Stranezze

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Ero arrivata alla sala comune quando sento delle voci <Ma come ti sei permesso!> disse la prima voce. Era calda e gentile, dedussi fosse Ginny.<Lasciatemi in pace,se lo è meritato> di sicuro Ron.
La terza voce era piena di rabbia e tristezza <Ron se ti azzardi un'altra volta a toccarla o anche solo a sfiorarla, ne pagherai le conseguenze>chi era? Era familiare... forse... non riuscivo a riconoscerla. Chiunque sia mi stava difendendo e le sono profondamente grata.Ron sbuffò e corse fuori dalla sala comune incontrandomi e dandomi una spallata. Perché si comportava così? Perché mi odiava? Eravamo stati amici per sette anni, e adesso era cambiato tutto. Entrai nella sala comune con le lacrime agli occhi,non fraintendetemi non sono una frignona, ma mettevi nei miei panni per un secondo: il mio migliore amico mi ha picchiata e insultata, i miei genitori sono morti e Ron mi ha quasi rotto le spalle. Non ce la facevo più. Arrivai nel dormitorio femminile e subito quando le mie compagne di stanza mi videro in quello stato si alzarono e mi abbracciarono, cercando di consolarmi. Dedussi che sapevano già tutto per la loro reazione, sorrisi. Le adoravo tutte,erano le uniche ragioni per cui non ero crollata,le mie
rocce, le mie migliori amiche.
Facemmo un pigiama party bello e lungo, ridendo,scherzando e spettegolando. Giocammo a obbligo o verità,e poi andammo a dormire.

Forse io e te...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora