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Il comandante Keith ci fece disporre in file ordinate.
Marciava tra di noi con uno sguardo impassibile, per poi fermarsi a guardare un ragazzo in prima fila.
Capelli a caschetto di un biondo che sembrava oro e occhi grandi color azzurro-cielo che risplendevano grazie alla luce del sole.
"PRESENTATI, CADETTO!-"
"ARMIN ARLET, SIGNORE!"

"Armin Arlet..."
Coscienza, hai rovinato il mio bellissimo momento poetico, dove parlavo degli occhi della gente... E comunque si, Armin Arlet.
"Eheheheheh, scusa me stessa, stavo dicendo che Armin Arlet è davvero faigo!"
Emh, nuh. ORA SMAMMA.
"Vaffanculo."
Ok, vado a fanculo, ma poi puoi anche raggiungermi ballando.
Prima che quella rompi cose che non ho mi interrompesse, stavo dicendo...
Occhi color azzurro-cielo che risplendevano grazie alla luce del sole...
Poi il comandante passò ad un altro ragazzo: capelli castani e occhi verdi smeraldo. Dal suo sguardo, potevo intuire la sua sicurezza e la sua determinazione.
"CADETTO, PRESENTATI!"
"EREN JEAGER"
Dopo passò ad una ragazza che era di fianco ad Eren.
Capelli corvini corti, occhi grigi e privi di emozioni, segno che quella ragazza ne aveva passate tante.
Aveva una sciarpa rossa al collo, carina, devo ammettere.
"CADETTA, PRESENTATI!"
"MIKASA ACKERMAN!"
Stesso cognome del famoso caporale Levi Ackerman, il soldato più forte dell'umanità e-
"Ed il più figo dell'umanità, aggiungerei..."
Porc- MMMMH! BASTA COSCIENZA.
DICEVO, il soldato più forte dell'umanità e senza cuore, non prova emoziona o almeno questo è quello che ho capito dalle voci che girano tra la gente del Wall Rose.
Io abitavo lì prima di venire a diventare un soldato e dare la mia vita per l'umanità.
Io combatto per vendicare i miei, che sono morti per proteggermi.
Devo a tutti i costi combattere i giganti e salvare quelle povere vite che rischiano per colpa loro.
Io combatto per-
"Oh, ma come siamo poetiche mia cara"
Sta zitta una buona volta.
Passando oltre il motivo per combattere...
Il comandante Kaith continua a chiedere nome e cognome ad ogni cadetto, fino ad arrivare a me.
"CADETTA, PRESENTATI!"
"(T/N) (T/C)!"
E va via continuando il suo giro.
"BENE" iniziò il comandante dopo alcuni momenti di silenzio.
"Voi siete venuti qui per morire. Ma perché dovete morire? PER L'UMANITÀ! DOVETE DIFENDERE I VOSTRI CARI, O VENDICARLI! VOI STUPIDI IDIOTI DOVRETE FARE CIÒ CHE DICO IO ALTRIMENTI MORIRETE E FALLIRETE PERCHÉ VOI SIETE DEI FALLITI! E ORA, 100 GIRI DI CAMPO, 50 FLESSIONI E 50 ADDOMINALI!"
Disse infine.
Tutti facemmo il saluto militare e andammo a fare i giri di campo.
Mentre correvo, il ragazzo dai capelli nocciola e rasati ai lati, mi venne in contro e per sbaglio mi fece cadere.
"Scusa, non volevo!" Mi disse il ragazzo fermandosi e porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. Io la affarreai sollevandomi s ricominciai a correre ma non prima di averlo ringraziato. Sentivo degli occhi addosso ma non ci feci caso è continuai.
Finita la corsa, iniziammo  le flessioni, dopo gli addominali e infine TUTTI A CENAAAAAA!
Ecco il mio momento preferito dopo una luuuuunga giornata di allenamenti eccetera.
"Ah, si mangia finalmente!" Borbottai felice e iniziai ad incamminarmi verso la mensa.
Mi sedetti al tavolo con dei ragazzi: avevo in presso solo un nome fra tutti i cadetti che erano qui intorno a me.
Apparte Mikasa, solo perché aveva il cognome del caporale Levi Ackerman, ma anche Armin Arlet.
Non so perché, ma credo sia per i suoi occhi, mi hanno colpita.
"Bla bla bla..."
Fuck, coscienza di shit.
Comunque, vidi con la coda dell'occhio che il ragazzo che per sbaglio mi aveva urtata facendomi cadere in palestra, si stava sedendo di fianco a me.
Distolsi lo sguardo da Armin, per poi passarlo al ragazzo.
Ora che lo guardo bene, mi sembra di star guardando un cavallo.
Soffocai una risata, e tornai seria.
"Ah, ma sei tu!" Disse appena mi notò.
Ora che ci penso, ho notato che quel ragazzo, è davvero-
"Figo."
Coscienza, ti trovi TUTTI fighi!
Dicevo...
Ho notato che quel ragazzo è davvero carino! Lo so, è strano da dire, ma è carino dopotutto faccia-da-cavallo!
"LO HAI AMMESSO BUAHAHAHAH"
Ma che caz- COSCIENZA, HO SOLO DETTO CHE È CARINO E NON CHE È FIGO COME HAI FATTO TU.
Schiaffeggio mentalmente la mia coscienza e ritorno alla normalità.
"Oh, ciao!" Risposi al suo saluti sorridendo.
"Comunque, mi chiamo Jean, Jean Kirschtein, Piacere! Tu, sei.."
"(T/N)" e sorrisi.
"Che bella che sei quando sorridi" mi disse guardandomi.
Arrossisco violentemente, anche se il suo complimento non mi fa né caldo né freddo... Ho come la netta sensazione che fa complimenti a tutte.(eh, chissà perché 😒)
Non feci molto caso ai miei pensieri, e sorrisi "g-grazie" borbottai timidamente.
"Hey, Jean! Ci provo con un'altra? Dai, è nuova! Almeno lei lasciala in pace!"
Disse un ragazzo molto lentigginoso rivolgendosi a Jean.
Ok, i miei pensieri non erano falsi.
Babbé, chissene!
"ZITTO, MARCO!"
Ah, il mister-lentiggini si chiama Marco... Figo! Non è molto però, ma babbé, sembra simpatico.
"Comunque, piacere io sono Marco!"
"Piacere mio! Io sono (T/N)!"
Risposi sorridendo.
Mr. Lentiggini di sette di fianco a Jean e io mi girai verso gli altri ragazzi qui in sala.
Armin mi guardava.
Io lo guardavo.
I miei occhi (C/O) nei suoi azzurri, un colore unico e bellissimo.
A spezzare questo nostro momento di transs, di il ragazzo dagli occhi verdi.
"Oiiii!" Continuava a ripetermi mentre mi sventolava una mano sulla faccia e io scossi la testa riprendendomi.
Arrossii e mi girai verso il ragazzo.
Mi sembra che il suo nome sia...
"Eren, piacere!" Mi disse sorridendo e porgendomi una mano che io afferraii scuotendola dall'alto verso il basso e dicendo "(T/N), piacere!" (Le descrizioni, quelle pelleh :))
"Quando sei arrivata? Non ti avevo vista! Comunque ho notato che guardavo Armin... Carino, eh??"
Mi dice dandomi comitate sul braccio e facendo una faccia al quanto strana.
"CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE??? NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Dissi io gridando.
Ero agitatissima, e quando lo sono grido invece di parlare come le persone normali.
Eren scoppiò a ridere, e nel mentre io diventavo il parente più prossimo di un peperone.
COME IMBARAZZARE (T/N), AL CINEMA DOMANI ALLE BOH.
PRODUTTORE: EREN JEAGER.
"AHHAHAHAHAHAHAHA!!!!!" Continuava a ridere, e in molti si girarono guardandoci.
Io ero moooolto imbarazzata, soprattutto perché non mi piace ad essere al centro dell'attenzione.
"Emh, Eren" disse una voce femminile alle spalle di Eren.
Quest'ultimo si girò asciugandosi una lacrima dovuta al troppo ridere e e potei notare che era la corvina dalla sciarpa rossa.
"Dimmi Mikasa"
"Basta ridere... E comunque, non mi presenti la tua nuova amica?" Gli chiese senza emozioni e senza alcuna espressione in volto.
"Ah, giusto! Mikasa, lei è (T/N), (T/N), lei è Mikasa."
"Piacere" dicemmo in coro.
Io, imbarazzata, distolsi lo sguardo e notai che Armin mi guardava divertito, SICURAMENTE per la figura di prima.
Ok, distogliere lo sguardo da Eren è Mikasa non era stata una buona idea, da una parte.
"Ovvio, hai visto Armin"
C

oscienza, non fare la pervertita.
Dicevo, forse era meglio continuare a guardarli.
Babbé, chissene, orami è fatta.

La cena era andata per il meglio e io conobbi Sascha e Connie, due ragazzi molto simpatici.
GIÀ LI SHIPPO HAHAHA!!
Poi ho anche fatto amicizia con Armin.
Il nostro rapporto ora è di una grande amicizia, nonostante ci siamo conosciuti solo da un'ora.
Adesso sono in pigiama, sotto le coperte del mio letto, che penso a quegli occhi azzurro-cielo che tanto mi hanno colpita, fino a quando vado fra le braccia di Morfeo.

Armin x Reader || Persa nei tuoi occhi...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora