Finalmente libera

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In Minnesota fa più freddo di quanto pensassi. Sicuramente il fatto di essere nata e cresciuta in Florida non aiuta, credo.

È il mio primo anno alla Minnesota University e, a dirla tutta, sono molto nervosa.

Venendo dall'altro capo del Paese non conosco nessuno e non ho idea di come orientarmi in questo campus immenso.

Una cosa è sicura però, devo trovare un posto dove stare.

Il dormitorio non fa per me, ci sarebbero altre regole a cui dovrei sottostare e la cosa non mi va.
Mi sono trasferita qui per diventare adulta e indipendente e non ho intenzione di cambiare i miei piani.

Lascio quindi i bagagli all'accoglienza matricole e decido di farmi un giro.

"Scusa, mi sai dire dove posso trovare una bacheca degli annunci ?"chiedo a un ragazzo che, più che sembrare uno studente del college, sembra una montagna umana.

"Ma guarda un po', chi abbiamo qui ?"fa questo, squadrandomi da capo a piedi.

"Piacere, mi chiamo Kylie Stuart ed è il mio primo giorno qui..." I'energumeno però, mi interrompe.

"Una matricola ! Piacere tesoro io sono Pete Evans, capitano della squadra di football e il più ambito del campus, non so se hai capito..."

Mi strizza l'occhio e io non so bene come reagire o che faccia fare.

Se questo belloccio tutto muscoli e niente cervello è lo scapolo più desiderato dalle ragazze, cominciamo male.

"Bene, ma volevo solo sapere se sai dove posso trovare una bacheca per gli annunci..."

Comincio a seccarmi di questo idiota palestrato.

"Che ti importa della bacheca, andiamo a farci un giro." Mi mette una mano sulla spalla.

"Evans, levati dalle palle."

Un ragazzo pieno di tatuaggi e di piercing si piazza davanti a noi.

"Morgan ! Ti presento la mia nuova ragazza Kaety ", dice il gorilla.

"Kylie ", lo correggo io, levandomi il suo braccio di dosso.

"E non sono la sua ragazza, gli ho solo chiesto un'informazione ", dico rivolgendomi al ragazzo tatuato.

"Sentito Evans, ora sparisci, va a bombardati di steroidi, tanto il tuo uccello non potrebbe essere più piccolo di così."

I ragazzi che passano si mettono a ridere.

"E va bene Morgan, ma non credere che mi arrenda così facilmente. Tornerò tesoruccio."

Mi manda un bacio e si allontana.

"Vedo che hai conosciuto Pete, tranquilla, non siamo tutti così coglioni.", scherza.

"Comunque piacere, Tyler Morgan. Secondo anno di medicina. E tu sei Kylie...?" Mi tende la mano.

"Stuart. Primo anno di giurisprudenza", dico stringendogliela.

"Bene Kylie, in cosa posso esserti utile ?"

È gentile.
Non mi aspettavo che uno con così tanti scarabocchi sul corpo potesse essere così cortese.

Non che abbia un pregiudizio sui tatuaggi, ma in genere chi si concia così, non è proprio il ragazzo della porta accanto diciamo.

"Cerco un posto dove stare e vorrei vedere qualche annuncio o che so io", rispondo.

"Ti accompagno alla bacheca degli studenti allora. Li gli studenti mettono annunci per qualsiasi cosa: feste, affitti di appartamenti, ripetizioni..."

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