Ultimo giorno di scuola.

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La giornata scolastica di Helena passó fin troppo lentamente. Nessuno si era ricordato del suo compleanno, ma di questo neanche si era accorta visto che in ogni caso non si aspettava alcun augurio non avendo amici nè nella classe, nè nella scuola, nè praticamente in tutta la città.
La piccola non riusciva a seguire nemmeno una parola di quello che dicevano i professori. Solo quando veniva interrogata parlava e, fortunatamente per lei, non le serviva stare attenta in classe per sapere le cose.
Non riusciva a concentrarsi neppure su quello che occasionalmente le diceva il suo compagno di banco. Aveva testa solo per pensare al suo futuro ad Hogwarts e al fatto che in quell'esatto momento se avesse saputo farlo, avrebbe fatto una qualche sorta di magia e sarebbe scappata. In più si faceva tutti i film mentali su come sarebbe andata la sua vita dal primo settembre in poi: come avrebbe trovato la scuola? Sarebbe stata esattamente come se la immaginava nella sua testa? Avrebbe seguito le lezioni? Le sarebbero piaciute e le avrebbe trovate interessanti? Che professori avrebbe avuto? Avrebbe trovato degli amici? Un fidanzato magari?
Sorrideva da sola fissando il vuoto con la testa sempre altrove, sembrando magari pazza agli occhi degli altri. Ma non le importava più di quel mondo, perché lei sarebbe stata finalmente nel suo da lí a poco tempo.
La settimana andó così... i mesi andarono così. L'unico problema in quel lasso di tempo fu che non seguiva proprio più niente in classe e che a casa doveva recuperare tutto quello che si perdeva la mattina, nonostante comunque fosse sempre più avanti dei suoi compagni. Non lo trovava difficile, le era sempre piaciuto studiare.
Aveva anche smesso di frequentare Noelle. Lei andava in un'altra scuola e si vedevano nei weekend solitamente ma, ogni volta che la sua amica le chiedeva di incontrarsi, Helena inventava una scusa per non vederla e si rintanava nella biblioteca del quartiere, dove da ormai 6 mesi passava tra le due e le quattro ore al giorno leggendo libri sulla magia: dai libri per bambini ai libri "proibiti" sulla magia nera. Si stava documentando su più cose possibili e man mano che i mesi passavano si sentiva sempre più pronta.
La sera del quattro giugno, tornó a casa alle 7, giusto per cenare e dormire. Spesso chiedeva alla sign.ra Figueroa, con la quale ormai aveva stretto un'ottima rapporto di amicizia, se poteva cenare lí nel retro della biblioteca con lei, ma la bibliotecaria le diceva sempre dolcemente di andare a casa e di passare almeno la sera con i suoi genitori. Helena annuiva sempre sorridendo, ma dentro voleva gridare. Odiava stare a casa sua da quella fatidica mattina del suo compleanno. Sua madre e suo padre avevano totalmente cambiato atteggiamento nei suoi confronti da quella discussione in poi. Erano più amorevoli che mai e la bambina li trovava solo falsi. Uno dei dettagli che peggioró la cosa fu quando Helena tornó a casa quel giorno e trovó tre tazze di tè sporche nel lavandino. Quando aveva chiesto a sua madre chi fosse stato lí in mattinata, lei l'aveva solamente ignorata e senza esitare un secondo si era messa subito a lavarne una, come se quel gesto cancellasse la domanda della figlia.
Ormai si sentiva solo un'estranea in quella casa, e non vedeva l'ora che arrivasse il primo settembre.

[...]

Un'altra monotona mattina aspettava Helena che si era già svegliata e preparata per andare a scuola quando, scendendo le scale diretta verso la porta d'ingresso pronta per andare, fu costretta a fermarsi perché i suoi genitori le sbarrarono la strada.
<< Posso aiutarvi? >> chiese.
<< È il cinque giugno. Sai che cosa significa questo? >> le chiese suo padre mentre lui e sua moglie guidavano la figlia in salotto, facendola sedere sul divano di fronte a quello dove si sarebbero seduti loro.
<< Significa forse che devo andare a scuola in orario questi ultimi giorni che mancano per fare le ultime verifiche e che se mi impedite di andarci mi bocciano? >> chiese ironica Helena.
<< No. Abbiamo già preso degli accordi con la tua preside e ti faranno fare tutte le verifiche finali oggi così da domani avrai finito, al contrario degli altri studenti che concluderanno tra cinque giorni. >> disse Louise seria.
<< Perché? Mi servono tre mesi interi per farmi spiegare le cose di Hogwarts? Tra l'altro da due non maghi. Ma cosa state dicendo? >> si cominciò a scaldare Helena.
<< Agosto sarà il mese più impegnativo per te perché dovrai preparare ogni minima cosa da portarti di personale e non solo, dovremo andare a comprare tutto l'occorrente e finalmente ti diremo quello che ti sarà necessario sapere. Luglio sarà un mese di stallo, dove passeremo tempo tra noi tre, in casa o ovunque tu voglia. E prima, tutto giugno lo passeremo in Italia dai nonni, gli zii e i cugini. Così saluti anche loro e passiamo almeno le ultime vacanze con l'intera famiglia. >> disse Anthony, mentre Louise tirava su col naso.
<< Sentite, continuate a parlare come se fossero gli ultimi istanti che passiamo insieme. Io so che ultimamente vi sono stata molto lontana, ma vi assicuro che qualsiasi vacanza la verrò a passare a casa perché siete i miei genitori ed è ovvio che mi mancherete nonostante...>> non fece in tempo a finire la frase che sua madre scoppió in un sonoro pianto isterico. Suo marito tentava di consolarla come poteva, ma lei piangeva sempre più forte.
Helena non sapeva mai come reagire in queste situazioni. Sua madre piangeva così spesso, ormai. Era arrivata a trovarlo un'abitudine, come se a quel punto non fosse più necessario reagire visto che era la normalità. Certo, capiva che piangeva per l'allontanamento da lei, ma lo trovava esagerato e un po' strano per una lontananza di soli tre mesi alla volta.
La piccola guardó l'orologio sulla parete: 7.40
<< Io devo andare a scuola. >> bació sulla guancia sia la madre che il padre, poi andó in ingresso e si mise le scarpe e lo zaino in spalla. I suoi la seguirono.
<< Buona fortuna per l'ultimo giorno, piccola. >> disse Anthony.
Helena annuí e gli sorrise, uscendo poi di casa. Forse non ancora realizzando del tutto che quel giorno avrebbe segnato la fine di qualcosa e l'inizio di un'altra.

Nati Malfoy. ~ [Born Malfoy.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora