~6~

5.9K 282 14
                                    

Clara le aveva detto che Sir Thomas stava ritornando, non sapeva se esserne contenta.
Una parte di lei voleva restare, un'altra parte invece le suggeriva di andare via prima possibile per mettere ancora più distanza tra lei e i Duran ,se avessero scoperto dove si trovava l'avrebbero riportata indietro e costretta a sposare Silas Plinke.
Doveva andare di nuovo nel bosco, le erbe per la medicazione del braccio di Devon erano ormai andate a male e ne servivano di fresche.
Passando per il cortile senza volerlo ascoltò le chiacchiere di alcune donne intente a legare fascine di legna, a quanto aveva capito Sir Thomas si trovava dai Duran.
Corse via nel bosco ,se era li era per dire loro che lei si trovava nel suo castello,doveva andare via prima del suo ritorno.
Raccolse in fretta e distrattamente le erbe di cui aveva bisogno e si accovacciò a salutare il suo fidato lupo.
"Sai lupetto quasi mi dispiace lasciare questo posto. Ma devo, solo qui mi sono sentita come a casa mia ,ma se i Duran dovessero aver scoperto che sono quì mi obbligherebbero a sposare quel vecchio e che il signore mi perdoni ma non voglio. Addio lupo,mi mancherai."
Lasciò un altro osso al lupo e azzardò ad accarezzare il manto nero e lucido, l'animale la lasciò fare e poi le mise la testa in grembo quasi a salutarla.
Ariane tornò al castello e cercò Devon per avvertirlo che gli avrebbe cambiato le bende, poi corse nella stanza che occupava e piegò lo scialle che Clara le aveva regalato,non aveva niente altro con se i suoi vecchi abiti aveva saputo che erano stati gettati via quindi doveva andare via con la veste che indossava .
Si guardò intorno nella stanza e represse l'istinto di piangere come si deve una volta nella sua vita,ma non ne aveva il tempo.
"Perdonatemi Devon se sentirete dolore significa che la ferita sta guarendo."
"Non preoccupatevi Ariane ,continuate."
La ferita era pulita e si stava iniziando a rimarginare, Ariane sorrise soddisfatta dal suo operato.
"Guardate Devon ,il vostro braccio è in via di guarigione. Questo sarà l'ultimo unguento che dovrete sopportare, dopodiché potrete lasciare la ferita senza bende in modo che si asciughi più in fretta. Tra qualche settimana potrete andare a prendere il vostro posto al fianco del re."
"Perché mi dite questo Ariane? Non sarete più voi a prendervi cura della mia ferita?"
"Oh per tutti i cavolfiori ho dimenticato le foglie di elicriso!"
"Cosa?"
"L'elicriso è.."
"Ariane non mi importa niente dell'elicriso. Vi ho fatto una domanda!"
"Mi dispiace Devon ma vi avevo detto che dovevo andare via. "
"Ma Thomas non è ancora tornato!"
"Lascerò i miei ringraziamenti a tutti voi. Non credo che se la prenderà. Ora se volete scusarmi."
Lasciò Devon nello studio e corse da Clara , avrebbe rinunciato anche all'acqua e al pane che aveva chiesto.
"Clara"
"Oh lady Ariane ,sembrate stravolta avete visto un fantasma?"
"No Clara. Sono venuta a salutarvi ,ho approfittato fin troppo della vostra ospitalità è tempo che io prosegua la mia strada."
"Ma lady Ariane Sir Thomas sta per rientrare non manca poi così tanto perché non aspettate domani?"
Ariane scosse la testa, aveva indugiato anche troppo, lei e la sua mania di voler aiutare sempre tutti ,ora era nei guai, Sir Thomas stava ritornando forse con Rufus o suo zio.
"No Clara devo andare. Mi raccomando all'alimentazione di Sir Augustus ,niente vino e carne rossa per parecchio tempo. La ferita di Devon è in via di guarigione ,gli ho messo l'ultimo unguento. Se si dovesse infiammare nuovamente pestate solo foglie di elicriso e lavandula. "
"Ma signorina...voi..."
Ariane abbracciò Clara e le sorrise dolcemente.
"Clara siete stata come una madre per me in questo tempo che sono stata quì,non dimenticherò mai di tutto quello che avete fatto per me. Ringraziate Sir Thomas per avermi dato una possibilità. "
Andò in camera prese lo scialle e passò dalla stanza del vecchio Augustus per vedere come stava ma dormiva,richiuse la porta e se ne andò dal castello voltandosi solo quando fu abbastanza lontana da non pentirsi.
Si incamminò lungo la strada che costeggiava il bosco ,quando sentì rumore di zoccoli si addentrò nascondendosi dietro un grande albero e guardò senza essere vista il drappello  di uomini a cavallo che ritornava al castello.
Ognuno di loro sembrava assorto nei propri pensieri ma sembrava che avessero i sensi all'erta nonostante fossero a poche centinaia di metri dalle mura del castello ,si chiese se tra loro c'era anche Rufus, rabbrividì.
Un uomo con un lungo mantello nero chiudeva in solitario il drappello di uomini, Ariane guardò per l'ultima volta quel viso che le aveva fatto battere il cuore e lo impresse nella mente per non dimenticarlo.
Arrivato in direzione dell'albero dove lei si nascondeva Thomas scrutò tra il fitto degli alberi ,il sesto senso gli diceva che c'era qualcuno che lo osservava ma finché non lo avesse attaccato lui non lo avrebbe cercato.
Schioccò le redini del maestoso cavallo e continuò a seguire i suoi uomini, non vedeva l'ora di fare un bagno e rivedere il suo furetto biondo.
Nelle lunghe notti passate non era riuscito a dormire ,si era abituato al corpo morbido e caldo di Ariane ,e anche se sapeva che non era convenevole che una ragazza nubile dormisse con un uomo che non fosse suo marito per lui non aveva importanza.
Avrebbe chiesto a suo padre di concedergli di prendere in moglie Ariane anche se non aveva alcun titolo, a lui non importava.
Quando scese da cavallo Albert gli andò incontro per occuparsi del cavallo.
"Ben tornato conte , Ulisse mi sembra molto stanco vado a farlo riposare."
"Va pure Albert."
Mentre si incamminava verso la scalinata del castello e si toglieva i guanti ai imbattè in Saulo.
"Saulo?"
Non gli sembrava affatto lui, era pulito ,la sua faccia mostrava una pelle appena scurita dal sole,inoltre i suoi abiti sembravano appena lavati.
"Conte, siete tornato."
"Ma sei proprio tu Saulo?"
Il ragazzo azzardò una specie di sorriso e si grattò la nuca.
"Si signore, lady Ariane è stata molto chiara ,ogni giorno devo lavare i maiali e tenerli puliti e poi devo lavarmi . Volete venire a vedere il recinto dei maiali?"
"Per quale motivo dovrei venire a vedere i maiali nel recinto?"
"Per vedere se vi sta bene come sono adesso, ho solo eseguito un vostro ordine. Così ha detto lady Ariane."
Thomas represse un sorriso , lady Ariane aveva dato ordini al suo posto?
Doveva discutere con lei di questa faccenda,non poteva prendersi determinate libertà.
"Ecco signore vedete? Sterpaglia pulita ogni giorno, sembra quasi che anche a loro piaccia mantenere pulito il loro recinto perché non sporcano più ovunque. Inoltre lady Ariane finalmente ha detto che si vede il colore naturale dei maiali. Sentirete stasera quanto è diventata buona la carne."
Saulo era solito pronunciare non più del saluto ogni qualvolta lo incontrava,adesso sembrava un fiume in piena per quanto parlava.
Diede una pacca sulla spalla del ragazzo e si ripromise di controllare da lontano lui stesso che i maiali fossero mantenuti sempre così.
Quando stava per entrare scorse Willy che guardava fuori dalle mura con una faccia strana,lo raggiunse e si piegò alla sua altezza.
"Ehi Willy che succede? Hai visto qualcosa di brutto?"
Il ragazzino annuì, e indicò il bosco.
"Willy se tu parlassi renderesti tutto più facile, cosa hai visto?"
Il bambino scosse la testa e corse via lasciandolo solo a chiedersi il perché del suo mutismo.
Quando entrò nel salone non poteva credere ai suoi occhi il tavolo era stato spostato, davanti al camino era stato messo un tappeto e due sedie e su una di queste c'era suo padre.
"Padre?"
"Oh Thomas finalmente sei arrivato, come è andata dai Duran?"
"Padre che ci fate fuori dal letto?"
L'uomo sorrise e si lisciò i baffi .
"Ariane mi ha rimesso in piedi figliolo,quella ragazza ha le mani d'oro. Adesso dimmi che sei riuscito ad ottenere?"
Thomas non credeva ai suoi occhi,suo padre dopo mesi passati a letto a lamentare dolori di dubbia provenienza era in piedi e voleva sapere quali risultati aveva ottenuto.
"Padre possiamo parlarne dopo? Vorrei fare un bagno, le mie ossa risentono di lunghi giorni a cavallo."
"Va bene ,vai pure io credo che cercherò Ariane per fare quattro passi fuori prima che sia buio."
In realtà anche lui voleva vedere Ariane ,le aveva preso delle stoffe affinché si cucisse dei nuovi vestiti ,ma voleva vederla perché gli era sembrato che mancasse da anni dal castello senza vederla.
Purtroppo non poteva fare quello che la voglia di vederla gli suggeriva , per il momento suo padre non doveva ancora sapere ,almeno finché lui non avesse scoperto perché era fuggita via a quel modo.
Aveva colto l'occasione offerta dal barone Duran di aiutarlo a risolvere la situazione con Silas Plinke che voleva dichiarargli guerra per la magra figura che aveva dovuto sopportare di essere stato rifiutato.
Era dovuto andare nella dimora di Plinke per scoprire che nessuno dei figli era d'accordo proprio come aveva detto Francis e per dissuaderlo dal fare guerra ai Duran che non potevano di certo permettersi un drappello di soldati decenti da mandare in loro difesa.
Il signore però aveva reclamato a se la vita di Plinke e tutto era tornato ad essere normale e pacifico, Carlton il maggiore dei figli si era detto ignaro delle volontà del padre quindi con la sua dipartita cadeva tutto quanto,anche l'assurda e irriverente idea di far sposare quella povera ragazza a un uomo dell'età di suo padre.
Una volta risolta la questione Thomas era dovuto restare un paio di giorni dai Duran per essere adeguatamente ringraziato nonostante le sue proteste ,così ne aveva approfittato per fare qualche domanda qua e la senza destare sospetti.
A quanto sembrava la baronessa e le sue orribili figlie mettevano piede fuori dal castello solo quando era strettamente necessario ,gli unici con cui i contadini ,le massaie e gli stallieri avevano a che fare erano Rufus e suo padre.
Quindi si chiedeva cosa aveva spinto Ariane a fuggire di nascosto?
Inoltre nessuno sembrava avesse notato la sua assenza ,nessuno parlava della mancanza improvvisa di qualcuno.
A parte la baronessa che aveva inveito contro la stolta ragazzina che ospitavano che chissà dove si era nascosta per evitare di essere punita a dovere per lo scandalo che avevano dovuto affrontare.
Quando Clara entrò nella stanza per portare i teli da bagno lo salutò appena, di solito era gioiosa e allegra, gli chiedeva come era andato il viaggio e lo informava sulle ultime novità ,questa volta invece lasciò i teli e prese gli stivali per farli lucidare e fece per andare via.
"Clara?"
La donna lo guardò come se solo in quel momento si accorgesse della sua presenza.
"Oh Sir Thomas, come state?"
"Clara che vi succede? Io sto bene,stanco ma bene. Voi invece?"
Tutti i fratelli Mowbray nutrivano un affetto particolare per Clara ,era con loro fin da quando la loro madre si era sposata con il conte di Mowbray.
La donna scoppiò a piangere.
"Clara "
Thomas si alzò e andò incontro alla donna per confortarla .
"Sir Thomas ,ho provato in tutti i modi ma è stata irremovibile ,Dio solo sa a quali pericoli sta andando incontro. E poi dice di dover mangiare solo un pezzo di pane ed è così magra e..e poi suo padre sta meglio ha visto? E nonostante le abbia detto che era pericoloso è voluta andare lo stesso nel bosco...e"
A quelle parole a Thomas si gelò il sangue, Clara aveva fatto un discorso sconnesso ma aveva capito che Ariane era in pericolo o....
"Clara cosa state dicendo?"
"Sir Thomas ,lady Ariane ....lei..."
Sembrava che l'unica volta che avesse trovato ciò che riteneva fosse appropriato per se il destino si prendesse gioco di lui.
"Dov'è?"
"Non lo so signore è andata via circa un ora fa."
Thomas scattò e prese la donna per le spalle scuotendola.
"Clara per l'amor di dio siate più chiara. Dov'è Ariane?"
"Non lo so signore ve l'ho appena detto. È andata via circa un ora fa dicendo di aver approfittato fin troppo della vostra ospitalità ,mi ha chiesto di ringraziarvi ed è andata via."
Thomas lasciò andare Clara prese il cinturone e il mantello e corse via ,doveva trovarla stava per fare buio non poteva lasciarla vagare di notte ,i briganti si aggiravano soprattutto di notte e lei era un boccone più che succulento.
Corse fuori senza dare ascolto al padre che lo chiamava , arrivò alle stalle e ordinò ad Albert di sellare nuovamente Ulisse.
Devon lo raggiunse di corsa.
"Thomas devo parlarti"
"Non ora Devon"
"Thomas è molto importante"
"Ho detto non ora."
"Va bene ma Ariane ..."
Nel sentire il nome della sua protetta Thomas divenne attento e vigile.
"Ariane cosa? Tu sai dov'è? Devon se lo sai dimmelo devo assolutamente trovarla."
"No. Io so solo che ha detto che doveva andare via. Ma non so altro, hai bisogno di me? Posso aiutarti a cercarla."
Thomas ritenne che forse in due le probabilità di trovarla sarebbero aumentate.
"Prendi un cavallo e seguimi, devo riportarla quì."
"E se non volesse tornare?"
"La legherò se necessario Devon, ma deve tornare qui e spiegarmi un po di cose. Pronto? Andiamo"
Entrambi i fratelli uscirono al galoppo dirigendosi verso est, Thomas si era sentito osservato al suo ritorno ed era quasi certo che si trattasse di Ariane.
Si spinsero fino al limitare del bosco ,era a piedi ed era una donna ,non poteva aver fatto tanta strada, si addentrarono nel bosco chiamandola a gran voce.
Arrivati a una radura si divisero e pelustrarono ognuno per proprio conto, Thomas era nel folto degli alberi quando vide una macchia chiara fuggire, si lanciò all'inseguimento sperando di riuscire a bloccarla.
L'avrebbe sgridata e strigliata a dovere, c'erano i lupi nel bosco e lei non aveva la minima idea del pericolo che correva.
"Ariane fermatevi"
Nell'udire che Thomas la chiamava ,Ariane si mise a correre ancora più velocemente, doveva trovare un posto dove nascondersi per riuscire a sfuggirgli.
Ma non vide un masso e inciampò cadendo rovinosamente e strappando la veste in più punti , Thomas arrivò al galoppo e Ariane spaventata dagli zoccoli lanciò un urlo.
Tutto successe nel giro di pochi minuti, Thomas stava a poche falcate di zoccoli da lei che si copriva il viso con le braccia mentre dal folto del bosco il lupo che le era diventato amico saltò alle zampe del grande stallone mordendolo.
Ulisse disarcionò Thomas ,che si rimise in piedi e prese la spada per affrontare il grosso animale nero.
Il lupo ringhiava a Thomas con l'intento di saltargli alla gola per proteggere la sua padrona.
"Allontanatevi Ariane, potrebbe mordervi."
"Non lo farà mai. Ehi lupo vieni quì, su da bravo."
Thomas la osservò mentre dava un tozzo di pane al lupo che le si avvicinò prendendolo e accucciandosi ai suoi piedi per mangiarlo.
"Bravo il mio lupo"
Ariane accarezzò il folto pelo nero e lucido sotto lo sguardo incredulo di Thomas.
"Siete per caso impazzita? Cosa ci fate nel bosco a quest'ora? Tra poco sarà buio ."
"Io sarei impazzita? Mio signore permettetemi di dissentire, non sono stata io ad arrivarmi addosso con gli zoccoli di un cavallo brandendo la spada contro un lupo che vi avrebbe fatto a pezzi se non ci fossi stata io!"
Il lupo leccò la mano di Ariane e lanciò un ultima occhiata a Thomas prima di sparire nel folto degli alberi.
Thomas la osservava mentre cercava di rimettersi in piedi, le porse una mano e la tirò su come se fosse un fuscello d'erba.
Poco dopo sentirono gli zoccoli di un altro cavallo e videro Devon arrivare al galoppo.
"Thomas"
"Quì Devon"
"Oh Lady Ariane,ho sentito gridare e ho temuto il peggio. State bene?"
"Mi spiegate chi vi ha dato il permesso di montare a cavallo? La vostra ferita non è del tutto guarita e necessita di riposo non di sforzi come subire una cavalcata . Lo sapete quanto può essere pericoloso un cavallo? E se foste caduto? Gli zoccoli avrebbero potuto uccidervi. Siete uno stolto!"
Thomas trattenne una risata mentre Ariane faceva la ramanzina a suo fratello che se ne stava a cavallo con la testa china senza proferire parola.
"E voi cosa avete da ridere? Credete che non me ne sia accorta? I vostri cavalli sono in grado di fracassare il cranio di una persona in poco più di qualche minuto."
"Lady Ariane vi posso assicurare che i cavalli non sono delle bestie cattive,non quanto i lupi."
"Non osate offendere il mio lupo cavaliere o lo richiamerò immediatamente, avete visto che è mio amico e mi protegge. Con lui nel bosco io non corro alcun pericolo."
"Lady Ariane,se vi becco un altra volta a vagare per il bosco mi accerterò io stesso di sculacciarvi a dovere!"
La guardò minaccioso per incuterle paura e per evitare di stringerla a se,ma l'unica cosa che ottenne fu di assistere al dispettoso incrociare le braccia di Ariane.
"Vi consiglio di salire su Ulisse lady Ariane e di tenere a freno la lingua. Si usa ancora tagliarle non lo sapete?"
"Non salirò mai sul vostro stupido cavallo signore!"
"E invece lo farete e subito!"
Ariane pestò i piedi a terra.
"No!"
Thomas stava perdendo la pazienza,la prese per un braccio e la tirò con forza verso Ulisse che retrocesse ,quasi come se avesse paura lui stesso di Ariane.
"Vi prego cavaliere non posso."
Thomas la sentì tremare, Ariane aveva molta paura dei cavalli.
Sentirono l'ululato di un lupo e si voltarono verso il folto degli alberi.
"Ariane non credo che tutti i lupi del bosco siano vostri protettori,suggerisco di andare via prima di diventare cena per loro."
Devon espresse il suo dubbio ma Ariane sembrava sorda a ogni parola , quello che ululava le sembrava il suo lupo.
Di li a poco infatti emerse dagli alberi correndo verso di lei ,appena le fu vicino prese i lembi della lunga gonna tra le zanne e cominciò a tirare.
"Lupo che succede?"
"Ariane spostatevi"
Thomas voleva proteggerla ma non poteva prendere la spada ,il lupo era troppo vicino e le avrebbe fatto del male.
"Signore il mio lupo non è cattivo."
"Ariane non siate testarda è pur sempre un lupo. Spostatevi."
Ma Ariane per troppo tempo era stata abituata a fare quello che le veniva imposto, forse era giunto il momento di ribellarsi, si accovacciò davanti al lupo e come se fosse la cosa più naturale del mondo gli chiese cosa succedeva.
Il lupo lasciò la stoffa della veste di Ariane e si diresse verso il folto degli alberi, girandosi spesso a guardarla.
"Sembra che vuole che lo seguiate "
Sentenziò Devon che aveva assistito alla scena.
Ariane si liberò del braccio di Thomas che la bloccava e iniziò a seguire il lupo.
"Dove credete di andare? Non vi lascerò seguire quel lupo."
"Cavaliere non sono una vostra proprietà ,faccio quello che mi pare."
Thomas restò a guardarla mentre spariva tra gli alberi.
"Maledizione! Devon resta quì, vado con lei."
"Thomas?"
"Si "
"La riporterai indietro?"
"Ci puoi giurare fratello."
La seguì nel bosco addentrandosi sempre di più e diventando una preda facile.
Quando lo fece presente ad Ariane lei gli rispose che non avrebbe dovuto seguirla.
Quando il lupo si fermò Ariane si precipitò al suo fianco, un piccolo lupacchiotto era finito con le zampe in una trappola.
"Oh per tutti i cavolfiori ecco perché voleva che lo seguissi. È il tuo cucciolo lupo?"
Il lupo guaì in risposta e Thomas non credette ai suoi occhi, quella ragazza era una calamita per i problemi ,in quella radura erano esposti a molti pericoli.
"Non statevene li impalato ,aiutatemi a togliere questa trappola ."
Ora lo comandava pure, si inginocchiò accanto a lei e fece forza sulle dentature della trappola per farla aprire.
Appena il lupacchiotto fu liberato Ariane se lo strinse al petto ,poverino le zampette erano martoriate nel tentativo di liberarsi.
Adagiò il piccolo sulla sua gonna e lasciò che il lupo lo leccasse, strappò lembi di stoffa per medicare il cucciolo.
"Signore vedete quella pianta, quella con i fiori viola,portatemi un po' di quella e anche delle foglie di elicriso."
Thomas obbedì e la vide trafficare con le foglie su una pietra per macerarle ,poi la osservò mentre con molta cura medicava le zampette dell'animale e le fasciava con i lembi di stoffa della sua gonna.
Quando ebbe finito il lupacchiotto si reggeva a malapena in piedi, il lupo poggiò la testa sulle gambe di Ariane in segno di ringraziamento poi si avvicinò a Thomas chinando la testa.
Thomas lo guardò stranito e poi rivolse gli occhi ad Ariane in una muta richiesta.
"Vi sta ringraziando. Potete accarezzargli la testa."
Thomas accarezzò il lupo seppur con un certo timore.
Dopo che li ebbe ringraziati prese il cucciolo con la zanne e sparì.
"È incredibile !"
"Cosa cavaliere? I lupi vi attaccano perché si sentono braccati , non mettete più trappole e vedrete che loro non vi attaccheranno."
"Ariane credo che sia più opportuno non sfidare la sorte, andiamo ora si è fatto tardi e io sono piuttosto stanco."
"Nessuno vi ha chiesto si venirmi a cercare milord!"
Thomas represse un sorriso.
"Non potete semplicemente dire grazie?"
"Milord credo che sia del tutto inutile porgervi i miei ringraziamenti poiché..."
Thomas alzò la mano per fermarla.
"Va bene va bene ,ho capito. Torniamo al castello."
Quando tornarono da Devon ognuno chiuso nei suoi pensieri li aspettava una nuova sorpresa ,non potevano muoversi in quanto Ulisse aveva un morso su una zampa.
Ariane si premurò di fasciare anche la zampa del grosso animale nonostante morisse di paura e tremasse.
Quando fu il momento di tornare Ariane non voleva sentire ragioni,non solo non voleva tornare,non voleva neanche salire sul cavallo. Ma Thomas era stanco,voleva fare un bagno, cenare e poi andare a dormire al fianco di Ariane, quindi con un solo braccio la tirò sul cavallo e la strinse a se per non farla muovere troppo ,diede una scrollata alle redini e Ulisse avanzò lentamente verso il castello.
C'erano molte cose da chiarire, molte da comprendere e molte da risolvere,ma per il momento tutto poteva aspettare, Ariane era tra le sue braccia con la testa appoggiata al suo petto e lui non desiderava altro.

Il fiore della brughieraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora