Prologo

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Nitaq, un piccolo villaggio sperduto nel regno di Hikma, anche esso dominato da umani con il pieno controllo sui demoni.

"Mamma! papá! giochiamo!" Disse felice e gioiosa la piccola Shutzu uscendo dalla sua stanza correndo con un sorriso sul volto raggiungendo i suoi genitori.

"Dopo che abbiamo finito di sistemare la casa giochiamo, va bene tesoro?" Rispose la mamma restituendo alla piccola un grande sorriso pieno d'amore.

"certo! vi aiuto!" Disse la bambina andando ad aiutare la mamma ed il papá felicemente.
I genitori erano sempre stati gentili e affetuosi con lei, nonostante il suo bizzarro e strano aspetto.

Proprio così, la piccola Shutzu aveva un colorito di pelle molto particolare, un celestino violaceo, molto strano.
I suoi occhi erano grandi e il suo esterno era di un grigio chiaro invece che bianco, mentre le sue pupille erano profonde e nere come la pece, ma il suo blu acceso era comunque fatastico da guardare.
Ma la cosa piú diversa e particolare non erano gli occhi o la pelle, ma le sue gigantesche e spaventose mani, proprio da demone.

La mamma e il papá non sono mai riusciti a venderla schiava, era da tanto che volevano un bambino, ma per loro sfortuna, o forse no, era nata un demone.

Shutzu era molto amata dai suoi genitori, ma con il passare degli anni le cose si fecero più complicate.
La bimba cominciava a crescere e ad essere curiosa del mondo che la circondava, e con la sua sfortuna non sapeva neanche come era fatto il suo villaggio, la mamma ma soprattutto il papà le hanno sempre vietato di uscire, se qualcuno scoprisse che é un demone i genitori verrebbero subito uccisi all'istante e la piccola rinchiusa e resa schiava.

"abbiamo finito! abbiamo finito!" Esclamó la piccola entusiasta volendo giocare tirando dai vestiti i genitori portandoli nella sua piccola e dolce cameretta.

La famiglia giocó gioiosamente, ma qualche ora dopo furono costretti a finire per colpa del lavoro.

"mamma devi gia andare?" Chiese triste la bambina.
"si ma torneró subito tranquilla! e poi c'é sempre papá che ti tiene compagnia" Rispose sorridente la mamma, per poi uscire.

Purtroppo il destino decise che quei giorni solari e belli pieni di felicitá finissero.

"mamma aspetta! hai dimenticato la tua collana!" Shutzu prese la collana della madre correndo verso la porta, nonostante la voce del padre che le gridava di fermarsi, si affacciò fuori dalla porta porgendo la collana alla mamma che assunse un'espressione terrorizzata.

Poco dopo li vicino, nei dintorni della casa, la gente cominciò a urlare e scappare impaurita, alcuni andando anche a chiamare le guardie.

Shutzu rimase immobile, non capendo inizialmente perché tutto quel casino, per poi accorgersi del suo fatidico sbaglio.

"Shutzu! Tesoro mio! La mamma ti vuole tanto bene e anche papá! Ma ora devi scappare e correre più veloce che puoi senza mai fermarti finche non sarai lontana! Non voltarti mai! Papà e mamma ti staranno dietro!" Disse la madre impaurita abbracciando la figlia, anche lei spaventata, per poi rivolgerle un sorriso dolce, e come sempre pieno di amore.

Le guardie stavano arrivando, e la madre spinse via rudemente la figlia, che ancora tenendo in mano il ciondolo cominció a correre e scappare terrorizzata.

Come le disse la madre, non si voltó indietro a guardare, nonostante sapesse che dietro di lei non c'erano a scappare i genitori.
Sentiva i loro urli disperati e infranti pieni di dolore, mentre venivano uccisi senza pietá.

Può questo regno, ritornare nella pace di 100 anni fa?

Spazio autrice:
Ecco qui l'inizio del mio libro.
Spero vi possa piacere e che vi abbia incuriosito!
Se volete vedere l'aspetto di Shutzu andate sulla mia raccolta disegni^^

Il Regno Di Hikma(Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora