Settimo capitolo: richiesta di sangue

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Jessica si era appena recata nella propria stanza quando ebbe una visione, quella sera nella sua stanza ci sarebbe stato qualcosa che non aveva mai visto, decise di non darci peso e coricarsi a letto magari era frutto del troppo studio. Chiuse gli occhi e si addormento passarono diverse ore quando a un tratto; i suoi canini persero a far molto male, un dolore pungente pulsante e persistente, andò allo specchio della stanza per guardarli, ma la sua attenzione ricadde subito sul colore dei suoi occhi, non erano più azzurri ma di un rosso ramato molto calamitante dal quale rimase sorpresa, scendendo con lo sguardo arrivo hai suoi canini, che erano cresciuti di mezzo centimetro, più appunta del normale, si accorse anche che gli odori gli arrivavano più decisi al naso e riusciva a distinguere ognuno di essi con precisione.
Di colpo si volto verso la porta e…” Vladmjr! non ti aprirò, la porta mi sta succedendo qualcosa, di stano ma sento che potrebbe compromettere la tua vita!” mentre pronunciava quelle parole si concentro sul suo odore sapeva di selvatico e il rumore del suo sangue che scorreva nelle vene le piaceva da morire era più veloce di quello di un comune umano il che gli pareva strano, non sapendo il segreto che si celava dietro, ma oltre al suo odore c'e n'era un altro più forte e sapeva di morte “Vibekka, tranquilla apri, ti ho detto che ci pensavo io a te quando sarebbe arrivata l’ora… non mi succederà nulla te l'ho prometto, ne a me, ne a te accadrà nulla di negativo magari spaventoso all’ inizio ma ti ci abituerai” a udire quelle parole si spavento un po’ ma apri la porta, e vide una bestia sanguinante tra le mani di lui “beh, posso entrare? O la facciamo dissanguare da sola” un'altra fitta le attraverso i denti per il male si pizzico il labbro interno, sembrava impazzita chiedeva sangue il rumore delle gocce che si infrangevano sul pavimento era quasi assordante ma le piaceva mamma quanto gli piaceva. Vladmjr appoggio il capriolo sul pavimento e le disse ”senti i denti farti male vero?” “Sì, e forte e pungente, sembro impazzita più sento l'odore e più ne vorrei, perche lo richiedo cosi tanto?” “perche e la tua ultima fase della trasformazione mia cara, dopo aver affondato i denti in questa bestia inizierai a capire la tua natura, quel che sei ora, il primo anno sarà difficile tenerti a bada perche la tua voglia di sangue potrebbe essere quasi un problema, ma per fortuna qui di selvaggina ce ne molta, dai avanti adesso soddisfa la tua sete!” lei lo guardo per un attimo poi il suo sguardo andò sull’ animale in un punto ben preciso nel collo ci appoggio leggermente i denti e di nuovo i suoi occhi cambiarono colore, ma non penetro subito la carne, volle prima sentire lo scorrere del liquido rosso sotto le sue labbra, quando non poté più trattenersi affondo i denti e bevve fino all’ ultima goccia, -ancora ne voglio ancora- penso, Vladmjr “piano” “ne voglio ancora, ne sento il bisogno, andiamo a cercarne un altro” “No, e ancora presto per te devi aspettare ancora almeno fino a tre giorni per uscire” “eh…eeh come faro a soddisfare la mia richiesta?” “ci penserò io ogni notte te ne prenderò tre, cosi potrai dissetarti, poi quando sarai un po’ più calma ti insegnerò a cacciarli da sola cosi la notte potrai far da sola!” ed usci dalla camera velocemente richiudendo a chiave la porta dietro di lui.
Passo un po’ di tempo e torno con altre due vittime, apri la porta le getto sul pavimento e Vibekka affondo i denti nella prima senza nemmeno fargli toccare il pavimento aveva il contorno labbra intriso di sangue ma iniziava a riprendere la solita calma del suo corpo.
Vladmjr si curo di lei per i tre giorni ad avvenire, le era sempre accanto in ogni istante della giornata, per evitare che si facesse male e ne procurasse a qualcuno, persino Calliope non era più nella stanza con lei per prevenire un enorme dolore a tutta la famiglia, il quarto giorno pero lui resto al suo fianco solo fino al pomeriggio “Vibekka stasera non resterò con te devo andare a procurare delle erbe a mamma e si trovano solo con la luna piena, non uscire dalla stanza. Nutrita, ti sei gia nutrita però, aspettiamo ancora un giorno prima di farti uscire” “va bene! ma poi ti prego fammi uscire ho bisogno di una passeggiata nel bosco, sai quanto mi piace aggirarmi durante la notte” “si lo so, ma e per il tuo bene ora va a riposare” aspetto che lei si sistemo nel bagno della camera e si distendesse a letto poi de le diede la buona notte e se ne andò.
Quella notte Vibekka non riuscì a prendere sonno e si mise a guardare fuori dalla finestra la luna piena era bellissima con il suo colore rosso accesso poi la sua attenzione fu attirata da una figura misteriosa in punta a una roccia sporgente era alta possente cattiva ma buona, la cosa la insospettiva, poi d’improvviso un ululato le pervase le orecchie facendole fischiare -mah che diavolo! Perche cosi forte!- lo sentiva tutte le notti di luna piena e tutte quelle notti immancabilmente, Vladmjr s’inventava una scusa per non stare con lei dal momento in cui aveva messo piede in casa.

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