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<< sbrigati, Ron, oppure faremo tardi >> urlai al mio migliore amico che si era infilato nel bagno da più di un'ora

<< oh, non preoccuparti! Se perdiamo il treno, possiamo sempre prendere la macchina >> sghignazzò il rosso uscendo dalla stanzetta e avviandosi verso il baule

<< scherza, scherza. Ti ricordo la strillettera? >> al suono di quella parola, Ron storse il naso disgustato dall'orribile ricordo

<< non ricordarmelo, ho ancora gli incubi >> brontolò il rosso scendendo giù per le scale con i propri bagagli.

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<< mi raccomando, fate i bravi miei cari >> disse la signora Weasley abbracciando ognuno di noi per poi rivolgersi a Ron << tu vedi di studiare, mi hai capita bene, Ronald Weasley? >> lo rimproverò in seguito con le mani sui fianchi, ottenendo solo un cenno di capo come conferma. Udito il fischio, tutti gli studenti rimasti iniziarono a salire sul treno impazienti di arrivare ad Hogwarts.

Entrammo nella cabina ritrovandoci Hermione con in braccio Grattastinchi
<< finalmente siete arrivati >> la giovane ci accolse con un sorriso che subito ricambiai sedendomi davanti a lei.

Ron al contrario arrossì e, contrariamente dalle aspettative riposte in lui, si sedette al mio fianco
<< è strano tornare ad Hogwarts dopo tutto ciò che è accaduto. Sembra solo ieri che sia avvenuta la battaglia contro Voldemort >> disse Hermione accarezzando il pelo del suo gatto

<< piuttosto vive ancora quel gattaccio? Credevo fosse sparito durante il matrimonio di Bill e Fleur >> chiese il rosso guadagnandosi un'occhiatacccia da parte dell'amica

<< lo credevo anche io, ma qualche settimana fa l'ho trovato a grattare contro la finestra della mia camera. Ancora mi sfugge come sia riuscito a fuggire e poi venire a cercarmi >>

<< sono felice per te, Herm >> sorrisi dando una piccola gomitata al mio amico

<< ehm, si si! Anche io >> disse il rosso facendola sospirare

<< grazie Harry. Meglio che vi mettiate le vostre divise, stiamo per arrivare >> disse la ragazza per poi uscire dal vagone, lasciandoci da soli

<< succede qualcosa tra te ed Hermione? >> chiesi iniziando a spogliarmi insieme al mio compare

<< assolutamente nulla >> rispose mostrando una certa incertezza in quelle parole. Sospirai sapendo già che anche quell'anno, non saremmo stati tranquilli.

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La sala grande era piena come sempre di nuovi e vecchi studenti che tra loro chiacchieravano allegramente. Lentamente la professoressa -ormai preside di Hogwarts- Minerva McGranitt si posizionò dietro al leggio attirando l'attenzione su di sé 

<< do un caldo benvenuto a tutti voi studenti. Prima di procedere allo smistamento delle case per i nuovi alunni, vorrei darvi alcuni annunci. Quest anno prenderà il posto come vostro insegnante di pozioni, il professor Horace Lumacorno mentre come professore di difesa contro le arti oscure, avremo con noi il signor Saleor Finny di ritorno dalla Romania >> sentito il suo nome, l'uomo si alzò in piedi e fece un veloce inchino per poi risedersi sotto il rumore degli applausi appena scatenati. Aveva i capelli biondi -leggermente lunghi da toccare le spalle-, gli occhi di un verde brillante, la corporatura robusta quasi ad arrivare a quella di Viktor Krum e le labbra sottili inarcate in un flebile sorriso.

<< miseriaccia! >> iniziò Ron << conosco quel tipo, studiava i draghi con mio fratello Charlie in Romania! Mio fratello mi ha raccontato che è riuscito a domare un Lungocorno Rumeno tutto da solo >> sussurrò per evitare di essere sentito. Non prestai molta attenzione a ciò che disse in seguito, ormai la mia attenzione era stata catturata da qualcos altro, o meglio da qualcun altro.

Il biondo serpeverde, come se fosse stato chiamato, si girò verso la mia direzione facendomi sussultare. Il ragazzo mi fissò in modo neutrale per qualche secondo per poi tornare a darmi le spalle e riprendere a conversare con i suoi compagni.

<< Harry? Mi stai ascoltando? >> chiese Hermione scuotendomi leggermente da una spalla risvegliandomi dai miei pensieri

<< mh? Hai detto qualcosa? >> a quanto pare la domanda non piacque molto alla ragazza che si limitò a sbuffare e riprendere a mangiare. Ritornai a fissare la schiena del biondo senza un apparente motivo. Anche lui era tornato a scuola, quindi? Inizialmente lo avevo sempre considerato un codardo per come gestiva le cose, ma a quanto pare mi ero sbagliato.

In che altro avevo errato nel giudicarlo? Una cosa era certa: Draco Lucius Malfoy non sembrava un mostro né quell'orribile serpe che si era sempre sforzato di essere.

Quando evitò di riconoscermi -a Malfoy Manor- mi sorprese. Ero sempre stato convinto che Malfoy mi volesse morto almeno quanto il padre, ma anche in quell'occasione mi sbagliai.

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Quando finimmo la cena, tutti gli studenti si diressero verso i propri alloggi. Mentre camminavamo per i corridoi, ci scontrammo con il gruppetto dei serpeverde composti da Pansy Parkinson, Blaise Zabini, Theodore Nott e come se non mancasse, Draco Malfoy.

<< ci rincontriamo, Potter >> iniziò la serpeverde spostando una ciocca castana dietro la spalla con fare superiore

<< avrei preferito di no, Parkinson, ma a quanto pare la mia fortuna deve essersi esaurita dopo la battaglia >> risposi per poi guardare gli occhi del biondo

<< Malfoy >>

<< Potter >> rispose noncurante 

<< che ti succede, Malfoy? Niente battutine prive di maturità quest anno? Mi aspettavo di meglio da parte tua >> dissi squadrando ogni centimetro del suo volto

<< e da quando sono nei tuoi pensieri, Potter? >> chiese infilando le mani nel pantalone della propria divisa

<< fidati, Malfoy, se potessi eliminarti dalla mia testa per un solo istante, sarebbe una gioia >> risposi guardandolo accigliato e provocandogli una fragorosa risata alla quale non seppi dare una risposta apparente

<< che schifo, Potter. Se fossi stato una bella bionda ci sarei passato sopra, ma se mi dici queste cose come dovrei reagire? >> rise nuovamente compiendo qualche passo verso di me

<< reagisci come ti pare, Malfoy >> sussurrai quasi intimidito da lui. Si avvicinò lentamente, come se si stesse gustando ogni attimo di quello strano gioco perverso. 

Io la preda, lui il predatore. E che predatore! Se gli animali fossero cacciati da uno così, finirebbero tra le sue fauci senza pensarci due volte.

Prima di arrivare a pochi centimetri di distanza, mi sorrise e mi passò di fianco sussurrando un "ci si vede in giro, sfregiato" e lasciandomi una pacca ben nascosta sul sedere. Non feci in tempo a dir nulla che se ne andò insieme al suo gruppetto, lasciandoci soli

<< insopportabile come sempre >> commentò Hermione riprendendo a camminare

<< non farci caso, Harry >> cercò di consolarmi il rosso seguendo l'amica verso la sala comune dei Grifondoro.

Io rimasi lì, a fissare il punto in cui era appena svanito il ragazzo. Portai una mano sul petto notando il battito irregolare che aveva assunto il mio cuore. A quanto pare la bellezza di Malfoy non era stata indifferente al mio corpo, che non voleva accennare al muoversi.

Presi un respiro profondo e camminai verso i miei amici mentre uno strano pensiero mi fece riflettere: perché avevo detto a Malfoy che era nei miei pensieri?

SPAZIO AUTRICE:

Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!

Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete che la continui!

Grazie a tutti.

Stop my heart - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora