Capitolo 34.

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Evan's pov
Manca meno di una settimana, cioè 4 giorni per la precisione allo spring party.
Non sono il tipo di proposte romantiche e cose così, d'altronde è ovvio che ci sarei andato con lei dato che è la mia ragazza ho deciso di chiederglielo in modo carino.

Lei ora sta venendo a casa mia, non ci incontriamo molto spesso nella sua perché c'è Alan e potrebbero causarsi scene imbarazzanti.

Sento il campanello e ad aprire la porta ci pensa mia madre contentissima di vederla.
Sale su da me e ci sediamo sul letto.
"Ciao scricciolo" la saluto,
"Scricciolo? Stai scherzando?" Ridacchia, lei non ha amato i nomignoli strani ed è per questo che ogni volta le do nomignoli strani.

"Comunque ti devo parlare Evan" si siede e dice seria "mio fratello è preoccupato per la squadra di football, mi ha detto della partita importante e non state facendo niente per affrontarla nel giusto modo",
"È vero la partita!" Mi ero completamente dimenticato,
"E dato che tu sei il capitano dovresti darti una mossa, organizzare allenamenti ecc"
"Ma di solito se ne occupa il coach"
"Ma se il coach è rimbambito ci pensa il capitano, cioè tu" mi indica scontrando il dito sul mio petto.
"Va bene, sarà fatto".

"Cosa facciamo?" Mi chiede,
"Beh quello che vuoi tu" rispondo io,
"Mm non so, mangiamo" esclama
"Mangiamo?" Rido,
"Si tua madre ha fatto una torta che sembrava buonissima" si lecca i baffi,
"Aspettiamo che sia pronta e poi scendiamo a mangiarla, ok?" Dico ridendo,
"Perfetto" fa lei sedendosi accanto a me.

Glielo chiedo ora? Cioè, non vorrei chiederglielo tipo 'vieni al ballo con me?' Ma una cosa più carina che non si tratti solo del ballo ma di tutta la nostra storia. Ma non ci riesco, non sono mai stato bravo con le parole e non sono preparato.

"Chanel?" La richiamo,
"Dimmi" dice lei un po' distratta a guardare dentro i miei cassetti che sinceramente non so neanche cosa nascondino.
"Non so come iniziare" sento le mani sudate,
"Allora stiamo insieme da più di tre settimane e devo dire che sta andando molto bene, da quando ti ho vista ho provato interesse per te, la tua freddezza e acidità mi facevano ribollire il sangue ma non riuscivo a stare lontano da te, ho sempre pensato che una persona da sola non può cambiare del tutto, magari L esteriorità, ma il carattere si cambia in due, mi sarebbe sempre piaciuto cercare di cambiare la tua parte fredda anche se sei perfetta così, mi sarebbe piaciuto essere quella persona che ti facesse arrabbiare ed essere felice allo stesso tempo, quella persona che riuscisse magari a sciogliere, a riscaldare quella parte del tuo cuore ancora fredda e non so se ci sono riuscito"
"Evan" balbetta " mi hai lasciata spiazzata ma devo dire che si tu sei l'unica persona che è riuscita a riscaldarmi il cuore e non voglio che te ne vai, riscaldami il cuore Evan", la afferro e le do un bacio lasciando passare la lingua.

"Al ballo vieni con me lo sai no?" Chiedo sarcastico,
"Tu non me lo hai chiesto quindi non so" fa lei altrettanto.
"Quindi devo chiedertelo?"
"Si, in ginocchio"

"Cosa mi tocca fare" sbuffo divertito inginocchiandomi "Chanel Fenton, vuoi tu, venire al ballo con questo umile, formidabile, bellissimo, fantastico, geniale ragazzo?"
"Anche se non sono d'accordo con gli aggettivi, si accetto" sorride e mi prende abbracciandomi.

"Ora vieni che andiamo a mangiare la torta" la prendo per mano,
"Oh yessss" esulta facendomi ridere.

Riscaldami il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora