◇ capitolo 11 ◇

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Seung-hyun POV


Di questa serata fui scosso da parecchie cose, tra cui una di queste fu la leva. Sin dal principio fui al corrente che dovetti andarci fra qualche mese abbondante, ma non fra due. I fatti che mi preoccuparono di più di tutti riguardante il servizio militare furono il non poter comunicare con nessuno di esterno, non avere nessuno che conosco al mio fianco essendo il primo a partire e avere a che fare con i miei pensieri ventiquattro ore su ventiquattro.

E con il mio disturbo ossessivo compulsivo..? Cosa farò? Mi toccheranno sicuramente..ed io dovrò farlo..

Mi angosciai ulteriormente grazie alla miriade di pensieri che saturarono la mia mente.

E Ji-yong perché ha reagito così? Non capisco. Se non gli importa di me perché allora si è comportato così? Insomma sarebbe rimasto, no? Vallo a capire anche lui.

Pensai anche a Ji-yong dopo la sua sfuriata siccome mi lasciò a dir poco perplesso, ma non fui l'unico visto che anche Young-bae ci rimase un po' male per la sua mancata risposta.

Durante la restante serata cercarono di tirarmi su di morale, riuscendo almeno a farmi sorridere. Dopo qualche ora rimasi con Dae-sung e il maknae perché Young-bae andò via chiamando qualcuno, probabilmente telefonò al suo migliore amico. Passò una buona mezz'ora che se ne andò anche il maknae con una ragazza rimanendo, quindi, io e il mio migliore amico. Sembrò stanco, ma notai che volle farmi compagnia e cercare di migliorare il mio umore.

Il suo sorriso mi tranquillizza sempre e mi fa pensare che le cose sarebbero andate meglio. Non potrei avere amico migliore

Lo svegliai dopo qualche minuto abbondante dato che si addormentò sulla mia spalla, dicendogli di andare a casa. Rimasi un po' lì da solo con i miei pensieri fissando un punto, mentre giocherellai con la carta di credito di Ji-yong. Mi ricordai che la lasciò a noi e di conseguenza l'unico che rimase per portargliela fui io.

Sinceramente, non ebbi tanta voglia di vederlo dopo quella sensazione incomprensibile che mi creò quel suo sguardo pietrificato e assente. Non bevetti nemmeno, solitamente per distrarmi sono il primo a farlo.

Quel maledetto sa sempre come mandarmi in confusione totale e farmi fare cose che non avrei mai immaginato di compiere. Un esempio ne è stato la penetrazione fatta con le MIE dita..cazzo che schifo.

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Arrivai davanti a casa sua, siccome non fu la prima che ci andai, seppi già dove fosse la chiave di scorta per entrare. Scrutai il vaso di piante esotiche in cui normalmente la nasconde, lo alzai e presi la chiave situata sotto di esso. Aprì la porta ed entrai vedendolo nel salotto abbandonato a sé stesso sul divano in pelle, con in mano una bottiglia di tequila mezza vuota. Sospirai a quella visione e chiusi la porta con calma per non fare troppo rumore.

Mi chiedo il perché devi bere ogni volta che qualcosa che non va. Se uno te lo fa notare fai sempre di testa tua.

Lo guardai meglio e notai che stette dormendo, quindi decisi di prenderlo in braccio per portarlo nel suo letto e lasciargli, poi, la sua carta di credito per andarmene il prima possibile. Pochi secondi dopo, però, biascicò qualcosa

"Non..voglio..non farlo.." mugolò dimenandosi appena.

Istintivamente lo strinsi a me come per rassicurarlo ed arrivai alla soglia della sua camera da letto. Lo guardai meglio, fu così inerme e debole che mi fece tenerezza.

Che diavolo mi sta passando per la testa? Cristo santo Seung-hyun sei solo passato per dargli la carta di credito non per pensare a quanto lui sia..tenero?

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