Kayla's pov.
Eravamo in una situazione alquanto imbarazzante io e Justin. Lui seduto con le gambe a penzoloni sul lato destro del letto ed io al suo fianco. Eravamo molto vicini, forse anche troppo; così tanto da farmi diventare nervosa.
Speravo che lui non se ne accorgesse, ma davvero non riuscivo a smettere di torturarmi le mani o guardare dovunque tranne che i suoi occhi.In più stavo cercando di analizzare bene il suo discorso, forse il primo vero tra di noi, perché per il resto sapevamo solo insultarci a vicenda.
Mi aveva detto cose abbastanza profonde e voleva che seguissi a tutti i costi i suoi consigli. Non avevo mai visto prima di allora questo suo lato saggio.
Sapeva come sorprendermi, non sempre positivamente (la maggior parte delle volte mi faceva incazzare da morire), ma aveva sempre quel modo di fare così spensierato, di chi prende la vita con leggerezza e ne assapora ogni attimo, vivendo pienamente tutte le emozioni che un uomo possa provare.Ma Justin non era solo questo, non era solo l'immagine superficiale che dava di sé.
Aveva un carattere che andava ben oltre le apparenze e Austin me lo ripeteva sempre nonostante io non volessi crederci.
Le sue parole mi avevano spiazzato e stavo ancora cercando di "metabolizzare" il tutto, o forse semplicemente non sapevo cosa rispondergli e non capitava spesso che io non trovassi le parole.
Eppure aveva ragione, io amavo, inconsapevolmente forse, ma lo facevo.
Il silenzio che caló tra di noi si fece pesante, insostenibile. Lui che cercava di riprendere fiato e mi scrutava con quei suoi pozzi senza fine. Mi aveva messo alle strette e tentava di leggermi dentro.
Stavo per inventarmi qualcosa, quando sentimmo il rumore della porta che si aprì di scatto.
"Ehi cosa sta succedendo qui?" e la chioma nera di Paige sbucó nella mia camera, seguita da Austin.Io tirai un sospiro di sollievo perché davvero la tensione che si era venuta a creare mi aveva messo in difficoltà.
Justin aveva ancora lo sguardo fisso su di me, in attesa che dicessi qualcosa.
I due, appena arrivati, ci guardavano come fossimo degli alieni. Non si erano ancora abituati al fatto che ci parlavamo di nuovo. In più la situazione in cui ci avevano beccati poteva apparire ambigua.
"Ehilà ragazzi come state?" Mi alzai andando loro incontro, facendo finta di niente.
"Ripeto. Cosa succede qui?" Chiese Paige con sguardo furbo e sorriso malizioso."Nulla. Stavamo studiando" ma la voce di Justin, che fino a quel momento non aveva spiccicato una parola, mi interruppe salvandomi dalla mia inevitabile brutta figura.
"Stavamo studiando ed ovviamente abbiamo litigato perché io le ho lasciato fare tutto il lavoro pesante da sola" in parte era vero."Tipico" rise Austin.
"Tu cosa ridi imbecille?" La mia migliore amica era visibilmente incazzata. "Volete sapere cos'ha combinato mister universo dell'anno?
Oggi mentre eravamo in centro ha fatto il cascamorto con tutte le ragazze che abbiamo incontrato"
"Adesso non esagerare, era solo una e mi ha solo chiesto indicazioni"
"Sta' zitto e non provare a contraddirmi o ti castro" lessi la paura negli occhi di Austin che alzò le mani in segno di resa.
Quando si arrabbiava, la mia amica diventava una iena e con le sue minacce assurde mi faceva ridere con le lacrime.
Paige non avrebbe fatto male nemmeno ad una mosca, ma il modo in cui le pronunciava incuteva davvero timore."Cosa stavo dicendo? Ah giusto!" continuò a parlare a ruota libera "che poi io non giudico nessuno, ma davvero quella aveva un vestitino così corto che le si vedevano le mutande e talmente stretto che respirare era una fatica. Dovrebbero abolirle queste ragazze." Disse seriamente scuotendo la testa.
"Ma cosa stai blaterando?" Rise Austin.
"Stai forse insinuando che non è vero?"
STAI LEGGENDO
Blonde hair
Romansa"Perché noi siamo come la notte, così intensa, buia, paurosa. Ma quando è illuminata dalla luna... beh in quel caso è tutta un'altra storia. Siamo così sbagliati che i nostri difetti, insieme, si annullano. E non importa il blu dei miei capelli o qu...