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"quindi voi cosa crediate sia la verginità?

come ben penso voi tutti sapete,è un qualcosa di speciale,qualcosa da condividere con una persona speciale giusto?

beh io non credo sia così sapete;

per me la verginità è uno stereotipo,una leggenda popolare che ci hanno inculcato nella testa solo per far si che quel momento avvenga fra molto,molto, molto tempo.

so bene,che la maggior parte di voi l'ha già persa,chi ad una festa,da ubriaco o da ubriaca,chi l'ha persa per una scommessa,chi invece,anche se in casi più rari,l'ha persa contro la sua volontà e sono certo,che qua dentro,per almeno una di voi è andata così,non è vero?"

Il signor Glay,è il mio insegnante di Biologia,credo sia l'unico professore che abbia mai avuto la capacità di dire le cose per come stanno,che ha il coraggio di dire le cose per come le vede lui.

lo ammiro molto,le sue lezioni sono magnifiche,avete presente,quelle poche ore di scuola durante le quali siete così affascinati dall'argomento,oppure semplicemente dalla voce del professore,dalla sua calma che non vi rendete neanche conto del fatto che le ore passino in un batter d'occhio?

ecco per me,ogni volta che lo ascolto è così.

mi perdo nei suoi ragionamenti.

ora non vorrei mai che qualcuno mi prendesse per una pazza isterica,innamorata di un professore di quasi settant'anni,no di certo,per carità,il mio amore lo voglio riservare per quelli della mia età parliamoci chiaramente,però sento che avrei potrei  ascoltarlo per ore.

diciamo che è l'unica persona con cui sarei disposta a parlare volentieri da un anno a questa parte.

da quando mio padre è diventato governatore,tutta la mia vita è stata risucchiata da mille interviste ,cerimonie,dibattiti politici a cui ho dovuto prendere parte.

e tutto questo ha fatto si che i miei interessi svanissero e che le mie amicizie si annullassero.

una volta,prima che accadesse tutto questo,avevo due amici,sono pochi lo so,ma valevano come dieci ognuno.

sono sempre stata molto selettiva nelle mie amicizie,quindi non dovrei neanche lamentarmi per il fatto che ho pochi amici lo so,ma ora che anche loro due non mi vogliono più,sento che non mi vorrà più nessuno.

è da davvero troppo che non parlo con loro,quasi dieci mesi ormai..

è così buffo,come tutto sia svanito in un attimo,tutto quello che ho condiviso con loro,in meno di una settimana è svanito,i nostri incontri nei bagni dei disabili,le nostre uscite,i nostri segreti,tutto..

quando incominciarono ad evitarmi,ogni giorno,chiamavo entrambi,naturalmente non mi rispondevano mai,ma lasciavo sempre un messaggio in segreteria;durante le ore a scuola,li andavo a cercare nelle loro classi,li supplicavo di ascoltarmi,un giorno Den addirittura mi diede una gomitata e mi diede della sgualdrina,non piansi mai come in quel giorno,Abby fortunatamente non mi disse mai una parola del genere,neanche dopo che smettemmo di parlare mi trattò mai così,ma da quel giorno..smisi di cercarli,di chiamarli,non insistetti più,li lasciai andare.

ed ora sono qua,in una classe di trenta persona,dove ognuno ha il suo gruppetto di amici,mentre io non ho nessuno e mi limito durante i cambi dell'ora a stare chiusa in bagno,oppure a parlare con qualche bidella di passaggio.

non ho mai desiderato così tanto di andarmene come in questo momento,so che sarebbe una cosa inutile dato che prima o poi qualcuno sicuramente mi riconoscerebbe come figlia del governatore e quindi sicuramente non andrei molto lontano,ma alla fine provare non costa nulla.

guardai l'orologio appeso alla spalle del professore e fu proprio in quel momento che la campanella scattò.

ecco!,come previsto l'ora con il professor Glay è passata velocemente.

alzai le spalle e come da routine mi spinsi indietro con la sedia,producendo un rumore fastidiosissimo,ma non me ne preoccupai sapendo benissimo che come ogni giorno a nessuno sarebbe passato per la mente di insultarmi per quel rumore,tanto tutti lo facevano.

mi alzai e mi diressi in bagno,mi appoggiai con le mani sul lavandino e mi guardai negli occhi attraverso lo specchio e sospirai

"quanto ancora vuoi andare avanti così?"mi chiesi ad alta voce

sospirai nuovamente,questa volta più profondamente.

mi sistemai i capelli e iniziai a pensare a tutti i metodi per scappare,ma come se fosse stato destino,un ragazzo entrò nel mio stesso bagno,quello delle ragazze.

"ehi fai attenzione! non sarai mica un frocetto che entri nel bagno delle donne eh?"esclamai infastidita.

ecco spiegato il motivo per cui non ho amici,scherzo,avrei voluto rispondergli così,ma non ne avrei mai avuto il coraggio,quindi feci finta di niente e iniziai a risciacquarmi le mani,per poi dirigermi verso le salviette,per tamponarmele.

"ehi,scusa eee,so che questo non è il mio bagno,cioè,non fraintendermi non ho un bagno mio personale,cioè,privato,ma ecco non è che.."quel ragazzo iniziò a farmi delle sottospecie di domande senza senso,parlava a raffica e io veramente non ci stavo capendo niente,quindi tentai di approcciarmi a lui in modo naturale.

"ti serve una di queste?" chiesi tendendo tra due dita a mezz'aria una salvietta

"oh si,sarebbe magnifico,veramente,grazie"disse nascondendo le mani dietro la schiena

gliela porsi e lui fece scattare la mano che prese al volo la salvietta,sembrava un uccellino spaventato a morte,sembrava spaventato da me

mi guardai allo specchio per controllare se non mi fossi all'improvviso trasformata in qualche strano mostro,ma appurai che non ero io il problema.

fui quasi sollevata da questa notizia,ma pensai fosse il caso di lasciar perdere e di concentrami sulle mie salviette.

dopo essermi asciugata per bene le mani,impugnai la maniglia per uscire dal bagno e decisi di voltarmi un attimo per controllare cosa stesse facendo il ragazzo,si stava tamponando la mano sinistra,lui si accorse del fatto che lo stavo evidentemente fissando e mi sorrise,mi voltai di scatto e aprì la porta.

"comunque io sono Chad"disse quasi urlando mentre uscivo

"ciao chad"dissi sorridendo,ma senza voltarmi e dirigendomi nuovamente verso la mia classe.

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Ei ciao,sono tornata

questo capitolo è abbasranza strano,ci sono pochi dialoghi ma molti pensieri,come un po la vita di Lindsay,il mio intento è di far si che anche voi riusciate a ritrovarvi nel personaggio e vorrei che anche voi riusciste a sentire quello che prova,come lo prova,vorrei che tutti voi diventiate lei.

spero vi sia piaciuto.

un bacio,
Angela.

LindsayWhere stories live. Discover now