Cuffie

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POV Marco


Sono tornato a casa, e dopo aver mangiato sono salito in camera. Finalmente riesco a sedermi sulla mia poltrona, e mi metto le cuffie: queste mi permettono di ignorare quasi del tutto quello che succede intorno a me, che molto spesso è proprio quello di cui ho bisogno. Devo riflettere su quello che ho sentito dire da Vanessa... Perché ha detto che non mi parlerà più? Cioè, non ne sono certo, perché magari parlava di un altro Marco.           

Seh, come no.

Cosa le avranno detto le sue amiche su di me? So che girano delle voci sul mio conto, ma non ho mai approfondito perché non mi è mai interessato, ma se adesso delle stupide chiacchere dovessero compromettere il rapporto tra me e lei...

Inoltre non è così facile scoprire cosa si dice sul proprio conto, a meno di non avere qualche amico che possa fare delle ricerche per conto tuo. Ora che ci penso, oggi Fra non c'era, provo a mandargli un messaggio: apro Whatsapp ma vedo che non è online da stamattina. Gli scrivo lo stesso:

M- Ehi Fra, come mai oggi non c'eri? Stai male?

Conoscendolo potrebbe volerci un po' prima che risponda, così riordino gli appunti. Quando ho finito ricontrollo Whatsapp, ma ancora niente, allora guardo qualche video su YouTube, e controllo le visualizzazioni del mio ultimo video, che in 6 giorni sono salite al vertiginoso numero di...39. Ok probabilmente è perché non carico quasi mai, e inoltre non pubblicizzo da nessuna parte i miei video... ma sono dettagli, dettagli insignificanti. Controllo nuovamente l'applicazione di messaggistica istantanea più usata in Italia, ma Francesco non è ancora entrato su Whatsapp. 

Comunque, anche senza il suo aiuto devo risolvere il problema. E forse il metodo più veloce e sicuro è chiedere direttamente a Vanessa... sempre che io riesca a parlarle, ovviamente. 

All'improvviso dal piano di sotto mia madre Sibilla chiama per la cena, e subito sento lo scricchiolio dei quattordici gradini di legno che separano il piano superiore da quello inferiore: i miei fratelli sono andati all'assalto. Io mi incammino tranquillamente verso il bagno per lavarmi le mani, sapendo che fra pochi secondi sarò raggiunto da loro, dopo che la mamma avrà chiesto loro se si sono lavati le mani. E puntualmente mentre sto uscendo dal bagno sento di nuovo le scale scricchiolare, e sorrido mentre Pietro e Giovanni corrono verso il bagno alla velocità della luce o quasi. Consumiamo la cena nel solito trambusto, sotto lo sguardo un po' infastidito, un po' rassegnato di mio padre, che vorrebbe mangiare in santa pace. 

Finita la cena torno in camera, e mi decido: domani parlerò con Vanessa!

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Al suono delle sveglie io e i miei fratelli, con la solita grazia di tre mammut mummificati, ci prepariamo per uscire. Mi guardo allo specchio: i miei capelli castani si sono schiariti col sole, come tutte le estati. Indosso una maglietta nera senza scritte, dei jeans neri e scarpe nere. Comincio a pensare che dovrei variare il mio vestiario. La montatura degli occhiali almeno è grigio metallizzato. a parte le stanghette che sono nere... Pazienza. 

Salgo sul bus e come ogni mattina aspetto con ansia la fermata da cui salirà Vanessa: oggi le chiederò spiegazioni, e dovrò essere molto deciso!

Ma alla fermata, Vanessa non c'è. Salgono i soliti altri, e una ragazza sembra fissarmi. Ma non è Vanessa quindi non mi interessa, e poi sicuramente mi sbaglio, magari sta fissando qualcuno dietro di me. Meglio distogliere lo sguardo per non fare figuracce.

Arrivo a scuola, e cerco Francesco con lo sguardo: non lo trovo, così vado direttamente in classe, sperando che sia già arrivato. Ma quando entro in classe il banco accanto al mio è vuoto, e io mi incammino tristemente al posto. Avrei voluto chiedergli consiglio, ma ormai ho deciso che parlerò con Vanessa alla ricreazione.

Suona la campanella, e il coraggio mi viene meno, ma mi costringo ad alzarmi e andare dalle macchinette al piano di Vanessa. Mentre la aspetto mi prendo un caffè. Passano due minuti e non la vedo, forse sarà in classe? Dovrei entrare... Nella sua classe. Per parlarle.

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MA NEANCHE PER SOGNO!

Suona la fine della ricreazione, e scendo le scale sconsolato. Non sono riuscito a parlare con Vanessa, eppure ce l'ho messa tutta! ...Be' quasi.

Magari la vedrò al rientro!

//Scusate se scrivo così poco...

Presto ci saranno delle svolte, non perdetevi i prossimi capitoli.

Ah, e grazie per aver letto fino a qui questa storia improvvisata!

Eyesinfire

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