< dodici >

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< signor Germini ? > un medico uscì da una porta e gridò il nome del ragazzo .

< oh si , sono io , arrivo ! > rispose .
< martina ? > mi sussuró all'orecchio .
Dalla mia bocca uscirono solo , dei leggeri lamenti .
< martina ? Mi hanno chiamato , devo andare a farmi cucire la fronte ! > mi scostò i capelli dal viso , e mi accarezzò lentamente la guancia.

< Germini , è l'ultima chiamata ! Non possiamo aspettare tanto , abbiamo altri pazienti ! > tornò il medico , e sembrava molto infastidito .

< si mi scusi , ha ragione ... >
< martina ! > stavolta quasi lo urlò il mio nome .
Mi tirai su dalla sua spalla , stropicciandomi gli occhi .

< uffa! > sbuffai .

< vieni con me ? > mi chiese , come se avesse bisogno della mia presenza .
Gli feci di sì con la testa .

< seguitemi prego >
Mentre seguivamo il medico , Diego mi prese per mano .
Appena le nostre mani si toccarono sentii un brivido che mi percorse  tutta la schiena , e ovviamente lui se ne accorse e mi sorrise ; poi tornò a guardare dritto a se .
Siamo capitati in un ospedale enorme ! Ormai sono cinque minuti buoni che camminiamo dietro all' infermiere , seguendo la linea gialla disegnata sul pavimento .
In torno è tutto molto silenzioso , potrei dire che non c'è anima viva intorno a noi .
Continuiamo a camminare.
Dopo una svolta a destra finalmente , l'ambulatorio .

< prego accomodatevi > l'infermiere si fermò davanti alla porta , e mentre con una mano teneva ferma quest'ultima con l'altra ci fece segno di entrare .
Dentro alla piccola stanza , con un lettino , per visitare i pazienti e una scrivania , c'era ad aspettarci un dottore , abbastanza anziano di nome Dott . Bonora .

Si alzò in piedi < Buongiorno > protese il braccio verso di noi , sia io che Diego gli stringemmo la mano .

< buongiorno > aggiungemmo entrambi .

< sedetevi pure > ci sorrise , e si rimise seduto sulla sua poltrona .
Ci sedemmo anche noi .
< vedo che ti tamponi il sopracciglio , cosa hai fatto giovanotto ? > prese un taccuino.

< ho fatto a botte ... e l'altro ragazzo mi ha aperto il sopracciglio , e non smette di sanguinare. > disse un po' imbarazzato .

< ho capito , adesso ci darò un'occhiata . Eh , spiegami un po', hai fatto a botte per questa bella ragazza ? Suppongo sia la tua ragazza . > si alzò per visitare il ragazzo .
All'ultima frase del dottore ci bloccammo entrambi , mi girai a guardare il ragazzo dagli occhi castani e notai che era come congelato e aveva un sorrisino da ebete .
Io ero pietrificata , non dalla vergogna , anzi , ma dalla reazione che avrebbe avuto il ragazzo .
Dopo qualche secondo si " scongelò " .

< si , è colpa sua se mi ritrovo questo taglio ... ma d'altronde per la mia ragazza questo ed altro ... > il sorrisino da ebete si trasformò in un sorrisino più che soddisfatto .

< capisco . > il dottore ricambiò il sorriso .
Poco dopo quest'ultimo toccó la ferita al ragazzo e lui gemette dal dolore .

Si , lo ammetto , un po' mi piace vederlo soffrire ...

< grande e grosso come sei , ti fa male se ti tocco una piccola ferita ? >
Alle parole del dottore mi misi a sghignazzare , aveva perfettamente ragione .
Se ne accorsero entrambi ;
Diego , mi guardò , mi guardò malissimo , mentre l'uomo sorrise e mi fece l'occhiolino.

< beh ora stringi i denti , ti daremo due punti >

< c-cosa ? E l'anestesia ? > chiese preoccupato .

< sei proprio una femminuccia ... mettiamo punti a bambini senza l'anestesia e non dicono niente ... > riprese in giro il ragazzo .

< non sono una femminuccia , era solo per chiedere . > serrò la mascella , e strinse i pugni .

Adesso si metterà ad urlare come un bambino.

Il dottore iniziò a suturare , e il ragazzo cambiò dal giorno alla notte .
Se stava soffrendo non lo dava da vedere per niente , forse voleva farsi vedere forte davanti ai miei occhi.
Dopo pochi minuti il dottore concluse .

< tra qualche giorno i punti verranno via da soli . >

< okay grazie mille > sorrise il ragazzo .

< arrivederci ! > dissi , e poi uscii dalla stanza con il mio coinquilino alle spalle .

< quindi , io sarei la tua ragazza eh ? > dissi scherzando .

< si > mi prese e mi baciò , un bacio profondo e pieno d'amore.

Si mi sarebbe veramente piaciuto che succedesse questo mah , purtroppo , non fu così.

Rise < no , scherzavo , tenevo il gioco al dottore >
Ci rimasi male , ma d'altronde uno come lui come poteva innamorarsi di una come me , probabilmente mi vedeva solo come un'amica e una che ci sarebbe sempre stata quando lui avrebbe avuto bisogno di sfogarsi ; niente di più .



< hai tu le chiavi ? > chiese controllando di non averle nelle tasche dei jeans.

< che chiavi ? > sbadigliai

< secondo te che chiavi ? Sono davanti alla porta del bungalow , secondo te quali chiavi cerco quelle di un armadietto!? > sbuffò

< scusa ! > sbuffai alzando gli occhi al cielo < sono sempre le due e mezza di notte , sto dormendo in piedi > iniziai a rovistare nella borsa < tó > gli porsi le chiavi .

< grazie > aprì la porta .
Entrambi entrammo.
Nessuno dei due fiatò , ognuno si diresse nella propria stanza .



Cellulare che suona .
Mi giro , guardo l'ora e sono le otto del mattino , le otto !
Prendo il cellulare e nella schermata c'è scritto :
Mamma .
Io l ammazzo , da quale pulpito gli viene in mente di chiamarmi a quest'ora !?
Scocciata , molto scocciata rispondo .

" pronto ? "

" ciao marty ! Ti chiamo per sapere come va "

" e non potevi farlo più tardi ? "
" comunque bene , e a casa come va ? "

" perché ti ho svegliata ? "

" nooo , scherzi mi alzo alle cinque di solito "

" va beh ... comunque a casa tutto bene "
" quando torni che non mi ricordo? "

" tra tre giorni "

" okay , va bene dai ... ci si sente e ci si vede tra tre giorni , ciao patatina ! "

" ciao mamma , e per la prossima volta di prego non mi chiamare così presto e patatina "

" ciao " mise giù .
Spensi il telefono evitando così che altre persone avrebbero potuto disturbarmi , e mi rimisi a dormire .

&quot; Iniziò tutto da uno sguardo &quot;  { #Wattys2018 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora