Tranquil Sea

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Io e Umi ormai ci vediamo tutti i giorni, sono davvero felice! Mi sento al settimo cielo ogni volta che sono con lei, dopo averla incontrata le cose vanno molto meglio: al lavoro sono riuscita a superare un lungo periodo di blocco, ho recuperato il tempo perso e ho quasi ultimato la nuova collezione invernale grazie al prezioso aiuto della mia migliore amica. Per ricambiare questo favore io la aiuto a studiare per gli esami dell'Università. Fra un mese partirà... non voglio pensarci! Non voglio. Ha riportato la luce nella mia vita. Una luce che si era spenta, lei l'ha riaccesa. Tremo al pensiero di perderla di nuovo, di non poter più rivederci ogni giorno.
Anche oggi ci vedremo. Ha deciso di andare all'acquario! Mi ha regalato il biglietto in una busta che è arrivata proprio ieri sera.
« Mi stavo dimenticando che il 12 settembre era il tuo compleanno, beh io non c'ero... mi faccio perdonare festeggiandolo insieme all'acquario, anche se in ritardo. »
Oggi è il primo di novembre, meglio tardi che mai!
Mi preparo, prendo la sciarpa con me dato che inizia a fare freddo.
Il ritrovo era davanti all'entrata, ma c'è troppa gente e non riesco a scorgerla! Mi guardo intorno, provo a chiamarla. Squilla.

— Hey, sei sola?

Un ragazzo mi si avvicina.

— N-no, sto aspettando una persona...
— Perché nel mentre non ti fai un giro con me? Non si fanno aspettare le belle ragazze!
— Ma sono sicura che è qui, quindi lasciami stare!

Do ancora un'occhiata alla folla, sono tutte coppie di innamorati e questo qui ci sta provando con me senza darmi tregua! Umi-chan... dove sei?

— Dai, ci divertiremo!

Sento afferrarmi il braccio.

— Lei è con me!

Finalmente mi ha trovata!

— Oh, due ragazze in un colpo solo! Sono fortunato!
— Faresti meglio a lasciarci stare, non siamo interessate a passare la giornata con te! E dopo che ho visto quanto hai dato fastidio alla mia amica, se provi ad avvicinarti ti farò allontanare con uno schiaffo.

Ha uno sguardo aggressivo, dopo queste parole il ragazzo se ne va.

— Scusa Kotori... non riuscivo a trovarti! Stai bene?

Mi viene spontaneo abbracciarla dopo quello che ha fatto per me, mi ha protetto. Mi accarezza la testa dolcemente mentre mi stringe e io mi sento al sicuro.

— Va tutto bene, ora.

Mi sorride.

— Andiamo?

L'acquario è grandissimo, le tengo la mano per non rischiare di perdermi. La trascino con me in ogni angolo, mo piace da impazzire questo posto! Euforicamente scatto tantissime foto, a volte chiedo all gente di farle per avere il ricordo di questa giornata con Umi. Lei è sempre imbarazzata quando fermo un passante! Mi viene da ridere, ma mi trattengo per non farla sentire a disagio. Mi sto divertendo tantissimo.
Ci sediamo nella sala in cui è esposta la vasca più grande, guardiamo i pesci colorati nuotare nel mare blu cristallino. È così silenzioso, il mare. Un po' come lei: mi rrgalamomenti tranquilli pieni zeppi di felicità. Vorrei che il tempo si fermasse e stare per sempre qui con lei.

— Ho un regalo per te!

Mi dice, ronpendo il sienzio.

— Eh? Un altro?
— Sì, sì!
— Ma... Umi-chan!
— Cosa?
— Non dovevi disturbarti a farmi un secondo regalo!
— Ma non mi sono disturbata!

Mi sorride, porgendomi un pacchetto che poco prima aveva preso fuori dal suo zaino. Lo scarto e mi trovo fra le mani un scatola, la apro e all'interno vi è un fiocchetto per capelli verde, a pois bianchi.

— È carinissimo! Lo metto subito!

Mi sciolgo il mio solito chiffon per poi riacconciarlo con attorno il nuovo fiocchetto.

— Come sta?
— Un incanto!
— Grazie!

Sorridiamo.

— Dobbiamo vedere ancora la vasca dei delfini!
— Vuoi andarci ora?
— Sì!

Si alza davanti a me e mi porge la sua mano, la prendo e con una spinta mi alzo anch'io. In mezzo a tutte queste coppie, potremmo sembrarlo anche noi. Non abbiamo mai smesso di tenerci per mano.
I due cuccioli delfini sono tenerissimi, giocano fra di loro inseguendosi, sono inseparabili. Poi si avvicinano al vetro della vasca nella nostra direzione, come se volessero invitarci a nuotare.

— Umi-chan...
— Hm?
— Non voglio separarmi da te...
— Ma che stai dicendo, Kotori? Non ci separeremo più!
— Ma tu... fra un mese...

I sorrisi sui nostri visi si incupiscono dalla tristezza.

— Non c'è problema...

Mi stringe la mano.

— Puoi venire a trovarmi quando vuoi!

Io non so che succede ultimamente... ma quando sono con Umi mi sento bene. Bene con me stessa e con il resto del mondo, sento che tutto andrà bene. Mi sento anche leggera, viva, protetta... e quando mi stringe la mano o mi abbraccia, il mio cuore batte forte, sembra voglia esplodere. È qualcosa che va oltre l'affetto e non mi vergogno ad ammetterlo a me stessa, ma a lei, sì. È come quando mostro un vestito completato ai stilisti più competenti di me, non so mai come lo valuteranno e l'ansia mi immobilizza. Provo la stessa agitazione al pensiero di dichiarare i miei sentimenti per Umi, eppure non posso evitarli.

— Umi-chan, anch'io voglio farti un regalo!
— E perché? Il mio compleanno è lontanissimo.
— Lo so, ma non preoccuparti. È un regalo che viene dal cuore.

Mi giro verso di lei e le stampo un bacio sulla guancia, arrossisce sorpresa. Mi sento in imbarazzo anch'io e il vetro della vasca riflette il mio rossore sul viso.
Restiamo in silenzio per qualche minuto mentre rivolgiamo un ultimo sguardo ai delfini giocherelloni che si perdono nell'acqua celeste.
Uscendo dal parco acquatico non ci teniamo più per mano. E se avesse capito tutto? Ho sbagliato? Spero non le abbia dato fastidio quel mio gesto...

— Vuoi che ti accompagni a casa? Ormai è buio.
— Non preoccuparti! Appena rientro ti mando un messaggio per tranquillizzarti!
— Va bene, però stai attenta!

Prima di voltarsi mi bacia la guancia come io avevo fatto con lei. Mi sorride e incamminandosi per il ritorno mi saluta agitando il braccio. Ma, allora... è tutto a posto! Sono felice.
Rientro in casa, mi butto sul letto ripensando a oggi. Devo dirglielo prima che parta, segno la data della sua partenza sul calendario.

— Bene, ho 23 giorni per dichiararmi.

Poi ricordo del messaggio, sobbalzo. Prendo di fretta il telefono dalla borsa e le mando un selfie di me sul mio letto.

— Buona notte, Kotori.
— Buona notte, Umi.

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