We are a single light

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μ's, un nome che ho sentito pronunciare tante di quelle volte che ho perso il conto.
μ's, un ricordo pieno di emozioni che tutt'oggi mi scalda il cuore.
μ's, una luce che si è spenta dopo la realizzazione del nostro più grande sogno.
Mi presento, sono Umi una semplice studentessa universitaria. La mia vita non ha colpi di scena improvvisi, anche se non è sempre stata così tranquilla. Al liceo ero una School Idol, ovvero facevo parte di un gruppo musicale.
Tutto è iniziato grazie a una delle mie migliori amiche, Honoka che, volendo salvare la scuola dalla chiusura, ha avuto la pazza idea di formare un trio per partecipare al Love Live, un concorso dedicato alle School Idols che si tiene ogni anno, provando a vincerlo. L'idea di mettermi in mostra su un palcoscenico mi spaventava, ma Kotori riuscì a convincermi e così abbiamo cominciato a vivere questa avventura. Più avanti, si sono aggiunte altre sei ragazze: Hanayo, Rin, Maki, Nico, Eli e Nozomi. Così le
μ's sono nate, il nostro primo concerto è avvenuto sul palcoscenico della scuola. Abbiamo illuminato l'auditorium di colori e ottenuto fin da subito un successo notevole.
Avevamo età diverse ma eravamo molto unite come in una famiglia.
Siamo riuscite ad affrontare insieme le paure, le sconfitte e le delusioni, ci siamo rialzate dalle cadute e date la spinta fino ad arrivare prime al Love Live.
Purtroppo ogni cosa bella ha anche una fine. Nico, Eli e Nozomi erano le più grandi del gruppo. Lasciando la scuola non avrebbero più potuto essere delle School Idols, ma le μ's erano nove e senza di loro il gruppo non sarebbe stato lo stesso. Quindi, dopo una lunga riflessione ci siamo sciolte.
Non ho rimpianti, rifarei tutto da capo se potessi tornare indietro. Non cambierei nulla per rivivere le emozioni che questa avventura mi ha lasciato nel cuore. Sono ricordi indimenticabili.
Tutt'ora le mie coetanee all'Università di Kyoto mi chiedono "quella Umi Sonoda delle μ's?" e io, be', con un tono timido rispondo di sì e mi meraviglio che la gente si ricordi ancora noi. Ne sono felice! È stata un'esperienza fantastica, ma è durata poco.
La nostra scuola si è salvata e gli iscritti non sono più diminuiti, anche adesso che sono passati cinque anni. Mi sembra ieri quando durante l'intervallo oziavo nel cortile insieme a Honoka e Kotori, le mie migliori amiche. Sarà da almeno un paio d'anni che non le sento e non le vedo, ci scambiamo gli auguri di Natale ma niente è più come prima. Siamo cresciute, ci siamo separate. Honoka aiuta i suoi genitori a gestire la pasticceria di famiglia e Kotori realizza i suoi sogni in America, dove segue un corso per diventare stilista e sarta. Delle altre non ho più notizie da parecchio tempo.
Ripensare alla loro mancanza nella mia vita attuale mi crea un nodo alla gola, si può dire che l'unico rimpianto è questo: non essere riuscita a mantenere una solida amicizia. Ragionandoci, però, non potevo restare attaccata al passato. Anch'io ho degli obiettivi da raggiungere. Voglio diventare una scrittrice, penso di avere tutte le carte in regola per farlo. Componevo le canzoni per il gruppo, la fantasia non mi manca. Però... mi sento incompleta, ormai da un bel po'.
È autunno, nella pausa delle lezioni semestrale torno a casa a Tokyo. Scendo dal treno della metropolitana e, anche se ho una valigia pesante da trascinare, decido di soffermarmi nel centro della città per un giro breve. Non torno da sei mesi, è naturale che voglia riprendermi un posto nella mia città.
È sempre la stessa, eppure cambia in continuazione. Nuovi edifici, nuovi negozi, nuove persone. Sono seduta mentre mi gusto un gelato alla vaniglia, alzo lo sguardo verso il grande schermo sul grattacielo e viene mandata la pubblicità del prossimo Love Live. Non ci credo, proprio oggi che ci stavo ripensando! E poi, un breve video dell'ultima esibizione che abbiamo fatto. La nostra ultima canzone, scritta tutta insieme per dire addio a tutti... Siamo un'unica luce.
Anche dopo la trasmissione del programma pubblicitario, quelle parole continuano a riempirmi la testa come un eco. Mi perdo fra i ricordi, gli occhi mi si inumidiscono.

« μ's! Music start! »

— Umi... chan?

Mi sembra di sentire la voce di Kotori, ma non è possibile. Lei è in America, sta succedendo nella mia testa. Sposto lo sguardo sui passanti per distrarmi e invece... è proprio qui.

— Kotori...?

Mi sorride. Ha ancora quel suo sguardo dolce.

— Cosa fai a Tokyo?
— Ho finito i corsi quest'estate e ho superato gli esami! Ora lavoro per una rivista di moda!
— Che sorpresa! Io sono appena tornata e starò qui per due mesi!
— Hai visto... l'annuncio?
— Sì...
— Per questo hai gli occhi lucidi?
— [...]

Mi prende la mano e la stringe, il suo tocco delicato mi provoca un battito cardiaco forte nel petto scalandomi il cuore.

— Mi sono tornati in mette tutti i ricordi, vedendoti, Umi-chan. Non mi sembrava vero fossi tu, ho strofinato gli occhi più volte e appena ho realizzato, anch'io stavo per piangere dalla gioia. Si è riaccesa una luce che credevo spenta da tempo.
— Kotori...

Ci abbracciamo, mi sembra di aver ritrovato un tesoro che pensavo perso. La stringo, ha ancora quel profumo di cinque anni fa. I suoi capelli sono morbidi, la sue pelle è liscia e fresca. Un momento... il suo... seno è... aumentato! In un abbraccio è impossibile non notare lo spessore... ma a che sto pensando! Mi stacco dal suo corpo sottile all'improvviso, imbarazzata.

— Che ti succede?
— P-Perché?
— Sei tutta rossa!

Mi risponde ridendo fra le labbra.

— Sa...Sarà l'emozione! Sai, non ci vediamo da anni!
— Hai ragione! Devo chiederti scusa! - mi dice per poi inchinarsi davanti a me - Non mi sono fatta sentire, mi dispiace così tanto!
— K-Kotori, nemmeno io, alzati su!

Mi abbraccia di nuovo, stringendomi più forte. E io... emm... vado a fuoco.
Mi riaccompagna a casa aiutandomi con le valige.

— Grazie!
— Umi-chan... vediamoci anche domani. Ti prego!
— Kotori! Non di nuovo! Sai che sono vulnerabile al tuo "ti prego!"
— Perché?
— Come, non ti ricordi? Me lo dicesti con questo stesso tono il giorno in cui siamo andate da Honoka a decidere i ruoli, mi pregasti di scrivere la canzone... Start:Dash!
— È vero! Umi-chan, che memoria!
— Ti scrivo una mail domani appena finisco di studiare, ok?
— Ok! Aspetterò con ansia, quindi non dimenticarti... potrei offendermi!
— Va bene, va bene me lo ricorderò! Promesso!
— A domani!

Kotori, non sei cambiata di una virgola. Sei solo più adulta, come me. Anch'io aspetto domani con ansia, solo per poterti rivedere.
Entro in casa, mi tolgo le scarpe e metto le ciabatte. Mia madre mi accoglie liberandomi dalle valige per poi abbracciarmi.
Sono tornata.

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