Pensieri...

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Ormai erano tre giorni  che non uscivo di casa...
Tre giorni che non dormivo, che non ascoltavo musica, solo mi deprimevo. Piangevo in silenzio.

Mia madre e mio padre, non sapevano nulla, ma vedendomi cosi, hanno capito fosse una cosa seria...e non hanno insistito per la scuola.

Cheryl e Carlotta , mi avevano cercato. Ma non avevo risposto.

Oggi al contrario delle giornate precedenti, c'era un bellissimo sole, le nuvole erano azzurre e coprivano i raggi, avevo cambiato le tende delle mia camera con quelle viola scuro, che coprivano la luce della chiara mattinata.

Mi alzai dal letto e andai in bagno, mi guardai allo specchio. Avevo dei segni violacei sotto gli occhi,ormai rossissimi dal pianto, i capelli disordinati e per non parlare della mia faccia. C'erano ancora traccie del mascara colato fino al mento.

Avevo una leggera fame, dato che non toccavo cibo da due giorni.

Ne avevo parlato solo con Marylin, l'unica che mi stette vicino, infatti non andò a scuola nemmeno lei.

Lavai la faccia e legai i capelli in una coda ordinata.

Scesi con cautela le scale, Marylin era seduta a tavola, si girò verso di me e mi sorrise. Spesso ci odiavamo, ma quando avevamo bisogno l'una dell'altra, ci rendevamo conto che non ci saremmo lasciate e che ci volevamo  bene.

<Giorno>

Mi disse passandomi un bicchiere dalla credenza.

<Ciao>

Risposi

<Come ti senti oggi? Vai a scuola?>

Scossi la testa, non ero ancora pronta per affrontare Cheryl e Carlotta che mi continuavano a scrivere. Men che meno di sentir parlare degli attacchi di vampiri dalle prof. Non me la sentivo affatto.

Versai il latte di cocco nel bicchiere e bevvi.

Marylin oggi sarebbe dovuta andare a scuola, non poteva fare altre assenze per stare con me.
Prese il suo zaino e mi salutò, ma prima di uscire disse

<Io tengo il telefono acceso. Per qualsiasi cosa chiamami>

Poi uscì.

Mi alzai e presi un donuts al cioccolato dal frigo. E mangia.

Una volta finito decisi di scrivere a mamma.

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Ciao mamma, sto
meglio ho mangiato.
Ti spiego tutto quando
torni. Baci.

Ciao tesoro, si
a casa mi spieghi,
baci anche a te.

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Spensi il telefono e tornai in camera, seguita da Rex e Maluk che volevano giocare...

Accesi la Tv della mia stanza e accesi Tim Vision.

Misi su un film qualunque. Il mio preferito, Titanic.

°°°°°°°°°°°°°°°°°

Il film era quasi finito. Ma la mia parte preferita, beh...

Un altro pianto andato a puttane durante la morte di Jack e le scene romantiche

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Un altro pianto andato a puttane durante la morte di Jack e le scene romantiche. Quanto amavo quel film, piano di robe dolciose e tristi.

Ma i miei preferiti sono i film horror...

Finito il film, la porta suonò. Chi poteva essere?
Scesi le scale, diversamente dal solito, lentamente. Poi guardai al video-citofono.

C'era un tizio era sulla ventina d'anni, guardai meglio. OMG. Non lui, non proprio il mio tesorino.

Aprii la porta e il cancello.

Corsi come non mai e finii tra le sue braccia. Finalmente dai miei occhi uscirono delle lacrime di felicità e non di dolore. Sarei rimasta cosi per sempre. Mi era fottutamente mancato.

Lui è il mio amore, mio "marito" non marito

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Lui è il mio amore, mio "marito" non marito. L'amore della mia vita. Il mio amato fratellone Jonathan. Dio se mi mancava. Lui ha 20 anni ed è stato adottato. Lui è il mio piccolo grande Re. E io sono la sua regina.

Le lacrime di felicità sgorgavano veloci dai miei occhi

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Le lacrime di felicità sgorgavano veloci dai miei occhi.

Tu e io. Diversamente UgualiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora