Serpeverde!

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E così Helena era entrata nella Casa di Serpeverde, inizialmente controvoglia forse, ma a discapito di tutto era la persona più contenta del mondo anche solo per essere ad Hogwarts e, in fin dei conti, la Casa era solo una parte di quell'esperienza che sarebbe stata la più grande ed importante di tutta la sua vita.

La sua avventura ebbe inizio.

Dopo la cerimonia di smistamento, tenuta nella Sala Grande, dei ragazzi del primo anno nelle loro Case di appartenenza, i gruppi guidati dai prefetti di ogni Casa (ovvero due studenti per ogni Casa con alcune responsabilità e privilegi a partire dal loro Quinto anno) cominciarono a dividersi per far fare dei giri di esplorazione del castello e per far trasferire ufficialmente i ragazzi del primo anno nella loro rispettiva Sala Comune.
"Alle scale piace cambiare" era la frase che aveva colpito di più Helena durante tutto il tour di Hogwarts, per non parlare poi dei quadri vivi, dei fantasmi che svolazzavano in giro, delle parole d'ordine (che cambiavano casualmente) che servivano per entrare nelle Sale Comuni di ogni Casa. Le uniche cose che continuava a ripetersi in testa la piccola era che non poteva essere reale tutto quello, che se lo stava sicuramente sognando e che quello che aveva vissuto fino ad ora era già troppo da immagazzinare in una giornata sola persino per una ragazzina come lei che aveva sempre creduto in tutto questo.
Entrati nella sala comune di Serpeverde, maschi e femmine si divisero per andare nelle proprie stanze. Helena divideva la stanza con altre quattro ragazze che si chiamavano Sanja, Aura, Verbena e Kira. Una volta scelti i posti letto, le nuove amiche passarono ore ed ore della loro prima vera notte ad Hogwarts a parlare di qualsiasi cosa e conoscersi un po' tutte insieme.
<< Avete dei bellissimi nomi. >> se ne uscì Helena ad un certo punto della conversazione, interrompendo l'intrigante dibattito che si era creato grazie a Kira, sulla miglior caramella che avessero mai mangiato.
<< Che bello, grazie Helena! Il mio significa "sogno", la mamma mi ha detto che mi hanno chiamata così perché una notte aveva sognato di essere incinta e il giorno dopo si è svegliata, e ha scoperto di esserlo sul serio! >> disse Sanja sorridente. Ad Helena faceva molta simpatia quella ragazza, si vedeva che era molto spontanea anche se forse un po' superficiale all'apparenza.

<< Boh, il mio vuol dire "vento" credo, non me lo hanno mai detto il perché di questa scelta, e non mi sono mai interessata di chiederglielo. >> affermò Aura un po' infastidita. E Helena, capendo di aver toccato un tasto dolente, annuì senza commentare.
<< Il mio è il nome di una pianta dai fiori lilla...  - spezzò il silenzio Verbena - ...mia nonna diceva sempre che quello fosse il suo colore preferito ed è per questo che mi chiamarono così, mio padre voleva chiamarmi Fiorellino perché era il primo regalo che aveva fatto a mia madre da giovani.>> dopo la sua ultima frase risero tutte intenerite. Lei era quella che appariva più seria e matura tra le quattro, ma comunque nascondeva un lato dolce e sensibile.

<< Beh, il mio nome significa "sole", non credo ci sia una storia divertente o particolare dietro, magari quando sono nata c'era il sole. >> risero tutte di nuovo. Kira era quella con cui si sentiva più a suo agio Helena, era la più estroversa e faceva sentire ben volute le persone che le stavano intorno, nonostante la conoscenza così recente.
<< E il tuo Helena? Che significato ha? >> le chiese. Helena arrossì visibilmente. Il suo nome le era sempre piaciuto, ma si imbarazzava facilmente quando doveva dire cosa significava.
<< Splendente. Mi prendevano sempre in giro quando lo dicevo ai miei amici da più piccola perché credevano che fosse troppo da vanitosa ed egocentrica. >> disse abbassando il capo.
<< Io trovo che sia bellissimo, invece. >> le sorrise Verbena, e le altre annuirono allegre. Helena ricambiò il sorriso un po' più sicura di se'.
<< È molto azzeccato per te. >> affermò in modo serio e impassibile Aura. Helena le sorrise titubante, non sapendo se prenderlo come un complimento oppure no.

Nonostante stessero chiacchierando da poche ore soltanto, si era creata un'energia speciale nella loro stanza, come una sorta di sensazione di appartenenza ad un gruppo nel quale potevano essere e sentirsi se stesse completamente e senza filtri.

<< Quindi passiamo a discorsi seri... vi ha attirate qualcuno dei ragazzi?? Magari dell'ultimo anno??>> chiese emozionata Sanja, unendo le mani sotto il mento e aspettando trepidante una risposta dalle sue nuove compagne.
<< È solo la prima sera Sanja! >> sbuffò Verbena prendendola in giro teneramente.
<< Allora ne riparliamo tra qualche giorno. >> alzò gli occhi al cielo Sanja, quasi offesa.
<< Ma ovvio, abbiamo un sacco di tempo!... - disse Kira dandole una spintarella affettuosa sul braccio - ...non penserai già solo a quello, guarda che siamo qua per studiare! >>

Tutte scoppiarono a ridere, ed Helena si sentiva sempre più a suo agio.
<< Ragazze è tardissimo, domani avremo la prima lezione, se arriviamo già tardi è la fine! >> rise.
Tutte erano d'accordo con lei e si alzarono dal pavimento su cui erano state sdraiate a parlare per tutte quelle ore, per mettersi ognuna nel proprio letto.
Si alzò un coretto di "Buonanotte" nella stanza femminile del dormitorio della Casa di Serpeverde, e il cuore di Helena era sempre più pieno di gioia, serenità e senso di casa.
Forse voleva dire questo felicità.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 29, 2020 ⏰

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Nati Malfoy. ~ [Born Malfoy.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora