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Ebtrambi restarono in silenzio per tutto il viaggio, Hayun per l'imbarazzo e Jungkook perché stava realizzando che cosa era successo poco prima.

Si era praticamente dichiarato, giá perché lui ormai si era reso conto di essersi preso una cotta pesante.
Dalla prima volta che la aveva vista aveva provato qualcosa, ma all'inizio pensava fosse solo la curiositá e l'entusiasmo di incontrare qualcuno di nuovo.
Poi peró, dopo tutto quello che era accaduto, il solo pensiero di allontanarsi da lei lo logorava.
Mentre era perso nei meandri della sua mente gli cadde lo sguardo sulla rossa.
Davvero non la capiva, da come aveva reagito sembrava che avesse preso il tutto come uno scherzo, ma ora non staccava gli occhi dal pavimento e aveva anche le gote arrossate.
Il pulman freno bruscamente e il moro strinse Hayun al suo petto per non farla cadere, facendo aumentare il rossore sul suo viso.
In quel momento Jungkook capí che forse anche lei provava qualcosa nei suoi confronti, il problema era capire se era solo affetto o qualcosa di piú....

Arrivati alla loro fermata scesero e sempre in silenzio andarono verso la casa della ragazza.
Appena entrati videro jin e la nonna del ragazzo parlare in salotto.
Appena l'anziana signora li vide entrare scattó inpiedi e gli venne incontro
-kookie!-
Disse stringendo tra le sue deboli braccia il moro, il quale notó che la donna era dimagrita molto e nel muoversi tremava
-nonna, ti senti bene? Sei un po pallida-
-Hayun- disse jin raggiungendola -lasciamoli soli- la trascinó in cucina lasciando gli altri due all'ingresso.
-jungkookke, lo sai che ti voglio molto bene vero?-
-nonna che succede?!, sei strana-
-mi dispiace dirtelo cosí, ma circa una settimana fa ho scoperto di- inizió a singhiozzare -avere il c-cancro al seno e non mi rimane molto tempo, ormai si sta espandendo in tutto il corpo... scusami-
Il ragazzo si pietrificó all'istante e sentí i suoi occhi inumidirsi
-perché me lo dici solo ora? Quanto ti rimane? Quello stronzo di mio fratello lo sa? Avrei divuto restare con voi... ti avrei sostenuto, mi dispiace nonna-
La strinse a se come se avesse paura di perderla ed effettivamente era quella la ragione.

Nel mentre Hayun, che aveva ascoltato tutto dalla cucina scoppió in lacrime e non riuscí a calmarsi neanche con gli abbracci e le rassicurazioni del fratello
-jin é colpa mia, io gli ho permesso di stare qui! Avrei dovuto mandarlo a casa!-
-Yun calmati!-
-e come faccio scusa?!-

Sentendo le urla dalla cucina nonna e nipote sciolsero l'abbraccio e raggiunseró i due fratelli.
-yun- sussurró jungkook vedendola piangere sbattendo i pigni sul petto del fratello. Al solo sentire il suo nome la ragazzá si fermó e si giró versó la nonna di kook, ma senza mai guardare negli occhi il moro
-q-quanto le manca?- chiese balbettando per via dei singhiozzi
-poco piú di due mesi- rispose la signora abbassando lo sguardo
-jungkook, torna a casa.- disse freddamente per poi superare i due e correre in camera sua.
-forse dovrei- jungkook fece per uscire ma jin lo fermó afferrandogli il braccio
-non ti perdonerá mai se vai da lei invece che stare con tua nonna, lasciala sfogarsi. Verrá a cercarti quando sará pronta, ora si sente in colpa per quello che é successo- disse il maggiore -vai a prendere le tue cose, mentre io preparo un te per farci rilassare un po tutti-

Detto ció fece accomodare la signora al tavolo e inizió a scaldare l'acqua.
Il ragazzo salí e quando passó davanti alla camera di yun la sentì piangere. Per un attimo fu tentato di entrare e correre a consolarla, ma le parole di jin lo bloccavano dal farlo.
Entrò nella "sua" camera e mise le sue cose in un borsone, tutte tranne una felpona rosa.
Forse avrebbe dovuto ascoltare i consigli degli altri, ma la sua testa dura lo spinse ancora una volta a non farlo.
Con passo lento andó verso la camera della ragazza e, dopo aver bussato senza ricevere risposta, entró trovandola sdraiata sul letto con le spalle verso di lui.
-Yun, io torno a casa... ti lascio una cosa sulla scrivania e se vuoi jin ha fatto il te. In caso che non scenderai ci vediamo domani a scuola, giá mi manchi... ciao-
Dopo aver appoggiato la felpa sulla scrivani prese il borsone e lo zaino riempito dei libri di scuola tornó giú.

Era la prima volta che jungkook beveva il te cosí lentamente, ma nonostante ció la ragazza non scese. Dopo aver salutato jin e avergli detto del ramen che avevano comprato, tronó a casa con sua nonna.

Jin decise di cucinare il ramen per trivare una scua per parlare con la sua sorellina e appena pronto prese le due ciotole e salí.
-Yun puoi aprirmi per favore, ho preparato il ramen-
-non mi va-
-dai non puoi morire di fame!-
-uff! Entra, la porta é aperta-
Il ragazzo, con non si sa quale magia mistica, riuscí ad aprirla nonostante avesse entrambe le mani occupate.
Quando entró la trovo su letto a gambe incrociate con la felpa del moro tra le braccia.
-tieni- le porse una ciotola e lei la prese dopo aver allontanato la felpa il piú possibile per non sporcarla e farle perdere il suo dolce profumo.
-vuoi parlare?-
Le chiese jin sedendosi da parte a lei e passandole le bacchette
-e di cosa?- disse per poi iniziare a mangiare
-del fatto che sei innamorata di jungkook?-
Per poco si strozzó con la pasta e dopo aver smesso di tossire, realizzò ció che suo fratello aveva detto.
Per l'ennesima volta tornó del colore dei suoi capelli e abbassó lo sguardo contemplando la sua ciotola
-é solo affetto... e senso di colpa, nulla di piú-
Sussurró
-ne sei sicura?-
Provó ad insistere jin che giá sorrideva per la vittoria assicurata.
Dopo un attimo di esitazione yun rispose sempre sussurrando
-no-

_spazio meee_
Finally ho aggiornato!!
Mi é salita l'ispirazione e nel giro di mezzora ho scritto piú di 900 parolee.
Se il capitolo vi é piaciuto lasciate una☆ e se avete consigli da darmi commentate pureee😘

Schoolmates // Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora