Mi svegliai, la luce filtrava dalla mia finestra, mi spostai e poggiai la schiena sul pavimento freddo, rabbrividii.
Christian dormiva. Era cosi carino...
Mi avvicinai a lui delicatamente e gli soffiai piano nell'orecchio per svegliarlo, gli diedi piccoli baci fino alla mascella.
<Mh...che bel risveglio Beth...vorrei fosse cosi tutte le mattine...>
Si alzò e si mise su di me
<Buongiorno>
Gli dissi.
Gli presi il viso tra le mani e combacciammo le nostre labbra.
Dio mio, i suoi baci. Sanno sempre di fragola e vaniglia.
Smise di baciarmi di scatto e mi spinse leggermente lontanto da lui, mettendo una mano davanti alla bocca
<Cos'hai Chri...?>
Chiesi spaventata
Scosse la testa lui, non guardandomi...
Mi alzai e presi il viso del ragazzo tra ke mani, quando incrociai il suoi occhi tendenti al rosso fuoco capii e lasciai la presa.
Mi allontanai, avevo ancora un po' timore di quegli occhi rosso fuoco, che bruciavano guardandomi... mi spaventava parecchio.
Si alzò di scatto, indietreggiai preoccupata
<È meglio che vada, grazie. Ci sentiamo Beth>
Disse con i canini che spuntavano dalle carnose labbra socchiuse
Sussurrai un ciao, prima che potesse uscire.
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Corsi in fretta fuori da scuola, Cheryl era la quarta volta che mi chiamava, ma non l'avevo ascoltata
<Beth!>
Sbuffò mettendosi davanti a me
<Che c'è?>
Gli dissi
<Come che c'è, è la quarta volta che ti chiamo. Spiegami cos'è successo tra te e quel figone di Mrs vampiro sexy>
Disse sorridendo, la intimai a fare silenzio
<Taci>
Le dissi
Sorrise ancora più apertamente, e un ghigno malvagio si fece spazio tra le sue labbra
<BETH AMA CHRISTIAN EVANS, BETH AMA CHRISTIAN EVANS!!>
Si mise a urlare in mezzo alla strada
<Oh, Cheryl fatti i cazzi tuoi>
Le dissi incominciando a rincorrerla.
<Ah ah tanto non mi prendii!>
Mi fermai per prendere fiato
<Quanti anni hai 5?!>
Le dissi
<Si, vaffanculo i fidanzati, la disco, il liceo. Voglio tornare bambina. Ecco, ora mi siedo qui, sull'erba sotto l'albero sul quale noi abbiamo inciso i nostri nomi per la vita>
Mi accordi solo dopo, che a forza di correre eravamo nel nostro parco, sotto l'albero dove noi, a sei anni incidemmo i nostri nomi, con scritto sotto "sisters forever a ever"
Mi mancavano questi momenti fra migliori amica, mo mancava la mia migliore amica.
Corsi ad abbracciarla
<Mi sei mancata pulce>
La chiamavo sempre cosi da piccola, pulce. Quando invece ero io, che ero più piccina di lei. Lei mi chiamava il mio panda pazzo, sono sempre stata amante dei panda. Il mio animale preferito.
<Anche tu, panda pazzo>
Sorrisi
<Ci alziamo? Se vuoi possiamo continuare ad abbracciarsi sedute, per terra è un tantino scomodo>
Disse
<No, stiamo cosi>
Risposi
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Tu e io. Diversamente Uguali
VampiroVampiri, amore e odio. Come farà a scoprire Elizabeth cosa vuole dalla sua vita?