Uscita dalla taverna mi ero concentrata nella mia fuga dal quel maledetto covo di malintenzionati precedentemente citato. Il fatto che oltre loro anche la Compagnia delle Terre Occidentali potesse avermi vista in compagnia di pirati, non fu di certo un incentivo a rimanere calma e riflettere sul da farsi.
Dovevo andare via dalla strada principale e allo stesso tempo assicurarmi di non essere vista dalla gente con altri ricercati. Decisi di allontanarmi in solitario rispetto agli altri membri dell'equipaggio di Bellamy; mi orientai con le stelle, veniva facile dopo anni di furti, così seguii il Corvo Nero, costellazione a Sud difficile da individuare, ma mi avrebbe di certo portata vicino alla nave.
Iniziai a correre scegliendo strade strette, dove finii per urtare mendicanti o uomini non troppo furbi. Dopo meno di mezzo minuto sentii un rimbombo alle mie spalle, probabilmente i pirati di Barrow si riversarono per la strada noncuranti delle guardie. Aumentai la velocità e mi tolsi le scarpe, fregandomene del dolore che avrei provato correndo su pietre, oggetti irriconoscibili e appuntiti o quant'altro. La mia priorità era non essere presa, perciò non fare rumore, o l'aver aiutato Bellamy non sarebbe servito a nulla se mi fossi fatta prendere.
Tre pirati mi stavano dietro, e fortunatamente non si erano accorti che erano sulla strada giusta. Presi più incroci possibili, sperando che si dividessero, lanciando pietre dalla parte opposta di dove mi dirigevo, per un po' non funzionò ma dopo finalmente uno si allontanò dal gruppo, certo che fossi andata verso Ovest, alla spiaggia.
Ripensandoci non sarebbe stata una brutta idea, andando alla spiaggia sarei uscita dalla città, dirigendomi poi verso Sud. Effettivamente scegliendo quella strada avevo commesso un errore, fuori dalla città era campagna aperta, mi avrebbero vista subito, e avrei potuto contare solo sulla mia velocità. Li avevo distanziati un po', ma ero stanca, e da scoperta la mia astuzia finiva lì, sarei crollata a terra con poco. Non potevo nemmeno aggirarmi per il confine, perché rischiavo di imbattermi in altri di loro.
Ebbi l'idea malata di girarmi, sfilare la spada e affrontarli ma pensai che mi rimaneva ancora un'ultima arma: il fattore sorpresa. Mi accostai a un angolo in attesa della loro comparsa. Dopo due minuti comparvero da un'uscita parallela. Potevo ancora giocarmela bene, uno era minuto. Scartai l'opzione di prenderli da dietro, erano al mio fianco, ma colpirli era ancora possibile. La spada, ripensandoci, era fin troppo pesante, così uscii lo stiletto.
Caricai silenziosamente, e feci un bel taglio a un braccio a quello che sembrava il più debole. Urlò e cadde. Quello accanto a lui uscì a sua volta la spada, una di quelle grandi grosse e pesanti, ma non conoscevo il genere, optai per squilibrarlo con Solida, prendendola alla meno peggio, e ci riuscì rispondendo con forza a uno dei suoi fendenti, dopo averne schivati due. L'allenamento dava i suoi frutti.
"Maledetta! Kasim, riprenditi!"
Diedi un colpo con il manico dello stiletto in testa a quello grosso che cadde a terra svenuto, mentre Kasim mi guardò stupefatto. "Tu!"
"Colpiscimi, penseranno che sei scappata, dirò che ci hai presi di sorpresa."
"No, tu vieni con me, non è un ordine, te lo sto riproponendo per un'ultima volta, abbiamo poco tempo perciò scegli."
Il mago girò la testa a destra e sinistra nervoso, mi sfilò la spada dal fodero e la piantò nel cuore di quello che era stato un suo compagno, poi mi prese per un polso e iniziammo a correre per la radura. Ci fermammo solo perché io potessi rivedere il cielo, trovando quel dannato Corvo Nero, poi tirammo dritto senza sosta verso la scogliera, dov'era nascosta la nave. Non ci fermammo nemmeno alle urla e al fragore della battaglia dietro di noi. Il rumore dell'acciaio delle spade risuonava dietro di noi, ma non avevamo tempo.
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Il marchio della strega
FantasyI magici sono stati sempre temuti ed esiliati sin dalla Ripartizione nel Vecchio Impero. Sabriellen Jacklyn, una giovane ladra, entrerà in questa realtà più grande di lei in uno dei periodi più temuti nel regno dove vive. La guerra tra Neblos e Trul...