Capitolo 20

298 34 40
                                    

La settimana era passata e questo significava che era finito il loro mese di convivenza. L'ultimo giorno, Kyungsoo non aveva smesso di piangere. Jongin cercava di consolarlo, dicendogli che sarebbero stati insieme. Alla fine si salutarono e si separarono.
A scuola si lanciavano occhiate e quando non c'era nessuno in giro, andavano in bagno e stavano un po' per conto loro. Usciti da scuola, si vedevano nel pomeriggio. Riuscivano a comportarsi come una coppia senza farsi vedere, quando una sera Jongin tornò a casa, da un appuntamento con Kyungsoo e si ritrovò suo padre e Kris in sala, che lo aspettavano. Kris aveva un ghigno sulla faccia, mentre suo padre era calmo, ma si vedeva che dentro era arrabbiato.
"Jongin. Esci con il ragazzo che ti ha ospitato per questo mese?". A Jongin venne un colpo. Come faceva a saperlo? Il suo silenzio fece arrabbiare ancora di più il padre. Kris si avvicinò a Jongin e gli mostrò una foto.
"Trova una scusa per questo". Era una foto di lui, che teneva in braccio Kyungsoo nel parco e lo baciava, sorridendo.
"Jongin hai due scelte. Lascialo oppure licenzio sua madre. Domani mattina voglio sapere la tua scelta" e annunciato questo, il padre se ne andò. Jongin stava per ribattere quando Kris lo fermò.
"Ti conviene lasciarlo e consegnarlo a Sehun. Altrimenti, non solo mostro la foto in giro, ma gli renderò la vita un inferno. Buonanotte Kai". Quando Kris uscì di casa, Jongin incominciò a tirare pugni al divano, con le lacrime che gli bagnavano il viso. La mattina successiva scese in cucina e quando si sedette guardò il padre.
"Ho fatto la mia scelta".
Kyungsoo arrivò a scuola e, mentre prendeva i libri, l'occhio gli cadde sull'anello. Incominciò a sorridere e ci appoggiò sopra le labbra. Quando si voltò i libri, che aveva in mano, gli caddero. In quel momento sentì il cuore che gli andava a mille, ma faceva male. Jongin, il suo Jongin, stava baciando quella ragazza, la ragazza che odiava di più, Krystal.
"J-Jongin...". A Kyungsoo tremò la voce e sentiva gli occhi inumidirsi. Jongin lo guardò.
"Io mi chiamo Kai. Non far uscire il mio nome da quelle insulse labbra". Kyungsoo sentì un pezzo di cuore infrangersi. Era uno scherzo vero?
"Sei stato divertente fino ad un certo punto. Ora mi sono stancato di giocare con te".
Un altro pezzo di cuore rotto. No sta solo facendo finta. Non lo dice sul serio.
"Io non ti ho mai amato e nessuno ti amerà mai".
E con questa ultima frase, non solo il cuore, ma tutto Kyungsoo, si ruppe. Kai lo spinse a terra e lo guardò con aria schifata, per poi girarsi ridendo. Kyungsoo non aveva più forza di piangere. Lo sapeva che sarebbe successo. Eppure lui ci aveva creduto, per un momento. Lo aveva ingannato proprio bene.
"Bene. Io lo sapevo che sarebbe finita così. Sai una cosa. Ti dovresti scrivere a un corso di recitazione, sei proprio bravo a ingannare le persone. Tra noi due è finita". Kyungsoo si tolse l'anello dal dito.
"Ti odio Jongin" e lanciò l'anello contro gli armadietti, per poi correre via. A quel gesto Jongin voleva corrergli dietro, chiedergli scusa, ma non poteva. Voleva proteggerlo, anche se significava perderlo. Quella scena era stata vista anche da Baekhyun e Chanyeol. Subito dopo Jongin si sentì, la mano di Baekhyun sulla guancia destra e quella di Chanyeol sulla sinistra, e poi il dolore degli schiaffi su entrambe. I due andarono dietro Kyungsoo. Da quel giorno era tornato tutto come un tempo. Kyungsoo e Jongin non si degnevano di uno sguardo. Baekhyun si sentiva in colpa, ma Kyungsoo lo rassicurò dicendogli che non aveva fatto nulla. Ogni volta che Jongin baciava quella ragazza, Kyungsoo moriva dentro. Non prestava più attenzione a nulla e nessuno. Non mangiava più. A scuola fissava sempre il vuoto e a casa rimaneva sdraiato sul letto, finché non si addormentava. Sua madre cercava di consolarlo, anche se non sapeva cosa fosse successo. I suoi amici erano preoccupati per lui. Cercavano di farlo uscire al pomeriggio, di ridere e scherzare, senza successo. Un giorno Baekhyun si ritrovò un biglietto nell'armadietto. C'era scritto di incontrarlo sugli spalti del campo di atletica, finite le lezioni. Lo stesso biglietto era dentro anche l'armadietto di Chanyeol. Finita la giornata i due ragazzi si avviarono nel posto che diceva il biglietto. Videro Jongin seduto sugli spalti, che guardava il vuoto. Si avvicinarono e Chanyeol fermò Baekhyun, nel tentativo di buttare giù Jongin dagli spalti. Jongin raccontò tutto loro. La foto e che era stato costretto a comportarsi così. Finita la storia li guardò speranzoso.
"Sei un vero idiota patentato" disse Baekhyun, tirandogli uno schiaffo. I due raccontarono a Jongin di come Kyungsoo era diventato in questi giorni. Si avviarono verso il cancello, cercando un modo per uscire da quella situazione, quando videro Kyungsoo. Lui non li aveva notati e si stava mettendo le cuffiette, quando apparve Sehun.
"Ciao Kyungie. Lo so che è un brutto momento, ma io amo il tuo sorriso e lo voglio rivedere. Ti va di fare un giro con me?". Kyungsoo lo guardò. Il suo cuore non apparteneva a lui, ma a un'idiota depravato. Però si doveva scordare di lui. Annuì. Sehun gli prese la mano sorridendo e se ne andarono. I tre ragazzi, che avevano osservato la scena, si domandarono come sarebbero riusciti a risolvere quella situazione. Jongin si mise le mani in tasca e sentì l'anello. Lo aveva raccolto quando tutti se ne erano andati. Lo strinse nel suo palmo e l'immagine che il suo ragazzo se ne andava, mano nella mano, con un altro lo mandò su tutte le furie.
"Ragazzi. Non mi interessa delle conseguenze. Io mi riprendo il MIO Kyungsoo". Baekhyun e Chanyeol annuirono.
"Ti aiuteremo".

L'armatura di diamante e il cuore di burro (Kaisoo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora