Passarono due settimane dalla litigata, ma jungkook non accennava all'idea di tornare a casa.
Ormai per jin era un fratellino acquisito, era sempre da loro.
Andava a scuola con yun e la accompagnava anche a fare la spesa, pagando lui per ringraziarla dell'ospitalità anche se lei non voleva.
Ogni tanto i suoi nonni passavano a chiedere come stava, ma puntualmente lui li liquidava con un "tutto bene" e si chiudeva nella stanza di jin, nella quale c'era un letto a castello per gli ospiti.Erano ormai le tre di notte quando la porta di casa si aprì scricchiolando
-sono tornato- disse il corvino entrando in casa.
Non sentendo alcuna risposta pensó che i due si fossero addormentati, peró un rumore strano lo fece sobbalzare.
Si precipitò in salotto, ma prima che potesse parlare venne zittito dal moro che era seduto sul divano con la testa della ragazza sulla sua spalla
-shhh si è addormentata-
-ce la fai a portarla a letto? Poi devo parlarti-
-ok-
Jungkook infilò un braccio sotto le ginocchia e uno dietro la schiena della ragazza.
Salì lentamente le scale e dopo essere entrato nella camera la adagiò sul letto.
Per sua fortuna o sfortuna si erano messi il pigiama pochi minuti prima che lei gli crollasse addosso.
Dopo averle rimboccato la coperta scese e si sedette da parte a jin, che lo attendeva sul divano.
-jungkook, tua nonna mi ha chiamato prima chiedendomi di farti tornare a casa. Essendo al lavoro le ho detto di non poter fare niente e che avrei tentato appena tornato a casa-
-io non ci torno finchè mio fratello sarà li! Preferisco dormire per strada!-
-che ha fatto di così terribile?-Al ragazzò tornò in mente il giorno in cui suo fratello era partito per tokyo.
Erano passati tre anni dalla morte dei loro genitori e lui ogni giorno veniva incolpato ingiustamente.
Era appena tornato dalla lezione di danza e notò suo fratello riempire degli scatoloni
-hyung, dove vai?-
-perchè sei in camera mia, affemminato? Vuoi essere preso a botte?- gli urlò tirandogli uno schiaffo sonoro sulla guancia sinistra
-h-hyung, che ho fatto per meritarmi questo?- piagnucolò il bambino trattenendo a fatica le lacrime
-smettila di fare domande e vai in cera tua- per risposta lui non si mosse dal posto e un altro schiaffo gli colorò la faccia di un rosso vivido
-non ti basta aver ucciso i nostri genitori? Devi anche starmi appiccicato tutto il giorno per ricordarmelo! Beh sai una cosa, io me ne vado! Si, vado a tokyo e spero di non vederti più!--Jungkook stai bene?- jin lo riportò alla realtà
Il ragazzo sentì i suoi occhi inumodirsi e si alzò di scatto per non farsi vedere.
-si, ho solo bisogno di un po d'aria-
-se vuoi c'è un balconcino da parte alla camera di Yun. Così non devi stare a vestirti, attento a non svegliarla peró- si alzó e gli diede una pacca amichevole sulla spalla, sorridendogli.
-G-grazie jin- salì velocemente al secondo piano e si precipitò sul piccolo balconcino.
Fece un grosso respiro ed assaporó la fredda brezza notturna.
Le lacrime ormai gli rigavano il viso, ma a lui non importava più nulla.Sentendo la porta-finestra aprirsi la rossa si svegliò lentamente e vide la sagoma del moro illuminata dalla luce lunare
-sembra un angelo...-pensò un po troppo ad alta voce
-yun,scusa non volevo svegliarti-
Disse kookie asciugandosi gli occhi con le maniche del pigiama e chiudendo la porta
-hai pianto ancora?- chiese Hayun invitandolo a sedersi da parte a lei, cosa che lui fece
-solo brutti ricordi-
-beh ti faccio tornare il sorriso io. Hai presente yoongi?-
-il fratello di lisa?-
-esatto, quando eravamo piccoli io scappavo da quel balconcino e andavo a casa sua a guardare le stelle con il suo telescopio-
-ma come? Ti lanciavi?-
-una volta c'era un pino qui da parte, poi lo hanno tagliato. La cosa divertente è che un giorno era venuto lui e non riusciva a salire perchè soffre di vertigini, allora sono scesa velocemente e la mia felpa si era impigliata in un ramo strappandosi e facendomi cadere sopra di lui. Fortunatamente non ci siamo rotti niente, ma lui ha avuto un brutto livido in fronte per molto tempo e aveva usato la scusa di una pallonata. Sembrava un unicorno- la ragazza scoppiò a ridere per poi abbassare lo sguardo
-tutto ok?-
Chiese il moro alzandole il viso con due dita
-solo brutti ricordi-
Si fissarono negli occhi per un periodo interminabile e fu la ragazza a spezzare quel silenzio, diventato ormai imbarazzante
-kookie...-
-dimmi-
-puoi dormire qui oggi?- chiese con esitazione Hayun -non voglio restare da sola...-
-va bene-
-lo so che sono tre settimane che ci conosciamo ma- aspetta ha i detto va bene?-
-giá-
La rossa lo strinse tra la sue braccia e jungkook ricambió l'abbraccio dopo un momento di esitazione.
-grazie-
-figurati-
Si infilarono sotto le coperte tenendosi a debita distanza, ma piano piano le loro mani arrivarono ad intrecciarsi.Il moro non staccó gli occhi dalla ragazza fino a che lei si addormentó. Era cosí tenera e indifesa quando dormiva, gli veniva voglia di stringerla al suo petto, ma si limito ad accarezzarle il viso.
-tu sembri un angelo, non io- sussurró prima di sprofondare nel mondo dei sogni
STAI LEGGENDO
Schoolmates // Jeon Jungkook
FanficEstratto dal libro: -siete proprio una bella coppia, buon appetito ad entrambi- disse la signora porgendo il sacchetto a kookie. -noi no- fece per dire la ragazza, ma fu interrotta dal suo "coinquilino" -la ringrazio, buona giornata anche a lei! And...