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Harry's Pov

Le successive nove notti le passai sveglio, con le cortine rigorosamente tirate e la bacchetta sotto il cuscino.

La fine della guerra aveva portato alla carcerazione di numerosi mangiamorte, ma i figli che sostenevano le stesse idee politiche dei genitori ma che non avevano commesso crimini tanto gravi da finire ad Azkaban erano ancora in circolazione.

Per buona parte della comunità magica ero un eroe, ma queste persone mi vedevano come un nemico da sconfiggere.

Il fatto di aver ucciso Voldemort aveva certamente messo un freno a molti maghi ostili nei miei confronti, ma non tutti ragionavano allo stesso modo. Se la lettera era veritiera e non uno scherzo di pessimo gusto, dovevo a tutti i costi trovare il mittente.

<< Harry? >> mi richiamò Ron per l'ennesima volta, scuotendomi da una spalla

<< si? >> domandai fermandomi in mezzo al corridoio e guardando i miei due migliori amici

<< sei sicuro di stare bene, amico? Non mi sembri molto informa. >> tentò il rosso, passandomi una mano sulla schiena e facendomi scostare all'istante: la mancanza di sonno iniziava a farmi diventare paranoico a livelli estremi, e il solo contatto fisico non richiesto dal sottoscritto dava irritazione.

<< sto bene, okay? Non serve chiedermelo in continuazione. >> risposi passando stancamente una mano sugli occhi, facendo spostare di poco gli occhiali e, lentamente, riprendemmo la nostra camminata verso la prossima lezione.

Gli occhi combattevano contro la voglia di chiudersi e riposare, e l'idea di morire nel sonno non era accettabile. Ma quando tentai di farli riposare solo per qualche secondo, mi scontrai con qualcuno

<< Potter, vedi dove vai! >> urlò Malfoy dopo essergli andato addosso. Lo guardai stancamente e tutto il resto sembrò sparire, un po' per la stanchezza e un po' perché quegli occhi grigi erano stupendi

<< Draco. >> sussurrai e appoggiai la fronte sulle sua spalla chiudendo nuovamente gli occhi.

Draco's Pov

Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo. Potter era lì, tra le mie braccia e, sotto lo sguardo di entrambi i gruppetti - Grifondoro e Serpeverde -, mi aveva chiamato per nome.

<< Potter, che diavolo ti prende? Se volevi le coccole, potevi fartele fare da tua madre. >> risposi sprezzante ma al contrario di farlo allontanare, il corvino si arpionò con le mani alla mia divisa e mi strinse, facendomi realmente preoccupare.

<< Potter, stai esagerando ora. Scollati. >> intervenne Pansy, ma prima che potesse solamente appoggiare una mano sulla spalla del Grifondoro, la bloccai dal polso fissandola negli occhi con freddezza

<< è mio. >> dissi scandendo bene ogni parola in modo tale che recepisse a pieno il messaggio, mentre tutti i presenti tacquero sconvolti << Potter, ora mi devi spiegare cosa ti succede. >> provai con un tono un po' più tranquillo e passai una mano tra i suoi capelli neri per poterlo mettere più a suo agio

<< andiamo via. >> sussurrò in modo tale che potessi sentirlo solo io

<< dove vuoi andare? >> chiesi, rassegnandomi alla sua volontà 

<< ovunque, basta che non sia qui. >>

<< molto bene. >> risposi facendo scivolare un braccio intorno alle sue spalle - portandolo ad affondare ancora di più il viso nel mio collo - e guardai Blaise con la coda dell'occhio << prestami il tuo mantello. >> ordinai al mulatto, che sbuffò intuendo le mie intenzioni. Si tolse l'indumento dalle spalle e lo mise sul Grifone in modo tale che non gli si vedesse il volto 

Stop my heart - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora