Ma cosa mi è saltato nella testa? Di sicuro il cervello.
Corro nel divano e cerco di riaddormentarmi, ma non ci riesco.
Arresa dal fatto sulla questione " dormire un altro po' " sento dei piedi muoversi e un piccolo sbadiglio e mi affretto a chiudere gli occhi.
Faccio finta di dormire e sento qualcuno, o meglio lui, alzarsi dal divano. Una piccola risatina e i suoi occhi puntati addosso mi fanno impazzire dalla vergogna. Poi il totale silenzio e proprio quando cerco di aprire gli occhi un piccolo lenzuolo mi avvolge, sorrido d'istinto e una mano mi accarezza la guancia.
Milioni di emozioni e di domande mi passano per la testa, cerco di respirare normalmente ma non riesco.
Lo sento allontanarsi apro un po' gli occhi per sbirciare.
Non c'è più in salotto quindi sarà sicuramente al piano di sopra.
Decido di darmela a gambe, perché ho paura che quando gli ho dato il bacio era sveglio.
Ci farei una figuraccia assurda, mi prenderebbe per matta!
Prendo il mio telefono, ormai spento, ed esco fuori da quella casa.
Cammino per le strade verso casa e ripenso alla giornata trascorsa ieri con Marwin, lo so non faccio altro che pensare a lui, però in fondo sto sempre con lui, siamo una sorta di migliori amici, idem con Hans e Natalie. Mi pare talmente strano il fatto che io abbia tre migliori amici in solo una settimana da quando sono tornata dall'Italia. Se vi state chiedendo se io sono una persona di quelle che sta da sola a scuola o resta chiusa in casa perché non ha amici fino ad ora, vi assicuro che non è così, diciamo che io ad inizio liceo non avevo amici, ma perché io preferivo stare alla larga da certe persone, non amo avere amicizie false,preferisco quelle vere che durano sempre. L'unica amicizia vera che ho, o meglio avevo, era in terza superiore, se non sbaglio, avevo conosciuto una ragazza di nome Alexis, eravamo tipo migliore amiche: la invitavo a casa, facevano la ricreazione insieme a scuola, eravamo persino in manco assieme, poi per mia sfortuna si era dovuta trasferire in un altra città, sai per il lavoro dei suoi... Mi ricordo che c'ero rimasta malissimo, ovviamente non lo facevo vedere però avevo pianto tipo due, tre giorni buoni.
Da quando se ne andata via ho preferito avere un po' le distanze con le persone, ci parli, a volte ci scherzi però poi niente.
E ora mi ritrovo con tre migliori amici, almeno così credo e spero, che mi fanno stare bene.
Hans è un tipo sveglio, è carino e mi protegge sempre, anche in aereo, la prima volta che lo visto, faceva di tutto per farmi sentire a mio agio.
Natalie è un po' strana, o meglio dire una ragazza ribelle come i suoi capelli rossi, la ammiro tanto perché dice le cose come stanno, senza scrupoli.
Marwin è un ragazzo veramente alto, spiritoso anche se non lo fa vedere.
Io sono la più bassa tra loro. Hans è alto 1.78, Natalie 1.80, Marwin 1.85 e io 1.76.
Finalmente arrivata a casa, suono il campanello e ad aprirmi trovo la mamma di Marwin.
«Oh buongiorno Emma»dice abbracciandomi.
«Ehm buongiorno Lara, come mai da queste parti? Sai di solito sono io a venire da lei!»ridiamo insieme nel contempo che entro dentro.
«Stavamo decidendo con tua madre di andare a cena fuori un giorno.»mi avvisa.
«Hey tesoro, dove hai passato tutta la notte?»mi rimprovera mia mamma.
Sto per rispondere però poi mi ricordo che lo passata da Marwin e c'è anche sua madre e non penso sia il caso.
«Ho incontrato Natalie, la ragazza di cui ti avevo parlato e mi ha invitato a dormire visto che mi ero un po' persa, mi sono dimenticata di avvisarti, ho il telefono spento.»l'ho detto talmente in fretta che non penso abbia capito molto.
La signora Schneider sembra crederci, mia madre un po' meno, le spiegherò tutto più tardi.
«Questi ragazzi, hanno sempre il telefono in mano e quando serve lo hanno spento.»si intromette Lara, mia madre annuisce.
Salutiamo la signora Schneider, Lara, e corro in camera.
Dopo neanche cinque minuti mi raggiunge mia mamma.
«Lo so che eri con Marwin se no avrei chiamato i carabinieri.» avvisa sollevando le sopracciglia e facendomi l'occhiolino.
«Mamma non è come pensi tu, siamo amici punto.»
La cosa che mi da fastidio di mia mamma è che non fa ad uscire o a passare del tempo con un ragazzo che pensa male.
«Lo so. E solo che Marwin è un ragazzo carino, dolce ed è figlio dei signori Schneider, persone che conosciamo, anche se il padre non l'ho mai visto.»dice mentre piega maglie e magliette. Mia mamma è sempre stata una donna ordinata infatti se tu entri in casa mia non troverai mai una cosa fuori posto.
«Io si, si chiama Marcus, è un uomo molto alto.»ammetto.
«Ecco da chi ha preso Marwin»aggiunge mia mamma ridendo, poi esce dalla stanza dicendomi di scendere che è ora di pranzo
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IN THE NAME OF LOVE [in pausa]
RomanceDopo 2 anni trascorsi in Italia dai suoi zii, Emma Maffei decide di ritornare nella sua patria in Germania, Amburgo. È un ragazza abbastanza curiosa e timida allo stesso tempo, che cerca sempre di mettere ad agio le persone, è una ragazza stravagant...