Fine Agosto.

1K 55 4
                                    

L'ultimo giorno di scuola per Helena era andato liscio.
Tutte le verifiche finali le erano andate bene e i professori e i compagni la salutarono con dolcezza, che lei definì ipocrita.
La scusa che i suoi genitori e lei dicevano a tutti era che "dovevano partire urgentemente per questioni familiari" e che avrebbe frequentato una "scuola privata nella città dei suoi nonni".
Ad ogni modo, giugno e luglio alla fine li aveva entrambi passati in Italia con tutta la sua famiglia che, tra l'altro, sapeva già che lei era una strega e che sarebbe andata ad Hogwarts. A sua nonna era scappato anche un "Oh finalmente gliel'hanno mandata quella lettera", ed Helena non seppe bene come reagire a questa frase.
Si sentiva molto stupida ad esserne venuta al corrente praticamente con undici anni in ritardo rispetto al resto della sua famiglia, ma se lo scordó in fretta.
Le vacanze andarono molto bene e si divertí un sacco anche con i suoi cugini. Passó due mesi felici e spensierati e quando arrivò Agosto si sentí il mondo crollare addosso, non seppe bene se in modo negativo o positivo (se c'è un modo positivo del termine).
Il primo settembre si avvicinava sempre di più e ora più che un sogno lontano, un qualcosa di irraggiungibile, stava diventando la realtà. La sua nuova realtà.
Aveva paura, tanta paura. Non sapeva più se voleva andarci o meno.

Era in camera sua, seduta alla sua scrivania intenta a leggere "50 Sfumature di Pozioni" per la terza volta, quando bussarono alla porta.

<< Avanti? >> disse con poca attenzione, mentre era intenta a leggere.
Entrarono i suoi genitori, e senza aspettare che la figlia proferisse parola si sedettero sul suo letto.
Helena chiuse il libro riluttante e lo lanció sulla scrivania bruscamente. Incroció poi le braccia fissando i suoi genitori, aspettando che loro le dicessero qualcosa.
Dopo pochi secondi, sua madre cominció...
<< Tra meno di una settimana è il grande giorno, Hel... >> tiró su col naso. << ... e quindi è arrivato il momento di dirti quello che ti è dedito sapere. >>
Helena annuì seria.
<< Non potremo dirti tutto quello che sappiamo, non ci è permesso. E ti ho detto questo solo perché è giusto che tu comunque sia a conoscenza del fatto che alcune cose ti devono essere nascoste. >> disse suo padre senza mai staccare gli occhi dai suoi.
<< E perché mai dovrei accettare il fatto di sapere che non posso sapere tutto? Non è giusto nei miei confronti tenermi al buio. >> si arrabbiò Helena.
<< Credimi Hel, è così che deve andare, non possiamo farci nulla. È per il tuo bene. >> pianse sua madre, il padre annuì e di conseguenza anche Helena accettó quelle condizioni, anche se contro voglia.
<< Ora ditemi tutto quello che dovete dirmi. >>
E così le raccontarono della stazione di King's Cross, del binario nove e tre quarti, del treno, di Hogwarts, della divisa, delle quattro case e del Cappello Parlante, degli anni scolastici e dei M.A.G.O e G.U.F.O, della scelta dei prefetti e del Quidditch, delle materie, dei fantasmi, delle creature fantastiche, del bene e del male che può fare una bacchetta e dei vari tipi di essa che possono esserci, di Azkaban, dei professori, dei quadri parlanti, dei gufi postini, dei babbani, del ministero della magia, di Hogsmeade, del dover comprare tutto il necessario a Diagon Alley, di Silente, di Hagrid ed infine, di "coluichenondeveesserenominato" e di Harry Potter.
Alla fine del discorso, Anthony era rimasto senza fiato, sua madre aveva lo sguardo perso nel vuoto mentre le lacrime le rigavano le guance.
Helena era rimasta senza parole, con un'espressione tra il felice e lo sconvolto.
<< Questo è tutto quello che puoi sapere da noi. Al resto ci penserà qualcun altro lí, ad Hogwarts.>> disse sua madre con tono assente.
<< Tornando a questo Harry Potter, questo sarà il suo primo anno? >> chiese Helena incuriosita.
Louise annuí.
<< E lui sa di essere così importante per il mondo magico? >>
Louise fece no con la testa.
<< Vabene, scoprirò più avanti com'è. Ad ogni modo, mi avete fornito davvero un sacco di informazioni utili e sono sicura che sia stato difficile per voi farlo. Io capisco perché abbiate preso così male questa notizia, non posso capirlo fino in fondo però posso immaginarlo. Mi mancherete tanto anche voi e cercherò di rimanere in contatto con voi il più possibile. Siete i miei genitori, vi amo. >> disse la piccola asciugandosi qualche lacrima.
Sua madre non piangeva più, era quasi inesistente ormai. Fece un piccolo sorriso e poi si alzó e sparí su per le scale, chiudendosi in camera. Anthony guardó Helena come per chiederle scusa e poi seguí la moglie.
Helena era rimasta sola con i suoi mille pensieri, con le sue nuove mille paranoie e con la sua enorme voglia di primo settembre.

Nati Malfoy. ~ [Born Malfoy.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora