◇ capitolo 17 ◇

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Seung-hyun POV


Fui preso alla sprovvista dalle mie lacrime che scesero sul mio volto irrigidito da quella notizia. I sensi di colpa mi travolsero come una tempesta a ciel sereno.

"Hyung? " mi chiamò Young-bae per sapere se fossi ancora in linea.

"Si? Scusa.." mi passai la mano libera ad asciugarmi una guancia "stavo posando una cosa " aggiunsi con tono spento.

"Tranquillo " si schiarì la voce.

"Forse è meglio se vado a riposarmi un po'.." mi voltai verso il letto tenendo ancora saldo il telefono poggiato al mio orecchio "Sono un po' stanco..scusa " aggiunsi.

"Tranquillo nessun problema..è meglio se ti riposi dopo tutto quello che è accaduto " sospirò alla fine della frase detta.

"Già.." mi sedetti sul bordo del letto ancora barcollante.

"Ah..se poi vuoi venirlo a trovare è al sesto piano camera ventisette " mi disse serio.

"Ok grazie..ora scusami ma stacco..notte." sospirai, nuovamente, stanco.

"Si certo..notte hyung " staccò la chiamata.

Posai in modo poco delicato il cellulare sul comodino e mi sdraiai sul letto sprofondando dentro le coperte. Tutto intorno a me girò, ma non più come prima e non tanto quanto i miei pensieri che invasero in maniera contrastante la mia mente.

Non puoi avermi fatto questo..non puoi. Cristo. Ormai tutto ciò che ci legava erano le scopate oppure ti importava così tanto di me da sopportare tutto questo..?

Pensai mentre fissai un quadro che ebbi di fronte ai miei occhi. Non un opera d'arte qualsiasi ma un regalo che mi fece tempo a dietro Ji-yong.

Che testardo che eri. Ricordo quel giorno come se fosse ieri..ti avevo detto che non potevo accettare un regalo così costoso e tu mi avevi risposto con un semplice "E' o non è il compleanno? Quindi taci e accettalo." . Mi avevi letteralmente preso alla sprovvista..〉sbuffai una risata al ricordo di quella scena.

Smisi di pensare e cercai di dormire rigirandomi più volte sotto le coperte. Mi addormentai per un abbondante ora, ma risvegliai nuovamente.

Ebbi così tanto in testa Ji-yong che feci un incubo riguardo all'incidente dove, però lui, morì. Quella visione mostruosa si ripeté all'infinito fino a che non mi risvegliai. Questo non fece altro che aumentare l'ansia che ebbi già presente da prima.

Devo vederlo. Ora.

Mi alzai di scatto dal mio letto e mi misi solo delle scarpe comode, una giacca e una mascherina. Non fu la prima volta che uscì in pigiama, anzi lo trovai comodo per la situazione.

Posso sempre fingermi un paziente dell'ospedale. Anzi..non importa di come appaio agli occhi degli altri. Voglio solo vederlo. Ne ho bisogno.

Chiamai un taxi ed uscì di casa appena arrivò.

Voglio solo stringerti a me.

Quei pensieri continuarono a martellarmi senza sosta durante il viaggio, ma quando finalmente arrivai all'ospedale questi smisero. Non appena vidi il ventisette dorato sulla porta bianca inghiottì a vuoto rimanendo immobile per qualche minuto con una mano sulla maniglia. Finalmente quando presi il coraggio per entrare vidi solamente una stanza vuota e buia. Abbassai la mascherina al di sotto del mio mento chiudendo la porta alle mie spalle. Feci qualche passo avanti e notai quel piccolo scorcio di luce che illuminò il letto in cui ci fu Ji-yong. Rimasi ad osservarlo per un po' ammaliato da quella vista: così piccolo e indifeso sotto a quelle coperte. Nel suo viso si riuscirono a intravedere le varie sfregiature con varie contusioni dovute dall'impatto.

⌠CONSUME ME⌡ - GTOP Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora