Un normale primo giorno

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POV Vanessa

"Quasi non ci credo,  come ho fatto a dimenticarmi di mettere in carica il telefono!" sospiro mentre osservo tristemente lo schermo del mio telefono che con fare beffardo mi annuncia di avere solo il 15% di batteria. "Magari hai la testa fra le nuvole... Avanti chi è? Va in questa scuola?" sussurra la mia compagna di banco, Claudia. E' una tipa a posto, ma decisamente ama troppo il gossip e i pettegolezzi, inoltre cerca sempre di farmi mettere con qualcuno!

"Non c'è nessuno, Cla! E smettila!" sbotto "Ok, ok", risponde alzando gli occhi al cielo (ma si vede che esagera apposta). 

Però le sue allusioni a un fantomatico ragazzo mi fanno ripensare a Marco che mi ha parlato stamattina: sempre vestito tutto di nero, e con l'aria di capire sempre di più delle altre persone, ha un non so che di interessante. Ricordo ancora quando lo incontrai la prima volta: anzi sarebbe più corretto dire "scontrato" visto che mi arrivò addosso! Per fortuna avevo appena finito la cioccolata e quindi non feci danni... Lo incontrai altre volte, in giro per i corridoi, ma non mi aveva mai parlato prima d'oggi. Credo sia molto timido...

Mi accorgo solo ora che Claudia mi sta parlando, spero che non si sia accorta che non la stavo ascoltando. "... e quindi come dicevo gli ho dato il due di picche, perché capisci non poteva funzionare, no?" mi chiede. "Si certo, hai ragione!" dico cercando di sembrare convinta. Lei mi guarda e capisce all'istante che non ho sentito una parola: mi guarda come per dire 'Siamo alle solite' però non si lamenta. Dopotutto è il primo giorno di scuola, ha altro a cui pensare: Claudia scherza sempre e chiacchera un sacco, ma anche se non si direbbe è molto responsabile e anche la sua media dei voti non è male, inoltre è molto leale, e quindi sia l'anno scorso che l'anno precedente è stata eletta rappresentante di classe. Sicuramente la eleggeranno anche quest'anno, e lei ha già deciso che vuole migliorare il clima all'interno della nostra classe che è teso come una corda di violino. 

'Merda!' penso, 'Devo ancora presentare il programma al maestro!'

Studio violino dall'anno scorso, e il mio maestro mi aveva detto di preparare 4 pezzi a scelta che devo sapere per il prossimo esame: è un bel vantaggio rispetto a studiare quelli che mi dice lui, ma in realtà è anche un test per capire che tipo di studente sono: se scegliessi pezzi troppo facili si impunterebbe sui dettagli e mi farebbe lavorare il doppio, mentre scegliendo pezzi un po' complicati mi aiuterà (spero).

Dei ragazzi mi fissano, avrò qualcosa in faccia?? "Claudia scusa" bisbiglio "ho qualcosa sulla faccia?" Lei mi guarda, si guarda intorno e poi sospira. Poi dice "Nes, non hai niente in faccia: quei ragazzi ti fissano perché sei una gran gnocca hai capito?" "Cla!" arrossisco: non so mai come rispondere a queste frasi così dirette. Lei lo sa, le dice apposta per divertirsi! Infatti ora sta ridendo...

"Sei incredibile!" le dico, facendo finta di darle un pugno "Ahi! Me misera me tapina, colpita a morte dalla mia compagna di banco!" Sembra un'attrice quando fa così! "Che scema che sei!" dico ridendo.

La lezione passa noiosa, come al solito il prof ci chede se ci siamo divertiti quest'estate, poi fa la solita battuta "Li avete fatti i compiti delle vacanze?" Ormai non ci crede neanche lui poverino. Mi metto a disegnare sui bordi del quaderno: ho quasi finito la treccia di una ragazza/elfo quando suona la campanella della ricreazione, e la classe si svuota come un palloncino bucato, quando non scoppia. Esco lentamente con Claudia e rimango appena fuori dalla porta, non ho voglia di girare per la scuola, e fuori pioviggina, quindi sto dalle macchinette a chiaccherare. Ogni tanto guardo il corridoio, magari vedrò Marco... Ma che dico, spero che non venga! Se Claudia lo vedesse parlare con me, non mi darebbe un attimo di tregua, pensando che sia un mio spasimante! Ridicolo, io che piaccio a uno più grande! Però a un certo punto lo vedo... Mi sta guardando! Ma non posso salutarlo! Gli sorrido con un cenno piccolissimo e torno subito a parlare con Claudia e le altre. Per fortuna la ricreazione finisce e lui non è venuto a parlarmi, non avrei saputo come fare! La giornata va avanti velocemente, e quasi senza che me ne renda conto suona la campanella di fine giornata. 'Magari sul bus lo vedo Marco' penso, e salutata Claudia vado alla fermata. Lui infatti è già lì, però ha le cuffiette... non lo voglio disturbare, quindi non lo saluto. Arrivato il bus salgo dopo di lui, e mi siedo dall'altra parte del mezzo. Scendo alla mia fermata che non ci siamo scambiati neanche uno sguardo. Ma perché sto pensando così tanto a lui? Sarà che mi ha parlato stamattina, è senz'altro così.

"Sono tornata!" "Tornata! Tornata!" A rispondermi c'è solo Dorian, il pappagallo di casa. Come al solito i miei sono a lavorare a quest'ora, così mi metto su una pasta, anche se in realtà ho poco appetito, al contrario di Dorian che mangia i semi che gli ho messo nella ciotolina a una velocità incredibile "Avevi fame eh?" "Fame! Fame! Mangiare!" 

Arrivata in camera, accendo il PC e mi metto a guardare video su YouTube, poi mi ricordo che devo scegliere i brani per il violino e mi metto al lavoro. Verso le 6 arriva mia madre, che si mette a preparare la cena. A tavola (nel frattempo è arrivato anche mio padre) mi chiedono com'è andato il primo giorno di scuola "Abbastanza noioso" rispondo "Be' allora tutto nella norma no?" commenta mio padre ridendo: non è mai stato un amante degli studi, appena ha conseguito un diploma tecnico da elettricista è andato subito a lavorare, cosa di cui non si è mai pentito. Mia madre invece insegna alle medie, inglese e a volte anche francese se c'è bisogno di una supplenza: la nonna di mia mamma era francese, quindi per un ottavo sono francese anch'io! Però non lo parlo, anche se un po' lo capisco.

Finalmente arrivo nel letto, saluto Claudia con un messaggio e mi addormento praticamente subito, ma prima mi balena in mente Marco: domani mattina lo saluterò. Forse. Mah, non so neanche che dirgli... ci penserò domani!


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