Luci di mezzanotte- Capitolo 3

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I giorni trascorsero tranquillamente: casa-allenamento-scuola-allenamento-casa.
Tutto nella norma.
Da quel fatidico giorno,il biondo non ricevette più alcun messaggio,quindi pensò che la cosa fosse finita li.
Quei giorni passati spensierati senza ricevere alcun messaggio strano lo fecero stare così bene,che riprese a giocare ai videogames tranquillamente,abbondando un pò di più l'orario serale,ma riuscendo ad alzarsi subito quando Kuroo lo svegliava.
Era come se fosse stato solo un brutto sogno e,una volta svegliato,fosse finito.
La borsa rossa della pallavolo era lì,accanto alla sua scrivania,pronta ad essere presa;mentre lui,era sdraiato a pancia in su sul letto,a svolgere gli ultimi incontri a quel nuovo gioco di picchiaduro,che la madre gli regalò con sua grande sorpresa.

Diiin Dooonnnnnn

La sua concentrazione fu brutalmente interrotta dal suono del campanello di casa e chi era,se non altri che Kuroo.
Già,quella mattina volle fargli una sorpresa facendosi trovare gia pronto con la borsa ben organizzata per il ritiro,perchè quella era la mattina in cui i ragazzi del Nekoma,sarebbero andati ospiti in un'altra scuola di un'altra prefettura,a svolgere il loro ritiro.
Il ragazzo salvò la partita e spense la console,mettendola ben nascosta nella borsa.
Sua madre iniziò a chiamarlo,incitandolo di scendere che altrimenti avrebbero fatto tardi.
Così prese la sua borsa rossa e se la mise a tracolla,ghignando leggermente infastidito dal peso.
Non riusciva a capire perchè dovevano portarsi così tanta roba..non era mica una gita di piacere.
O almeno per lui un po' lo era.
Durante la notte aveva ripensato a molte cose: i messaggi strani,le sensazioni di disagio lungo il ritorno,tutte le risposte non trovate e le domande che aumentavano sempre più. Ma soprattutto aveva pensato a Kuroo.
Era ora  per lui di rivelargli i suoi sentimenti,non sopportava più quel peso sul cuore.
Aveva paura che un'altra persona gli potesse portare via l'unico che lo abbia mai accettato come è. L'unico che gli è rimasto vicino per tutto questo tempo.
Sospirò aprendo la porta della sua stanza e scese le scale,che lo portarono dritto verso la porta,dove ovviamente,Kuroo aspettava.

<Non ci credo...TI SEI ALZATO DA SOLO??!>

<Cosa diamine urli di prima mattina alle 6:00...>

<No è che..sono sorpreso,seriamente.Normalmente nemmeno un cannone ti butta giù.>

<La smetti di esagerare?Facciamo colazione e andiamo.>

<Ceeeerto! Ho una fame!>

<.........Ingordo.>


Finita la colazione,i due si diressero velocemente verso la scuola: Kenma,leggermente dormiente e Kuroo,invece eccitatissimo ,che nemmeno se avrebbe vinto i nazionali avrebbe assunto un'espressione del genere.
Arrivati ,il pullman che doveva portarli era già pronto. Stavolta sarebbero andati in una prefettura quasi al confine per fuori città,dove tirava più aria fresca,così non si sarebbero squagliati per la troppa calura.
Tutti  i ragazzi presero posto ordinatamente. Tutti tranne Yamamoto,che provò ogni sedile per vedere quale fosse più comodo.

<Ysiediti e basta!Sono tutti uguali!>

<Kuroo non è così.Questo è più fossato!>

<E che palle...scegline uno e basta che dobbiamo partire!>

<Kuroo,la Fukurodani e la Karasuno sono già quasi arrivati.>

<Cosa?>

<Shouyo mi ha appena mandato un messaggio chiedendomi a che punto siamo>
Intervenne Kenma senza pensare,che ora Yamamoto sarebbe stato letteralmente ucciso.

<RAZZA DI IDIOTA SIEDITI E BASTA CHE SONO GIA' TUTTI LI!>

Un urlo potente rimbombò su tutto il pullman,spiazzando i presenti e rompendo un timpano a Kenma,che per sua disgrazia o fortuna,gli era seduto accanto.
Yamamoto rimase leggermente rabbrividito da ciò,così scelse un posto e ci restò seduto e in silenzio per tutto il viaggio fino a che,non sarebbero arrivati.
Il viaggio procedette tranquillamente,grazie anche al silenzio del povero Yamamoto che sognava ad occhi aperti Kyoko-san.

<Ahhn...la bella Shimizu-san..>


Intanto....

<Etciù!>

<Tutto bene Kyoko-san?>

<Si,Yachi.Credo sia allergia..almeno spero.>


<Che bello!Non vedo l'ora di arrivare!>

<Credo che qui il più contento sia Hinata,guardalo come fissa il finestrino attendendo l'arrivo!>

<hai ragione eheh>


Oramai mancavano solo 20 minuti all'arrivo e i ragazzi con le tute  rosse non vedevano l'ora di sgranchire le gambe.Kuroo si era appisolato per tutto il viaggetto,con la felicità di kenma che ha potuto osservarlo senza destare sospetti. Lev che stuzzicava,di nuovo,l'ormai spazientito yaku,che non pensò due volte di tirargli una manata sulla faccia.

<SARO' ANCHE BASSO,MA TU SEI TUTT'ALTEZZA E NIENTE ARROSTO!>

<AHI! ma che ho fatto??!>

<IDIOTA!>

Il pullman arrivò finalmente a destinazione,e i ragazzi finalmente avrebbero respirato un po' d'aria genuina,trovando con sorpresa,il pulmino della Karasuno e dell'Aoba Jhousai.
Scesero tutti con le loro borsa a tracolla,salutandosi con il Karasuno: Yamamoto e Tanaka di nuovo riuniti sotto la protezione della loro "divina" Shimizu;Yaku e Sugawara,che tentavano di dimezzare l'imbarazzo causato dai due "separati dalla nascita,a detta loro,causando un po' di invidia di Lev e Daichi che osservavano la scena.
Hinata non perse tempo ,ovviamente di salutare l'amico.

<Kenmaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa>

<Shouyo,non c'è bisogno di urlare>

<Che importa siamo all'aperto!E poi tutti fanno un po' di chiasso,vedi?>

<Effettivamente..>

<Yahoooo>

Una voce famigliare e acuta fece capolino fra i due,che si girarono parlando in coro.

<Oikawa?>

<Il grande re?>

<Siamo tutti qui per un'intera settimana,non è fantastico?Dov'è testa a pera?>

<TESTA A PERA A CHI?>

Una voce rabbiosa e logorante capitolò dietro le spalle del capitano della Jhousei.

<Yahoo!Tobio-chan,ma allora ci sei anche tu!>

<E DOVE VUOI CHE SIA ,RAZZA DI IDIOTA!>

oramai era diventato tutto un casino,e quando sarebbero arrivati gli altri,sarebbe stato peggio.
Il biondo tirò un sospiro di rassegnazione e sopportazione,quando tutto d'un tratto eccolo.Si,nuovamente un messaggio.
Il suo viso divenne nuovamente bianco ,cosa che non sfuggì all'occhio di Hinata.
Tirò fuori lentamente il telefono e aprì la casella di posta,cliccando sulla mail nuova.

Sms da: Anonimo
A: Kozume Kenma

"Finalmente siete arrivati,tu e l'altro piccoletto.
Pronto a passare una bella settimana all'insegna del divertimento?
Non deluderò le tue aspettative,no no.
Non sarai tu a soffrire,ma solo chi ti perderà.
Questa notte alle 00:00,presentati davanti all'infermeria della scuola.
Lascerò qualcosa per te.
A presto gattino.

-Anonimo"


Era la fine di un incubo e l'inizio di un altro o semplicemente aveva appena messo piede all'inferno?


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Angolino autrice:


Azz,più scrivo questa storia e più vengono tanti scenari.
devo riordinarli tutti e la cosa non è semplice,no no.

Grazie a tutti coloro che hanno pazienza di leggere questa storia!
Ce la sto mettendo tutta per migliorarla!


-Vinea-Hime

Una pallavolo rischiosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora