8. La telefonata

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Justin's POV

"Salve, è possibile richiedere un certificato di nascita?"

Ero al St. Jude davanti all'accettazione nervoso come non mai.

Alex aveva avuto questa idea e sinceramente non so come ho fatto a non pensarci mesi fa.

"Certo, mi serve solo nome e cognome"

"Amelia Bieber"

La signorina digitó velocemente qualcosa al computer e poi si rivolse a me con un sorriso cordiale.

"Perfetto la chiameremo noi il prima possibile"

"Bene, ah, potrei averlo prima del prossimo mese? Devo partire"

"Vedo cosa posso fare, arrivederci"

"Arrivederci"

Una volta in macchina lasciai andare un lungo sospiro.

Sentivo e sapevo che da qui in poi non sarei tornato indietro ma avrei dato un volto a quel nome che per mesi e mesi aveva riempito la mia mente.







"Mamma sono a casa", dissi entrando e lasciando le chiavi nel cestino.

"Sono in cucina", gridò.

Mi avviai, una volta entrato in cucina notai che mia madre non era da sola ma in compagnia di Jeremy, il padre di Alex.

"Salve signor Mason"

Notai che mia madre assunse un espressione stupita, non gli diedi peso, gli strinsi la mano e mi sorrise.

Mi soffermai su quel sorriso.

Non mi ero mai accorto della particolarità del suo sorriso, mi ricordava qualcuno.

"Accomodati tesoro, vuoi una tazza di the?"

"No mamma tranquilla", le poggiai una mano sulla spalla.

Il silenzio calò nella stanza e approfittai per osservare Jeremy.

Lo avevo visto poche volte e non avevo notato mai niente di particolare, e allora perché improvvisamente non era più così?

Si schiarì la voce e io ripresi parola.

"Vi siete conosciuti da poco?"

"In realtà siamo amici di vecchia data, ci siamo rincontrati dal signor Benson, tutto qui", annuì.

"Tua madre mi ha raccontato del contratto, congratulazioni"

"Grazie ma in realtà e tutto merito di Alex", sorrise.

"In realtà è anche merito tuo, se tu non avessi messo il talento non saresti stato scelto", sorrisi ed annuì.

Dopo altri cinque minuti di silenzio decisi che era meglio togliere le tende, c'era troppo imbarazzo.

"Se non vi dispiace io vado in camera mia"

"Certo tesoro va pure", le baciai una guancia, salutai Jeremy e andai di sopra.

Una volta chiusa la porta mi appoggiati ad essa e presi in telefono.

A: Alex

Tu sapevi che i nostri genitori sono amici di vecchia data?

La risposta non tardò ad arrivare.

Da: Alex

Dici sul serio? Papà mi parla sempre dei suoi vecchi amici e posso giurare di non aver mai sentito parlare di tua madre.

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