Chapter 7.Mi dispiace, forse è solo colpa mia.
Lo vedo preoccupato e devo ammettere che non sopporto vederlo così.
<<Hey, Ethan..so che magari non è il momento, ma..chi era?>>
<<La preside>>.-Mi dice, senza degnarmi di uno sguardo.
<<Vuoi che ti accompagno?>>.
<<No tranquillo ci vado da solo>>.
E' tornato ad essere il solito Ethan.
Usciamo dal teatro e accelera il passo per poi andare in presidenza.
Devo ammettere che sono un po' preoccupato così decido di aspettarlo qui fuori.
Dopo 20 minuti lo vedo uscire.
<<Allora?>>.-Gli dico con un filo di preoccupazione.
<<Francesco, non qui>>.-Mi afferra il polso e mi porta in un'aula vuota.
Ti prego Ethan, non tenermi sulle spine.
<<Iris mi ha detto che non deve ripetersi più un episodio del genere, che sono stato assunto da poco e devo comportarmi bene se non voglio essere licenziato>>.
Lo interrompo.
<<Lo sapevo è tutta colpa mia>>.-Dico per poi alzarmi e facendo avanti e indietro.
Mi viene vicino.
<<Ha voluto sapere chi fossi e a quale classe appartenessi>>.
<<Cosa?>>.-Mi copro la bocca.
<<Già, ma le ho spiegato che non c'entravi nulla, è che è stata una mia idea portarti in teatro>>.
Fa una pausa.
<<Adesso però devo andare, non pensarci troppo, non abbiamo fatto nulla di male>>.-Mi dice per poi lasciarmi solo in'aula.
Mi sento come se fossi stato appena mollato.
Io proprio non capisco il comportamento di Ethan.
L'attimo prima si mette addirittura a cavalcioni su di me, e l'attimo dopo si comporta in maniera fredda.
La situazione mi sta leggermente sfuggendo di mano, non devo dimenticare che è un professore, e che il nostro rapporto dovrà sempre essere così formale.
Anzi, è già tanto se oggi mi ha dedicato un'ora del suo tempo.
Suona la campanella e mi reco al mio armadietto, quando sento qualcuno chiamarmi.
Cazzo Alex e Lola stanno venendo proprio nella mia direzione.
<<Hey, ragazzi, tutto bene?>>.
<<Benissimo, ma dicci di te, che fine hai fatto? Sei scomparso>>.-Dice Lola.
<<Si, ho solo perso tempo in presidenza>>.
Speriamo che abbocchino, non so proprio cosa dire, e le bugie non sono il mio forte.
<<A fare?>>.-Interviene Alex.
<<Cos'è il terzo grado? Rilassatevi, la preside doveva spiegarmi ancora il programma scolastico per intero, sapete..tutta quella lista piena di progetti e attività extra scolastiche>>.
<<D'accordo, ad ogni modo la prof di storia è leggermente incavolata con te, ti conviene dirle subito cos'è successo se non vuoi che ti prenda di mira>>.-Dice Lola.
<<Mi inventerò qualcosa>>.-Accenno un sorriso.
Li saluto e aspetto il mio autobus.
Fortunatamente non impiego molto ad arrivare a casa.
Noto che non c'è nessuno così decido di prepararmi un panino per poi chiudermi in camera.
Mi stendo a pancia in giù e penso ad oggi, e a tutto quello che è successo con Ethan.
Ripenso a quando ha suonato quel brano e a quando ci siamo messi a correre.
E' stato davvero tutto magico.
Poi ricordo che adesso non potremmo più vederci in teatro tutti i giorni.
E devo ammettere che la cosa mi riempiva il cuore di gioia.
Potevo farci l'abitudine ad averlo sempre vicino, invece adesso, mi toccherà vederlo solo durante le lezioni in classe mia.
Ethan, mi piace da morire.
Non so se definirla cotta o altro quello che provo per lui, ma so di provare qualcosa.
So che quando lo vedo il cuore mi batte all'impazzata, che arrossisco ogni qual volta che mi parla e ho i brividi ogni volta che mi sfiora.
Che ho il bisogno di vederlo sempre, che spesso mi capita di pensare di voler baciare quelle labbra che purtroppo non mi appartengono.
E mi chiedo, come imparerò a convivere con una persona che non mi appartiene.
Che sarà sempre tutto un "guardare e non poter toccare".
Ma la cosa che mi rende triste più di tutto il resto, è sapere che lui è fidanzato.
Che c'è una persona, da molto più tempo di me, a cui lui dedica attenzioni su attenzioni, che è l'unica che lui desidera, e l'unica che gli manca alla fine della giornata.
Cerco di non pensarci e decido di mettermi a studiare.
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I put a spell on you.
RomanceTrailer ⬇️⬇️⬇️ https://youtu.be/DN0beIDOgaA ♡ Trama: Non pensava che trasferirsi in un'altra città fosse così impegnativo, sopratutto non pensava che potesse essere ancora più difficil...