Piacere, sono Marwin
Piacere, sono Marwin
Piacere, sono Marwin
Oh capperi è LUI.
Voi mi direste di stare tranquilla che non è nessuno di importante ecc... ma ecco io oltre a essere molto CURIOSA sono anche molto VERGOGNOSA, ovvero TIMIDA.
«Ci sei?»domanda toccandomi la spalla.
Mi giro di scatto tenendo la testa bassa, perché potrei ridergli in faccia. Ci sono persone che arrossiscono quando sono imbarazzate, altre che fanno quel sorriso innocente, altre che parlano a vanvera e poi ci sono quelle, di cui faccio parte pure io, che iniziano a ridere e non la smettono più. Non so neanche io il perché di questa emotività.
«Si ci sono»mi faccio coraggio e gli tolgo la mano dalla mia spalla.
«Cosa ci fai nella mia stanza?»chiede sedendosi sul letto.
«Tua mamma mi ha detto di pulirla che è, appunto, la più disordinata»rispondo. Inizio a stancarmi restando in piedi, quindi inizio a riordinare la stanza con lui che mi osserva senza proferire parola.
Dopo un po' sento Lara chiamarmi e scendo le scale lasciando Marwin in camera sua.
Mi dice di tornare a casa,è già tardi e che nostra mamma l'ha chiamata dicendole di farci rientrare, così io e mio fratellino ritorniamo a casa.
Quando nostra mamma ci apre la porta rimango a bocca aperta, è bellissima, ha un vestito color panna con delle scarpe nere. Mia mamma è sempre stata una donna che adora i festeggiamenti, infatti, da quello che ricordo, non c'era quasi mai a casa.
«Mamma ma sei bellissima, dove vai?»domando facendola girare con la mano.
«Sto andando ad una festa, mi ha invitata Daria, la mia collega dello Stage, te la ricordi?»aggiunge mettendo il portafoglio e i fazzoletti nella borsa. Ogni volta che parla di qualcuno mi chiede se me lo ricordo, ho capito che sono mancata due anni ma sono giovane e la memoria è abbastanza lunga.
«Certo mamma, non ho l'alzaimer»aggiungo sbuffando scherzosamente.
«Lo so tesoro, lo so...Buona Serata bambini miei» urla alla fine prime di chiudere la porta e sparire da casa.
Passo tutto il pomeriggio a colorare un album di Wennie The Poo con Freddy, visto che me lo ha chiesto e ho accettato.
«Emmy a che punto sei?»chiede concentrandosi sul suo disegno.
«Ho quasi finito, mi manca da colorare il miele»affermo.
«Emmy, posso farti una domanda?»sussurra. Per non farsi sentire da chi? se ci sono solo io e lui, e in più la domanda la sta facendo a me?
«Dimmi»rispondo subito curiosa.
«Secondo te e troppo presto se...ecco...mi mettessi insieme a Camilla?»si copre la faccia con il cuscino del divano.
Rimango scioccata, avrei preferito che dicesse una domanda strana tipo "se mi facessi un tatuaggio?" o "se mi faccio un orecchio?" o altre cose così da rispondere un semplice “Sì” o un semplice “No”, invece quella che mi ha fatto realmente...beh...non lo so io da piccola e tutt'ora ho sempre creduto nell'amore a prima vista, però in questo caso penso che sia meglio lasciar perdere.
«Ecco Freddy io penso che dell'amore bisogna averne cura, non prendersi la prima o il primo che si ha. Non ti sto dicendo che non puoi stare con lei, solo che siete ancora troppo piccoli per avere un rapporto come credete voi, quindi lascia perdere, ora godetevi i momenti insieme DA AMICI, poi se a 13 anni ti piacerà ancora, allora potrai provarci.» praticamente gli ho fatto una ramanzina da pura sorella maggiore.
Annuisce solamente e così finiamo tranquillamente di colorare.Passiamo altri due giorni da Lara, così Freddy gioca con Camilla, e io sbircio Marwin dal bagno che è più o meno di fronte alla sua camera, ma sono dettagli.
Diciamo che è abbastanza carino, come ha detto Natalia però non mi sembra poi così tanto asociale.
Beh in effetti non ho passato molto tempo con lui, anzi proprio nulla, ogni volta che mi vedeva mi salutava ma poi nulla, se ne stava chiuso nella sua camera a fare non so cosa.
Un po' mi dava fastidio,io voglio conoscerlo, solo che ho paura di dilungarmi troppo.
Ora siamo a casa Schneider, magari oggi mi parla, spero.Lara ci avvisa che uscirà a comprare legumi, Freddy gioca con Camilla nella "loro" camera e io sono qui in cucina a bere acqua e ad annoiarmi.
Dopo qualche secondo sento la porta della cucina aprirsi con molta difficoltà, corro subito ad aprire.
«Piccolo sei talmente imbranato che non riesci neanche ad aprir...»mi blocco alla vista di un muro davanti a me. Alzo la testa e vedo Marwin con un semplice sorriso dicendo «Piccolo?Beh diciamo che sono piccolone in confronto a te...Emma giusto?»punzecchia allontanandosi da me per poi sorpassarmi e andare verso il frigo.
«Scusa pensavo fossi mio fratellino, comunque si sono Emma»sentenzio grattandomi la testa dal nervoso.
Questo succede perché parlo prima di guardare o fare.
Continua a ridacchiare.
«beh non sei così asociale come dicono»mi sfugge e mi tappo immediatamente la bocca, come rovinare una conversazione.
Lui fa spallucce e dice« sinceramente non me ne frega un gran che di quello che pensa la gente, e parlo con chi mi pare e piace,se vuoi smetto di parlare con te»propone ma rifiuto all'istante,scusandomi.
Che caratterino però eh!
«Non scusarti, molte persone pensano che per essere simpatici agli altri debbano per forza parlare con tutti, io non la penso così»aggiunge e beve un sorso d'acqua.
«Sono d'accordo con te, non devi per forza avere tutti amici, meglio soli che mal accompagnati no?»affermo e sorridiamo entrambi.
Mi sta fissando,anzi mi sta osservando centimetro per centimetro il viso.
«Che c'è?»domando arrossendo.
Nessuno mi aveva mai fissata così a lungo.
«Sto cercando di ricordarmi se ti ho già visto da qualche parte, tipo a scuola, in giro, nei negozi però nulla, ma sei nuova?»chiede gentilmente.
«Oh no, vivo qui da sempre, sono solo stata questi ultimi due anni in Italia dai miei zii e sono tornata qui un paio di giorni fa, forse è per questo che non sai chi sono.»rispondo e sussurra un "ah ecco" se non erro, o per lo meno una cosa del genere.
Esco dalla cucina e prendo posto sul divano afferrando il telefono. Decido di scrivere ad Hans, non gli ho ancora scritto da quel giorno in aeroporto.
"Hey Hans, sono Emma ti ricordi?" digito e invio.
Mi risponde subito con "Emma, finalmente aspettavo con ansia il tuo messaggio, pensavo te ne fossi dimenticata ahahah, comunque si mi ricordo di te!" mi strappa sempre un sorriso, anche in aeroporto quando parlavo con lui non facevo altro che ridere oltre che arrossire, ovvio.
Mi sembra un ragazzo abbastanza simpatico e intelligente, spero che la nostra "amicizia", se si può chiamare così, rimanga.
Gli chiesi cosa stesse facendo e lui rispose con un semplice "sul divano annoiandomi" così gli chiesi se potevamo incontrarci nel parco. Lui accettò subito ed eccomi qui al parco, aspettandolo da tipo cinque minuti.
«Hey scusami per il ritardo ma avevo la mia vicina a casa.»sorrise. Ogni volta che ride mi contagia la risata.
È vestito con pantaloncini poco poco sotto il ginocchio in jeans e una t-shirt gialla, sembra un evidenziatore.
«Tranquillo, tanto non avevo fretta.» gli faccio cenno di sedersi affianco a me e lui si accomoda.
«Beh è cambiata molto Amburgo o no?»domanda curioso.
«No, la trovo sempre uguale anche se da quando sono arrivata non faccio altro che andare dalla signora Schneider, oppure porto al parco mio fratellino.»rispondo alzando le spalle.
«Ah ho capito, così tu e Marwin...»lascia la frase in sospeso.
Cosa? ma se non ci conosciamo neanche...oi oi i ragazzi di oggi non fanno altro che pensare a "se hanno passato un giorno insieme, si stanno sentendo" " hanno le mamme amiche, staranno sicuramente insieme" ecc.
No. ok? NO.
«siamo solo amici? si siamo solo amici!»continuo la sua frase. Ride e si copre la faccia, sembra un bambino. Hans è davvero simpatico, penso che passerò del tempo con lui.
«Ti va di prendere un gelato?»cambio argomento per non dilungarci troppo.
Annuisce alzandosi, mi porge la mano e io la prendo sorridendo.------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Questo capitolo è più pienotto rispetto agli altri, ne senso che ci sono molte vicende!!
Emma capisce che Hans è uan persona da tenere stretta e di cui si può fidare.
Per quanto riguarda Marwin, si capisce che Emma lo ritiene abbastanza carino. Chissà magari Marwin prova lo stesso... non lo so, si saprà solo leggendo!❤❤Kiss Kiss 😘
STAI LEGGENDO
IN THE NAME OF LOVE [in pausa]
RomanceDopo 2 anni trascorsi in Italia dai suoi zii, Emma Maffei decide di ritornare nella sua patria in Germania, Amburgo. È un ragazza abbastanza curiosa e timida allo stesso tempo, che cerca sempre di mettere ad agio le persone, è una ragazza stravagant...