La malattia

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Gli occhi erano curiosi, il volto di un colorito roseo, il corpo statuario e un sorriso malandrino stampato sulle labbra carnose e perfette: Fred. Il ragazzo dai capelli rosso fuoco. Mi sorride, ricambiai. Senza darmi il tempo di dire qualsiasi cosa si stese nel letto con me, toccandomi leggermente le gambe.
Subito cominciai a gridare e a piangere, mi sembrava una maledizione cruciatus ma faceva molto meno male.
Madama corse verso di me,scansó Fred che,a malincuore, si staccò e mi mise qualcosa sulle gambe. Solo allora me ne accorsi: ero magrissima, le gambe ridotte a due stecchini ossuti. Mi facevo paura. Non ero proprio inguardabile ma lo stomaco che sembrava una frittella non era proprio il massimo. Fred si appoggiava al muro come se stesse per svenire,e si incamminò verso l'uscita guardandomi ancora.Era molto dispiaciuto, glielo leggevo negli occhi. Con molta fatica dissi <Fred... ti prego... resta...> subito si fermò,fece come gli dissi e si sedette vicino a me tenendomi la mano. La malattia probabilmente era solo nelle gambe e nello stomaco perché il resto del corpo era come al solito.
Fred aveva le lacrime agli occhi, era ancora dispiaciuto. Gli sorrisi a fatica. Mi rispose con un 'grazie' alquanto soffocato. Quando il dolore cessò, cademmo tutti e due nelle braccia di Morfeo, o almeno così credevo.

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