POV Marco
Alla fine non ho visto Vanessa neanche al rientro... Sono appena arrivato a casa, e dopo aver superato l'usuale dedalo di giocattoli, fratelli e sedie con vestiti arrivo alla mia solita postazione, seduto sulla poltrona con le cuffie.
Voglio parlare con qualcuno di quello che mi sta succedendo, e per me parlare con qualcuno significa parlare con Francesco: non mi risponde da ieri, quindi decido di chiamarlo.
< ...Ciao...> mi risponde una voce sconsolata
<Cosa succede?> chiedo subito, dimenticandomi di tutto quello che volevo dirgli. Francesco di solito è una persona solare, sono io quello depresso!
<Un po' di cose... ti va di vederci giù al parco?> <Certo, arrivo subito>
Quando, due minuti dopo, arrivo al parco lo trovo già lì. Mi saluta senza troppa energia, e mi invita a sedere vicino a lui.
-Ora ti spiego tutto... Mio padre l'altro giorno è arrivato a casa entusiasta, e ci ha annunciato di aver trovato un nuovo lavoro molto migliore del precedente. Lavorerà per una grossa ditta, e gestirà un team di venti persone fin da subito-
-Ma è fantastico Fra!- lo interrompo
-Aspetta a gioire... la ditta si trova negli Stati Uniti. Ci trasferiamo là-
Lo guardo. Nei nostri occhi si possono scorgere anni di amicizia, che scorrono veloci nei cinque secondi più lenti della mia vita. Poi, cercando di nascondere il magone, gli chiedo -Quando?-
-In una settimana-
-Ma è subito!-
-Già-
Guardo per terra. Sulle mie scarpe leggermente consumate passeggia una coccinella dorata *, che subito dopo si alza in volo indeciso e si perde nel verde del parco, senza possibilità alcuna di rivederla.
-Ehi, ci possiamo sentire tutti i giorni al telefono Marco! Ci sono anche le videochiamate, anche se in questo modo si perde il vantaggio di non dover più vedere la tua brutta faccia...-
Sul mio volto compare un sorriso amaro, e annuisco. Promettiamo di sentirci il più spesso possibile, poi ci salutiamo e andiamo ognuno verso casa propria, senza voltarci.
Ho la testa completamente vuota, e lo sguardo perso nel vuoto. Nel silenzio assordante dei miei pensieri, all'improvviso sento il mio nome
-Ciao scusa, sei tu Marco vero?-
Chi mi ha parlato è una ragazza piuttosto bassa, coi capelli scuri fino alle spalle. Annuisco, e lei comincia a parlare
-Sono Alice, un'amica di Vanessa. Ovviamente sai di chi sto parlando... E credo che tu abbia sentito una parte dei nostri discorsi, in cui dicevamo a Vanessa di starti lontana...-
Allora avevo sentito giusto! Ma perché questa ragazza me lo sta dicendo?
-... in pratica un'altra nostra amica, Claudia, ci ha riferito alcune voci sul tuo conto, e non sono belle... Io ovviamente non credo a questi pettegolezzi ma Vanessa è molto suggestionabile-
-Quali voci?- chiedo, sinceramente interessato. Non conosco questa ragazza e non mi importa, ma sta rispondendo alle domande che ho in testa dall'altro ieri.
-Dicono che sei un tipo strano, che se ne sta per conto suo e non parla mai con nessuno, se non con il suo compagno di banco. Ma dicono che lo fai solo per non risultare antipatico... Alcuni giurano di averti visto parlare da solo, e non in italiano... Sembravi mescolare diverse lingue: qualcuno dice di aver sentito parole francesi, inglesi e spagnole. Facendo delle ricerche su internet, dicono di aver scoperto che una setta satanica degli anni Settanta parlava così, di modo che solo pochi eletti potessero capire tutti i discorsi, e non potesse capitare che persone che non c'entravano niente capissero i loro obbiettivi: e non erano certo belli... Sacrificavano piccoli animali a Satana o ad altri diavoli! Si dice anche che fossero mezzi vampiri, e a volte ti hanno visto con le labbra sanguinanti, come se avessi appena finito uno spuntino.
Lo so, è stupido...-
Io la guardo stupefatto: non pensavo che i ragazzi delle superiori avessero così tanta fantasia.
Scoppio a ridere, e mi guarda in modo strano
-Scusami- dico ridendo -E' che non me l'aspettavo proprio! Comunque credo di poter spiegare tutto: sto spesso da solo perché a casa siamo in tanti e non mi riesce mai di stare in solitudine, e una classe di 30 persone è perfetta per stare da solo. Parlare da solo? Mai sentito parlare di auricolari? Spesso telefono a una mia amica a distanza, che vive in Francia. Lei conosce lo spagnolo, e ogni tanto mi insegna qualche parola. Io provo a usare un po' di francese mischiato al mio inglese, e alla fine vengono fuori queste conversazioni poliglotte. E per le labbra sanguinanti... be, ho le labbra secche e mi dimentico sempre di mettere il burro di cacao, inoltre quando sono nervoso a volte mi mordo le labbra. -
Mentre mi ascolta, Alice sembra quasi divertita
-Dicono anche che ti porti un coltello a scuola-
-Assolutamente vero! Ma è un coltellino multiuso scalercissimo da 15 euro- concludo ridendo.
Dopo qualche secondo ci guardiamo
-Comunque- dice Alice -Dobbiamo spiegare tutto questo a Vanessa-
-Ti ringrazio, ma perché mi stai aiutando?- le chiedo.
Lei assume un espressione particolare, come se dovesse salvare il mondo, che mi rimane impressa nella mente: è adorabile.
-Odio le ingiustizie, e questa lo è di certo-
Ci mettiamo d'accordo per raccontare tutto a Vanessa l'indomani: Alice insiste per la mia presenza.
//Ecco un altro capitolo!
//Finalmente Marco si è potuto spiegare... Ma Vanessa accetterà di parlare con lui? Claudia rovinerà di nuovo tutto?
* Avete ascoltato "The Gold Bug" di Alan Parsons Project? La sto ascoltando mentre scrivo questo.
//Come lo scorso capitolo, ecco la bozza
M è tornato a casa, e decide di chiamare Fr, il quale gli chiede di incontrarsi. M va all'appuntamento, nel piccolo parco a metà tra le loro abitazioni. Si vedono, e Fr spiega che per il lavoro di suo padre dovrà trasferirsi in America e probabilmente non si vedranno più. M è molto dispiaciuto, ma i due si promettono di rimanere in contatto.
M sta tornando a casa quando vede Alice. Alice ha scoperto dove vive tramite una sua compagna, che aveva sentito che Alice era interessata a Marco. Lei gli racconta tutto, lui è incredulo, e le spiega tutto quanto (i motivi per i quali parla diverse lingue, a volte ha le labbra insanguinate e il coltello) e decidono di spiegare tutto a V.
//Fra qualche giorno un nuovo capitolo, grazie per aver letto fino a qua!
//Eyesinfire
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Macramè
RomansaLa copertina l'ha fatta @giuliarighi_ Questa storia originariamente doveva essere di un solo capitolo, ma quando l'ho pubblicata alcune persone che l'hanno letta mi hanno proposto di proseguirla... e quindi io provo! Non ho mai scritto storie di que...