino a salire.
Prendo le mie cuffiette e per tutto il tragitto ascolto la musica.

Quando mi sveglio prendo le valige ,la trentesima volta in un giorno...record,e vado verso la fermata dell'autobus.
Mentre cammino mi fermo e mi guardo attorno ammirando la grandissima città di Amburgo, emetto un grido di gioia e sussurro«Finalmente a casa».
Non ci credo ancora è così bello rivenire qui, mi è mancata tantissimo.
L'autista mi chiede in quale via si deve fermare così rispondo «via Maratona n°2,grazie».
Finalmente sono arrivata a casa suono il campanello aspettando che aprano la porta.
«Amoreee»urla mia mamma precipitando giù dalla scalette e correndo ad abbracciarmi.
«Mamma»dico ricambiando l'abbraccio.
Ha il suo solito profumo alle rose, da quando mio padre gliel' ha regalato per il suo compleanno nel 2015 ora lo compra sempre, e siamo nel 2017!
«Entra entra, ho chiesto all'autista di portarti dritta a casa perché Freddy non può rimanere da solo, poggia pure le valige nella tua camera. Te la ricordi vero?»dice ridendo.
«Tranquilla e comunque certo che me la ricordo, ma papà?»domando.
«È andato a trovare suo cugino a Berlino, torna giovedì, tra cinque giorni»dice e se ne va in cucina.
Annuisco e salgo in camera mia.
La porta è già aperta, ci sarà qualcuno.
«Emmy!»mi urla mio fratellino uscendo dalla stanza buttandosi addosso a me. Lui mi chiama "Emmy",non so il perché,ma mi piace così,mi da segno di affetto.
«Hey piccolo»dico abbracciandolo forte.
Lo prendo in braccio, ci sdraiamo sul letto e gli racconto cosa è successo in questi ultimi due anni. Non fa altro che farmi domande, è curioso, ma tutto sommato è anche lui di famiglia.
Dopo cena salgo su in camera, prendo il telefono, apro Wattpad e finisco di leggere "Amore Proibito".

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Hey guys. Finalmente il 2 capitolo dove incontriamo Hans, come vi sembra? Sarà un personaggio davvero importante per Emma. Per chi non lo avesse capito è quello nell'immagine che vedete all'inizio del capitolo.(Clay di 13😍)
E niente se vi è piaciuto commentate e fate diventare quella stellina gialla!🌸

Kiss Kiss😘

IN THE NAME OF LOVE [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora