Baciare Ariane era stato per Thomas come tornare a casa dopo un lungo esilio, credeva che gli avrebbe opposto resistenza ,invece si era lasciata andare tra le sue braccia.
Gli aveva messo una mano nei capelli e si era lasciata stringere, forse anche lei aspettava da tanto ,forse anche lei provava qualcosa di sensazionale per lui, dirlo a parole era una cosa,dimostrarlo con i fatti era ben altro; ma Ariane gli aveva detto e dimostrato che teneva a lui. Solo che subito dopo erano subentrati i cavolfiori ed era sparita come al suo solito.
Nei giorni che seguirono cercava di evitare di rimanere sola con Thomas , arrivò a far alzare di buon ora Sir Augustus per fargli fare colazione insieme a Thomas così che lei fosse libera di farla in cucina con Clara.
Un pomeriggio era intenta ad accarezzare i gattini con Willy e appena vide arrivare Thomas lanciò in aria il gattino spaventando Willy e corse a nascondersi nelle stalle ,nonostante avesse una paura folle dei cavalli era rimasta spalmata sul muro evitando anche di respirare.
Se in un primo momento Thomas aveva trovato la situazione divertente,dopo svariati giorni in cui la stessa situazione andava avanti decise che era giunto il momento di risolvere la situazione.
La mattina seguente nonostante il padre fosse seduto a tavola si alzò e andò in cucina a prendere una recalcitrante Ariane per fare colazione con lei.
Mai nei suoi ventisei anni aveva dovuto pregare una donna per fargli compagnia, erano sempre state più che consenzienti, ma come aveva ormai capito Ariane era al di fuori da tutto ciò a cui era abituato.
Le riempì il piatto nonostante le sue lamentele e le rivolse uno sguardo di ammonimento che la indusse ad abbassare lo sguardo .
Gli occhi le si riempirono di lacrime ma le trattenne e seppur controvoglia mangiò tutto quello che aveva nel piatto fino a correre via perché si sentiva male.
Thomas la rincorse e le tenne i capelli finché non ebbe finito di rigettare tutto quanto, poi la aiutò a sciacquare il viso e cercò il suo sguardo che però gli fu negato.
La lasciò andare ,sapeva che in quel momento non avrebbe parlato,era troppo scossa e provava molta vergogna.
Fu solo a sera inoltrata che si recò nella sua stanza ,l'avrebbe svegliata ,aveva bisogno di risposte.
Ma Ariane era sveglia e guardava il cielo stellato, da quando l'aveva baciata non riusciva a dormire,Clara le aveva detto che la vedeva un po' stanca.
"Ariane"
Nel sentirsi chiamare scattò con gli occhi verso la porta, Thomas era più bello che mai ,i suoi occhi neri e i capelli spettinati gli conferivano un aria selvaggia .
"Avete bisogno di qualcosa milord?"
Thomas sbuffò contrariato e con due falcate si avvicinò a lei.
"Siamo tornati al milord Ariane? Perché mi sfuggi?"
Ariane scosse la testa.
"Non è vero ,io non vi sfuggo......."
"Prova a dire ancora una volta milord e ti bacio seduta stante! E non venirmi a dire che non mi stai evitando, non sono stupido. Ieri sei andata a nasconderti nella stalla,ti rendi conto Ariane? È stato davvero così brutto baciarmi?"
L'aveva interrotta di proposito perché era talmente tanta la voglia che aveva di assaporare di nuovo quella bocca che stava davanti a lei rigido come una statua di dura roccia per non stringerla a se.
Ariane nascose il viso tra le mani e maledisse tutte le pedaline scoperte di quella sera.
Thomas prese le mani e le scostò dal suo viso, le alzò il mento e la guardò negli occhi, occhi che ne avevano viste così tante ,ma che non si erano mai fatti abbattere, tranne che in quel momento, negli occhi di Ariane lesse paura e disagio.
"Ti prego Ariane non nasconderti ai miei occhi. Parlami,dimmi cosa c'è che ti turba."
Ariane sospirò e appoggiò la fronte sul solido petto di Thomas .
"Ho paura Thomas"
"Di me?"
"Oh no. Ho paura di ciò che non conosco."
"Hai ...hai avuto paura del mio bacio? "
Ariane scosse la testa, non era stato il bacio a farle paura, ma le emozioni che aveva procurato.
"Sei sicura Ariane?"
"Si "
Prima che potesse realizzare che le braccia di Thomas la stavano stringendo la sua bocca l'aveva catturata in un bacio dolce.
Stavolta Thomas non le teneva la testa quindi poteva allontanarsi quando voleva, il problema era che lei quel bacio lo voleva e lo voleva così tanto che aveva evitato Thomas per tanti giorni.
Quando smise di baciarla Thomas la guardò negli occhi e finalmente li vide luccicare , le accarezzò il viso e posò un bacio leggero sulle sue labbra.
"Non nasconderti più Ariane. Questi giorni sono stati un inferno e le notti sono state lunghe e interminabili."
"Non sei riuscito a dormire?"
"Si ma non per il solito motivo, stavolta ero troppo preoccupato che tu potessi scappare..."
"Mi dispiace. Neanche io riesco a dormire bene."
Thomas la guardò intensamente , quel piccolo furetto gli stava cambiando la vita.
"Ariane"
"Si milord?"
Thomas represse una smorfia e Ariane scoppiò a ridere contagiando anche lui.
Poi le prese la mano e la accompagnò sul letto ,la fece sdraiare e rimase a contemplarla ,era così bella.
"Chiudi gli occhi Ariane e rilassati, cerca di dormire . Buonanotte."
Stava per andare via quando la voce di Ariane sussurrò piano una richiesta.
"Resta con me."
Ariane lo disse senza pensarci e nascose il viso nella penombra ,lontana dal riverbero della candela accesa sul tavolino, si vergognava ,non era giusto dormire con un uomo che non era suo marito ma in quel momento voleva solo che lui riuscisse a riposare bene.
Lo osservò mentre toglieva la cintura e la poggiava sulla sedia ,poi tolse la tunica e Ariane contemplò il petto scolpito su cui si notavano ancora le tre ferite arrossate ,il cuore iniziò a batterle forte che temette addirittura che Thomas potesse sentirlo ,si girò dandogli la schiena e attese trattenendo il fiato finché lui non si infilò tra le spesse coperte.
Thomas vide il corpo rigido di Ariane e trattenne una risata, quella ragazza era strana prima lo invitava a restare con lei e poi quasi non lo guardava per timore, si avvicinò piano a lei e le passò un braccio intorno all'esile vita tirandola al suo petto, si riempì il naso del delicato profumo di lavanda e le posò un piccolo bacio sulla spalla prima di sussurrare nell suo orecchio "Buonanotte mia dolce Ariane".
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Il fiore della brughiera
ChickLitInverno del 1769 ,Ariane ascolta una conversazione tra le sorelle. Suo padre vuole darla in moglie al Signor Plinke ,il vicino vecchio e brutto. Non comprende il motivo delle decisione ma non la condivide. Fin da quando ha iniziato a capire ha sem...