1. La scatola rossa

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Il suono della sveglia arriva prorompente alle mie orecchie avvertendomi dell'inizio di un nuovo giorno.

Mi alzo, mi dirigo in bagno e dopo essermi sistemato scendo a fare colazione trovando mia mamma intenta a mettere due tazze di caffè caldo sul tavolo.

"Buongiorno mamma", dico stampandole un bacio sulla guancia
"Giorno tesoro, dormito bene?"

Annuisco portando la tazza alle labbra, immediatamente il liquido nero scende amaro lungo la mia gola facendomi svegliare.

"Che programmi hai oggi?"
"Vado a giocare a basket con i ragazzi"
"Bene, salutali ma non fare troppo tardi, adesso devo andare, Angelina mi aspetta".

Mi lascia un bacio sulla guancia, avviandosi alla porta della cucina ma prima di lasciare la stanza definitivamente, mi dice

"Ho sentito che qualcuno ha comprato una villetta in fondo alla strada, sarebbe carino se tu, oggi pomeriggio, andassi a presentarti"
"Certo, nessun problema", a quel punto mi sorride ed esce di casa.

" Ciao ragazzi", saluto Matt e Sam che ricambiano.
"Allora pronti a cominciare?"
"Certo", diciamo io e Sam all'unisono
" Perfetto, che vinca il migliore allora"

Matt posiziona il pallone al centro del campo e con una forte spinta lo lancia in aria. Subito io e Sam alziamo le mani per prendere il pallone, che finisce nelle mie mani.

Comincio a correre e a schivare Matt che cerca in tutti i modi di rubarmi la palla, non riuscendoci. Mi fermo e palleggio, cercando di trovare un modo per arrivare al canestro. Intravedo una via di fuga e comincio a correre.
"Sam bloccalo", gli urla Matt dalla metà campo
"Bieber a passo svelto si avvicina al canestro, tenta il tiro e ", lancio il pallone "segna!! un tiro da due punti perfetto"
"Dio Justin non c'è divertimento a giocare con te, vinci sempre", mi dice Matt con il fiatone appena mi raggiunge
"Per questo mi diverto"
Sfoggio un ghigno divertito e la mattinata passa così, tra risate e tiri a canestro.

Apro la porta di casa, salgo le scale e vado immediatamente a farmi una doccia per poi indossare qualcosa di comodo, dopodiché vado in cucina e scaldo una pizza.

Poso il piatto nel lavabo, in quel momento sento il campanello suonare così lascio quello che sto facendo per andare ad aprire.

Davanti a me si presenta una ragazza mora, capelli lunghi, occhi color nocciola e fisico perfetto.
"Ciao", mi saluta con voce timida
"Ciao", ricambio.

Notando il suo sguardo perso le domando "hai bisogno di qualcosa?"
"No, in realtà mi sto presentando ai vicini", mi sorride "mi chiamo Alex Mason, sono arrivata oggi con mio padre, abitiamo nella villetta in fondo alla strada", conclude porgendomi la mano che afferro subito.
"Justin Bieber piacere, mia madre mi aveva parlato di un nuovo trasferimento nel quartiere, sarei venuto più tardi"
"Tempo risparmiato", mi sorride nuovamente.

Dopo un piccolo silenzio a mio parere imbarazzante, riprendo la parola.

" Ti va un bicchiere d'acqua?"
"Oh si grazie sono due ore che giro ininterrottamente"

Rido facendola entrare e portandola in cucina dove le porgo un bicchiere pieno d'acqua che butta giù subito.

Iniziamo a parlare e scopro che ha la mia stessa età, suo padre è un musicista, ama la musica e ha sempre girato per il mondo.

Solo dopo averla accompagnata alla porta e averle detto esplicitamente di evitare la signora Jenkins aka la pettegola del quartiere, mi accorgo di quante cose in comune io abbia con lei, molte cose.

Una settimana dopo mi ritrovo in soffitta a sistemare vecchi oggetti, quando la mia attenzione viene colpita da una scatola rossa posta in un angolo.
Al suo interno trovo delle foto di quando ero piccolo, sorrido, alcune sono con mia madre, in altre indosso un costume da zorro e in altre ancora suono la piccola batteria che nonno Bruce mi regalo' quando avevo solo due anni.

Continuo a sfogliare ricordi, fin quando una foto mi blocca.

Rappresenta mia mamma in ospedale con in braccio una bambina.

Non capendo giro la foto e leggo "mi manchi piccola".
Ancora più confuso vado in cucina e senza dargli il tempo di parlare comincio a domandare.
"Mamma cos'è questa foto", gli mostro la foto e lei impalludisce.
"Dove l'hai trovata?"
"Non importa, rispondi alla mia domanda"
"Justin io...non posso"
"Te lo chiederò un' ultima volta, cos'è questa foto, chi è questa bambina che tieni in braccio?"

Vedendo che ero arrabbiato e che non avevo intenzione di andarmene, sgancia la bomba.
"È tua sorella Justin"

Spazio autrice...

Bentornata bella gente allora come va?
Io direi emozionata, vi presento il primo capitolo di questa nuova avventura, che parte già con una notizia shock.
In realtà ero indecisa se metterla in questo capitolo o nel prossimo per lasciare un po' di suspance ma alla fine ecco la prima di tante notizie.

Cosa ve ne pare? Ve lo aspettavate? Fatemi sapere con un commento.

Ah un'ultima cosa, aggiornerò il mercoledì e la domenica momentaneamente spero vada bene.

Adesso vi lascio e vi mando un bacio
Chiara

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